INVESTIGAZIONE SUL SIGNIFICATO DELLA N. 351
l'asso, espressione astratta che disegnava qualunque intero,
diede pur nome all' intero monetale. Esso comprendeva
12 unità denominate once, e dividevasi in dodici maniere,
delle quali sei erano parti reali appellate cioè 1' intero
As iu/12 , Sc.mis la sua 1/2, Triens i/3, Quadrans 1/4,
Sextans i/6, XJncia 1/12, le altre di conto, come JDeunx
11/12, Dextans 5/6, Dodrans 3/4, JBes 2/3, Seplunx
7/12 , ma che potevansi rendere effettive mercè la unione
di più parti reali. L'asse, l'intero, fu fatto del peso di una
libbra effettiva, e conseguentemente As e Libra divennero
vocaboli esprimenti uno stesso identico valore. Nel tra-
scorrere degli anni soggiacque l'As, e corrispondentemente
le sue parti, a varie diminuzioni d'intrinseco; ciò non per-
tanto il suo valore nominale , quello delle sue parti, i vi-
cendevoli loro rapporti rimasero inalterati : locchè occasionò
che la libbra monetale , 1' asse , diventasse diversa dalla
libbra di peso effettiva ; cosicché, per distinguere quella e le
sue parti, vi si ammetteva l'aggiunto pondo, e Roma, estese
le sue relazioni mercè le armi ed il traffico cogli altri Stati,
sentì il bisogno di avere moneta d' argento, e 1' argento
nel 485 fu monetato. Però l'enorme differenza che passava
tra il valore di questo e quello del rame, cagionò che Yin-
tero in argento si facesse il decuplo di quello in rame, vale
a dire del valore di 10 assi , e divisibile in due parti reali
cioè per metà e per quarto, l'ima del valore di cinque
assi , 1' altra di due assi e mezzo : e queste monete ebbero
nome dal numero dell'intero in rame che contenevano,
cioè degli assi che rappresentavano, e furono denominate
JJenarius ( dena aeris, o deni aeris ), Quinarius ( quinci
l'asso, espressione astratta che disegnava qualunque intero,
diede pur nome all' intero monetale. Esso comprendeva
12 unità denominate once, e dividevasi in dodici maniere,
delle quali sei erano parti reali appellate cioè 1' intero
As iu/12 , Sc.mis la sua 1/2, Triens i/3, Quadrans 1/4,
Sextans i/6, XJncia 1/12, le altre di conto, come JDeunx
11/12, Dextans 5/6, Dodrans 3/4, JBes 2/3, Seplunx
7/12 , ma che potevansi rendere effettive mercè la unione
di più parti reali. L'asse, l'intero, fu fatto del peso di una
libbra effettiva, e conseguentemente As e Libra divennero
vocaboli esprimenti uno stesso identico valore. Nel tra-
scorrere degli anni soggiacque l'As, e corrispondentemente
le sue parti, a varie diminuzioni d'intrinseco; ciò non per-
tanto il suo valore nominale , quello delle sue parti, i vi-
cendevoli loro rapporti rimasero inalterati : locchè occasionò
che la libbra monetale , 1' asse , diventasse diversa dalla
libbra di peso effettiva ; cosicché, per distinguere quella e le
sue parti, vi si ammetteva l'aggiunto pondo, e Roma, estese
le sue relazioni mercè le armi ed il traffico cogli altri Stati,
sentì il bisogno di avere moneta d' argento, e 1' argento
nel 485 fu monetato. Però l'enorme differenza che passava
tra il valore di questo e quello del rame, cagionò che Yin-
tero in argento si facesse il decuplo di quello in rame, vale
a dire del valore di 10 assi , e divisibile in due parti reali
cioè per metà e per quarto, l'ima del valore di cinque
assi , 1' altra di due assi e mezzo : e queste monete ebbero
nome dal numero dell'intero in rame che contenevano,
cioè degli assi che rappresentavano, e furono denominate
JJenarius ( dena aeris, o deni aeris ), Quinarius ( quinci