CASA CON CAPITELLI FIGURATI. lo5
Nel real museo borbonico si è pubblicato un arnese
non molto diverso dal presente, e pare che vi sia stato
anche ben diffinito per una trulla 1). Il suo fondo però è
piano, mentre sferico è quello del nostro.
Vili. 11 vaso a foggia di padella nella fìg. 1 della
stessa tavola.
La cortezza del manico par che impedisca di ravvi-
sare in questo vaso una vera padella (sarlago), tanto più
ove si paragoni con altri del real museo, che son tali ma-
nifestamente e che mostransi di alquanto diversa forma 2).
Io non esiterei a riconoscervi quella specie di palina che
serviva qual arnese da cucina per le vivande che si con-
divano con salse o manicaretti. Di essa è chiara menzione
in quei versi, che Plauto mette in bocca al cuoco del suo
Pseudolus :
Nam vel ducenos annos possimi vivere,
Meas qui esitabunt escas, quas condidero.
serviva ad agitare e muovere i legumi
mentre cuocevansi : di questo è men-
zione in due epigrammi 1' uno di Leo-
nida tarantino (Brunck. anal. toni. 1
pag. 224) e l'altro di Aristone (ib.
tona. II pag. 258 ). Malamente si è in
essi da taluno letto Imohóxos invece di
étioScW. Veggansi le note del Brunck e
del Jacobs. Veggasi pure intorno al-
l' Irrfipvtris ed al luogo di Esichio, che
sotto questa voce cita un passo di Ari-
stofane, la dotta interpetrazione e cor-
rezione del eh. sig. Nake nel nuovo
museo Renano tom. I pag. 496. Calli-
Voi VI
maco 1' ha chiamata hrt'jjt tvìpy'ict a*-
jct/c : vedi la pag. 5o8 dell' edizione
dell' Ernesti.
1) Voi. Ili tav. 3j.
2) Real museo borb, voi. V tav.
58. La padella ivi effigiata ha il ma-
nico assai più lungo , ed un piccolo
becco , che serviva a farne colare il
grasso dopo la frittura. Per altro tal
piccolo becco vedesi pure in alcun'al -
tra , che è nel real museo, e che per
lo corto manico più si assomiglia a que-
sta nostra.
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Nel real museo borbonico si è pubblicato un arnese
non molto diverso dal presente, e pare che vi sia stato
anche ben diffinito per una trulla 1). Il suo fondo però è
piano, mentre sferico è quello del nostro.
Vili. 11 vaso a foggia di padella nella fìg. 1 della
stessa tavola.
La cortezza del manico par che impedisca di ravvi-
sare in questo vaso una vera padella (sarlago), tanto più
ove si paragoni con altri del real museo, che son tali ma-
nifestamente e che mostransi di alquanto diversa forma 2).
Io non esiterei a riconoscervi quella specie di palina che
serviva qual arnese da cucina per le vivande che si con-
divano con salse o manicaretti. Di essa è chiara menzione
in quei versi, che Plauto mette in bocca al cuoco del suo
Pseudolus :
Nam vel ducenos annos possimi vivere,
Meas qui esitabunt escas, quas condidero.
serviva ad agitare e muovere i legumi
mentre cuocevansi : di questo è men-
zione in due epigrammi 1' uno di Leo-
nida tarantino (Brunck. anal. toni. 1
pag. 224) e l'altro di Aristone (ib.
tona. II pag. 258 ). Malamente si è in
essi da taluno letto Imohóxos invece di
étioScW. Veggansi le note del Brunck e
del Jacobs. Veggasi pure intorno al-
l' Irrfipvtris ed al luogo di Esichio, che
sotto questa voce cita un passo di Ari-
stofane, la dotta interpetrazione e cor-
rezione del eh. sig. Nake nel nuovo
museo Renano tom. I pag. 496. Calli-
Voi VI
maco 1' ha chiamata hrt'jjt tvìpy'ict a*-
jct/c : vedi la pag. 5o8 dell' edizione
dell' Ernesti.
1) Voi. Ili tav. 3j.
2) Real museo borb, voi. V tav.
58. La padella ivi effigiata ha il ma-
nico assai più lungo , ed un piccolo
becco , che serviva a farne colare il
grasso dopo la frittura. Per altro tal
piccolo becco vedesi pure in alcun'al -
tra , che è nel real museo, e che per
lo corto manico più si assomiglia a que-
sta nostra.
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