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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 6.1853

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Cirillo, Salvatore: Osservazioni sul tipo dell'Ercole greco in occasione di un dipinto pompeiano e su'pretesi rapporti coll'Ercole assirio e fenicio: lette all'Accademia Ercolanese
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https://doi.org/10.11588/diglit.14099#0268

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204 CIRILLO

stessa idea convenga al fenicio Melkarth. Per confessione
del eh. Archeologo quel Nume o è incarnazione del Sole nel
solstizio invernale , o è emanazione , ed incarnazione in-
sieme del Dio sapremo ordinatore di questo mondo. Sotto
il primo aspetto non s'intende nè si spiega qual rapporto
possano aver con lui le colonne , la stabilità , ed il fuoco
futuro sia rigeneratore sia distruttore di questo mondo.
Possono bensì competergli sotto il rapporto di emanazione,
e di incarnazione del Dio supremo ordinatore. Io osservo
solo per incidente , che il luogo di Nonno, onde l'A. vuol
dedurre questa sua interpretazione non parla affatto di or-
dinatore , ma solo di principe di questo mondo opxx[iz zoor-
fiov, che il tipografo ha cambiato in opxa^a. Ma a sostenere
il suo assunto ha mai dimostrato il eh. uomo, che una ema-
nazione o incarnazione di un tipo ordinatore rimane la stessa
nel tipo incarnato, o emanato , se s' incarna, ed emana per
lo stesso fine di ordinare? Lasciando a lui stesso il conside-
rare la incoerenza, che vi è nell'identificare l'emanazione
col principio, donde emana, dico per rapporto alla incarna-
zione, che il tipo incarnato, secondo le pagane religioni, non
può assolutamente rimaner lo stesso di quello, che s'incar-
na , cosi che anche il tipo ordinatore , non possa incarnarsi
per ordinare, giacché gli antichi sapienti giusta la primitiva
tradizione comunque travisata dovettero vedere nelle incar-
nazioni solo il tipo di un salvatore, e riparatore, non mai
quello di un ordinatore. E se questo noi negheremo, dovre-
mo ammettere, che in qualche teologia, supponete l'Assira,
o la Fenicia, vi sia stato credenza esservi stato o dovervi es-
sere un tempo , in cui correndo pericolo questo mondo di
 
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