CASA CON CAPITELLI FIGURATI. Ili
quella dell' argenteo clibanos adoperato nel convito di Tri-
malcione 1).
D' altra parte però la forma di piccola conca propria
delle saliere, come chiaramente risulta da un luogo assai
conosciuto di Orazio2), par che renda più verisimile il
credere che questo utensile , del quale parliamo, ed i si-
mili non sieno altro che salina 3).
XII. Una coppa di candelabro simile alle già cono-
sciute.
XIII. Due gangheri {cardines), colla loro piastrina:
se ne è segnato uno nella fig. i5 della tav. X.
Essi nulla hanno di singolare , ed erano sicuramente
destinati a ricevere gli scapi, detti appunto perciò cardi-
nales, di alcuna delle partite delle tante porte che erano
in quello edificio. Ad illustrare il loro uso è precisamente
opportuno un luogo di Aristotile 4), nel quale per ispiegar
come l'appetito muova il nostro corpo, il filosofo servesi
appunto del paragone del cardine ; nel quale ( egli dice )
e il convesso ed il concavo : quello fine, questo princi-
pio : e perciò quello sta fermo, questo si muove; e sori
per ragione diversi, ma per grandezza inseparabili : Olòv
o yiyykvtTy.os . (wravQà yàp <rò xvprbv xcu ko7\ov . <ro (ih teXedttì
1) Pctron. satyr. cap. 35.
2) Sii milù mensa tripes et
Concha salis puri, Horat. satyr. lib. I
v. i3 , 14.
3) Plaut. Pers. act. II se. 3 v. i5,
Horat. lib. II od. 16 v. 14. Vedi il
Lambino nelle note al Trinummus di
Plauto act. II se. 4 v. 91 ove dicesi sa-
lillum.
4) De anima lib. Ili eap. 1 pag.56
toni. 11 Duval.
quella dell' argenteo clibanos adoperato nel convito di Tri-
malcione 1).
D' altra parte però la forma di piccola conca propria
delle saliere, come chiaramente risulta da un luogo assai
conosciuto di Orazio2), par che renda più verisimile il
credere che questo utensile , del quale parliamo, ed i si-
mili non sieno altro che salina 3).
XII. Una coppa di candelabro simile alle già cono-
sciute.
XIII. Due gangheri {cardines), colla loro piastrina:
se ne è segnato uno nella fig. i5 della tav. X.
Essi nulla hanno di singolare , ed erano sicuramente
destinati a ricevere gli scapi, detti appunto perciò cardi-
nales, di alcuna delle partite delle tante porte che erano
in quello edificio. Ad illustrare il loro uso è precisamente
opportuno un luogo di Aristotile 4), nel quale per ispiegar
come l'appetito muova il nostro corpo, il filosofo servesi
appunto del paragone del cardine ; nel quale ( egli dice )
e il convesso ed il concavo : quello fine, questo princi-
pio : e perciò quello sta fermo, questo si muove; e sori
per ragione diversi, ma per grandezza inseparabili : Olòv
o yiyykvtTy.os . (wravQà yàp <rò xvprbv xcu ko7\ov . <ro (ih teXedttì
1) Pctron. satyr. cap. 35.
2) Sii milù mensa tripes et
Concha salis puri, Horat. satyr. lib. I
v. i3 , 14.
3) Plaut. Pers. act. II se. 3 v. i5,
Horat. lib. II od. 16 v. 14. Vedi il
Lambino nelle note al Trinummus di
Plauto act. II se. 4 v. 91 ove dicesi sa-
lillum.
4) De anima lib. Ili eap. 1 pag.56
toni. 11 Duval.