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Bibliotheca Hertziana [Hrsg.]; Bruhns, Leo [Gefeierte Pers.]; Wolff Metternich, Franz [Gefeierte Pers.]; Schudt, Ludwig [Gefeierte Pers.]
Miscellanea Bibliothecae Hertzianae: zu Ehren von Leo Bruhns, Franz Graf Wolff Metternich, Ludwig Schudt — Römische Forschungen der Bibliotheca Hertziana, Band 16: München: Schroll, 1961

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https://doi.org/10.11588/diglit.48462#0038
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Godefridus J. Hoogewerff


13. Campata del mosaico nella volta di
«Santa Costanza», sec. IV

14. Pavimento a mosaico del sec. IV, scoperto ad
Antiochia e conservato nel Museo di Worcester U. S. A.

mausoleo. Gli elementi decorativi riprovano dunque in pieno quäle e il mondo a cui questo monu-
mento appartiene. Nel suo concetto e di tipo aulico, vuol dire non pagano, ma neppure prettamente
cristiano.
Che il mausoleo, prima o dopo, abbia anche servito da battistero e da escludersi. Quando durante gli
Ultimi lavori di restaurazione, intorno al 1940, il pavimento fu rimosso, vennero alla luce molte vecchie
fosse sepulcrali (jormae), ma non si trovo nessuna traccia di una fonte battesimale. Con i miei occhi ho
potuto accertare questo fatto. Un battistero poi fa supporre, per forza, l’immediata vicinanza di una
chiesa episcopale; ma Sant’Agnese cattedrale non e stata mai, ne era l’abitudine dei cristiani di som-
ministrare il battesimo in un camposanto20.
Sede e residenza del vescovo di Roma e stata durante un certo periodo di tempo la chiesa di San Marcello,
oggi detta «al Corso». Questo titolo antichissimo, secondo la tradizione, e stato fondato da papa Marcello I
(308-309), quando si trovava confinato dall’imperatore Massenzio in un ufficio pubblico, dove era co-
stretto a prestare umile servizio, prima di essere giustiziato. Ora nel 1912, durante lavori di sterro ac-
canto e dietro l’attuale chiesa, fu scoperto, vicino all’ingresso di quella antica (ehe era orientata diversa-
mente, cioe in senso opposto), un piccolo battistero a vasca di forma esagonale con cinque incavature
semirotonde, rivestita di lastre di marmo, evidentemente giä adoperate prima e nuovamente applicate
«alla fortuna» (fig. 15). La vasca si trovava in un vano relativamente stretto, i muri del quäle risulta-
vano di epoca anteriore al battistero stesso, come anche quelli di altre piccole stanze adiacenti21. Questo
ritrovamento inatteso venne a confermare la leggenda, secondo la quäle il papa martire ha avuto la sua
residenza proprio in questo luogo, e non desta meraviglia ehe vi fece allestire una fonte battesimale,
perche gli occorreva per esercitare, piü o meno di nascosto, la sua funzione pastorale.
Che anche i suoi immediati successori: S. Eusebio (309-310, morto in esilio) e S. Melchiade (311-314)
si siano serviti di questo ricetto, non e provato ma possibile. E stato appunto Marcello I ad unire
insieme le comunitä dei fedeli in una organizzazione diocesana piü stretta: «Hic xxv titulos (pres-
byteriales) in Urbe Roma constituit quasi diocesis propter baptismum et penitentiam et sepulturas

20 Cecchelli, o. cit. pp. 28-30. - Sjöquist, o. cit. pp. 144 sg., senza una valutazione esatta degli argomenti pro et contra. -
Sull’intero complesso vd. R. Krautheimer, Corpus Basilicarum I, 1940, pp. 14 sgg. - F. W. Deichmann, Byzantinische Zeit-
schrift XLI, 1941, pp. 70 sgg. e Frühchristliche Kirchen in Rom, Basel 1948, pp. 24-29. Questo ultimo autore sostiene ehe lo stazio
sepolcrale coll’abside e stato un’aula basilicale coperta; ma le parti conservate della struttura stessa contraddicono questa ipotesi,
affermando invece l’esistenza di un cimitero sub divo con portico.
21 G. Mancini in Notizie degli Scavi, 1912, pp. 337 sgg. - Lina Munoz-Gasparini, S. Marcello al Corso, Roma s. a. (Le Chiese di
Roma illustrate).
 
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