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Genovesi, Giuseppe: Sulla interpretazione di alcune parole greche scritte nella parte superiore di un diploma del XII secolo
DOI Page / Citation link:https://doi.org/10.11588/diglit.14098#0111
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$ Greci allora viventi, ma ancora i loro discendenti, con sog-
)) gettargli alla pena di essere perpetuamente sudditi c vassalli
» del Monastero di S. Stefano da lui fondato ». Questo fatto
riferito dagli Storici lo rileviamo ancora per maggiore autenti-
cità da una cronaca, che fa seguito al libro intitolato : Pro-
spectus hisioriae Ordinis Christiani *) anno 1098, ov'è detto:
Rogerius Comes Capuani obsidione premìl, et Brunonis ope
insidias, quas sibi 11ù milìtes struxerunt, evi adii; proinde li-
beratori proditores illos vigore privilegii in angariani et per
angariani subiectos reddidit. Prosiegue il Rodotà 2). % Nel re-
» stituire il provvido Conte Ruggiero il rito latino alle Chiese
)) cattedrali, ebbe l'attenzione di sottomettere alla giurisdizio-
)) ne de'Vescovi Latini quei Greci, che continuando a vivere
)) ne'riti orientali, ne pretendeano per questo motivo la esen-
» zione , lusingandosi, che come Greci dovessero vivere con
j) indipendenza da'Vescovi di alieno rito )). Osserva inoltre, che
l'UghelIi rapporta moltiDiplomi e privilegii a favore delle Chie-
se di Mileto, di Squillace, di Messina e di Cosenza l'anno 1087,
ne' quali si parla di un diverso numero di villani fra quali si
leggono i nomi di molti Preti Greci con figli, non che si di-
scorre di parecchie cose relative alla giurisdizione. » Nel che
» fare, sogghigno il lodato scrittore, altra mira non ebbero i
)j Normanni, che toglier di mezzo i gravi ostacoli da' Greci po-
)) co prima recali all' autorità Episcopale, la quale era rimasa
)) mollo pregiudicala, oppressa ed avvilita dalle violenze che
y> i Vescovi avevano lungo tempo sofferte sotto il loro domi-
' )) nio )).
1) Tag. 187.
2) Pag. 317.
$ Greci allora viventi, ma ancora i loro discendenti, con sog-
)) gettargli alla pena di essere perpetuamente sudditi c vassalli
» del Monastero di S. Stefano da lui fondato ». Questo fatto
riferito dagli Storici lo rileviamo ancora per maggiore autenti-
cità da una cronaca, che fa seguito al libro intitolato : Pro-
spectus hisioriae Ordinis Christiani *) anno 1098, ov'è detto:
Rogerius Comes Capuani obsidione premìl, et Brunonis ope
insidias, quas sibi 11ù milìtes struxerunt, evi adii; proinde li-
beratori proditores illos vigore privilegii in angariani et per
angariani subiectos reddidit. Prosiegue il Rodotà 2). % Nel re-
» stituire il provvido Conte Ruggiero il rito latino alle Chiese
)) cattedrali, ebbe l'attenzione di sottomettere alla giurisdizio-
)) ne de'Vescovi Latini quei Greci, che continuando a vivere
)) ne'riti orientali, ne pretendeano per questo motivo la esen-
» zione , lusingandosi, che come Greci dovessero vivere con
j) indipendenza da'Vescovi di alieno rito )). Osserva inoltre, che
l'UghelIi rapporta moltiDiplomi e privilegii a favore delle Chie-
se di Mileto, di Squillace, di Messina e di Cosenza l'anno 1087,
ne' quali si parla di un diverso numero di villani fra quali si
leggono i nomi di molti Preti Greci con figli, non che si di-
scorre di parecchie cose relative alla giurisdizione. » Nel che
» fare, sogghigno il lodato scrittore, altra mira non ebbero i
)j Normanni, che toglier di mezzo i gravi ostacoli da' Greci po-
)) co prima recali all' autorità Episcopale, la quale era rimasa
)) mollo pregiudicala, oppressa ed avvilita dalle violenze che
y> i Vescovi avevano lungo tempo sofferte sotto il loro domi-
' )) nio )).
1) Tag. 187.
2) Pag. 317.