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smodato lusso, per cui tanto si rendettero celebri i
Persiani monarchi, non sapeva meglio sfoggiare,
che adoperando in ogni cosa il più prezioso de'me-
talli. Quando A tossa, amata follemente da Dario,
fu presa da una morfea, che stendevasi per tutto
il corpo , egli supplicava per essa a Giunone ,
si prostrava ad adorare questa Dea sola toccando
colle mani la terra; e i Satrapi e gli amici suoi
mandavano alla medesima Dea, per commissio-
ne diluì, cotanti doni, che la strada della reggia
al tempio, lunga di ben sedici stadii, tutta piena
vedevasi d'oro, d'argento, di porpora e di caval-
li *). Oro colà eran le vesti, e quelle del Sovrano
valevano niente meno che dodicimila talenti2) :
oro i troni, oro gli utensili, oro il plinto dove sa-
livano quei che volevan parlare d'importanti af-
fari al Monarca ; oro finanche le macine, come
quella che regalò Serse a Megabizo , valore di
4) Plutarco in Artax. pag. 1024. frwifov, rara jfòiv % ÈXkac, e^sfkppVs
2) Idem ibid. pag. 4023. Dei x.u.i j£à¥e^pbWé twv (3ap(kpwv. Dete-
Persiani dice Plutarco Ibid. pag. gentes et revelantes Persarum et re-
4021. E^ey&xvTe? y.at airocp-ovavre? gis res vim auri esse, et luxum et
Ta nepccov y.ai pactXew? irpay^ara , muìieres, cetera fastum et minas,
ypucov ovt« ira'Xuv, xcu Tputpviv, y.ctt yu- tum tota se erexit Graecia et de-
veav.a; , Ta &e alla Tixpov *a(. a>a- spexit barbaros.
smodato lusso, per cui tanto si rendettero celebri i
Persiani monarchi, non sapeva meglio sfoggiare,
che adoperando in ogni cosa il più prezioso de'me-
talli. Quando A tossa, amata follemente da Dario,
fu presa da una morfea, che stendevasi per tutto
il corpo , egli supplicava per essa a Giunone ,
si prostrava ad adorare questa Dea sola toccando
colle mani la terra; e i Satrapi e gli amici suoi
mandavano alla medesima Dea, per commissio-
ne diluì, cotanti doni, che la strada della reggia
al tempio, lunga di ben sedici stadii, tutta piena
vedevasi d'oro, d'argento, di porpora e di caval-
li *). Oro colà eran le vesti, e quelle del Sovrano
valevano niente meno che dodicimila talenti2) :
oro i troni, oro gli utensili, oro il plinto dove sa-
livano quei che volevan parlare d'importanti af-
fari al Monarca ; oro finanche le macine, come
quella che regalò Serse a Megabizo , valore di
4) Plutarco in Artax. pag. 1024. frwifov, rara jfòiv % ÈXkac, e^sfkppVs
2) Idem ibid. pag. 4023. Dei x.u.i j£à¥e^pbWé twv (3ap(kpwv. Dete-
Persiani dice Plutarco Ibid. pag. gentes et revelantes Persarum et re-
4021. E^ey&xvTe? y.at airocp-ovavre? gis res vim auri esse, et luxum et
Ta nepccov y.ai pactXew? irpay^ara , muìieres, cetera fastum et minas,
ypucov ovt« ira'Xuv, xcu Tputpviv, y.ctt yu- tum tota se erexit Graecia et de-
veav.a; , Ta &e alla Tixpov *a(. a>a- spexit barbaros.