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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Orsi, Paolo; Cavallari, F. S.: Megara Hyblaea: storia, topografia, necropoli e anathemata
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0453

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La necropoli

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chiodelli agli angoli, per essere applicata a qualche
cofanetto in legno (').

Sep. Vili. — Sarcofago di pezzi (lu. m. 1,90 X 0,80
larg. X 1,06 prof.); le pareti lunghe sono di lastroni
accuratamente tagliati, le testate di muriccioli a secco,
assai irregolari; testimonio irrefragabile che si tratta
di una tomba disfatta, e poi riattata in bassi tempi.
Di fatto ai lati del cranio dello scheletro disteso erano
due anforettine gr. fusiformi (a. cm. 15 i) con poche
filettature rosse (2), ed ai piedi una specie di lekythos

(i) Vedremo eguali anelli nel sep. n. 22. Il de Voglie", che
ne ebbe dalla necropoli arcaica di Cartagine (Reme Archéol.
1889, I, p. 174), avendoli trovati all'altezza del bacino, credette
spettassero ad una CwVi? di metallo. Ma siccome la lunghezza
del gancio è troppo lunga, converrà pensare ad anelli di qualche
cassettina. Sono confermato in questa idea per una piastrina
identica alla nostra del Museo di Taranto, munita di toppa per
chiavetta, raccolta insieme ad anelli con arpioncello. E se ciò
non bastasse, reggasi la cassettina di toletta in legno ed osso,
con chiusino in lamina di bronzo, identica alla nostra, della
raccolta cumana di Napoli. Cassettine di uso funebre non ripu-
gnano alle idee greche, in quanto possono considerarsi come
destinate a contenere oggetti cari al defunto, p. e., vesti, gioielli
od altro (Gerhard. Auserl. Vasenbilder IV, 301; Millin, Pein-
tures de vases antiques, ed. Eeinach, II, 43). Già nei sepolcri
dell'acropoli di Micene si hanno cassettine d'oro di destinazione
analoga (Schuchardt, Schliemanns Ausgrabungen* p. 300). Si
conoscono le tolette in bucchero delle tombe etrusche e d'altra
parte le lekythoi funebri attiche mostrano pure delle cassettine
(xiaica,) dalle quali si estraggono le tenie che decorano le stole
(Collignon & Rayet, Ccramique grecque, p. 233). Simili anelli un
cinati si trovarono anche in tombe fenicie (Perrot, ffistoire
de Pari, voi. Ili, p. 192) e si credettero dal Renan destinati
a maneggiare la cassa mortuaria ; i nostri sono certo per tale
uso troppo deboli, essendo anche esclusa la tumulazione in casse;
e forse anche i precitati esemplari fenici, che hanno una gamba
di soli mm. 20, erano insufficienti a tale scopo.

(») Nel contado di Siracusa simili anforette balsamarie oc-
corrono frequenti in sepolcri del II secolo a. C.

Monumenti antichi. — Voi. I.

(simile a Furtw. 323), a. cm. 14, a fondo giallastro
con una grossa testa di donna e due palmette, a larga
pennellatura bruna ; prodotto di cattiva ceramica
apula del secolo III al II a. C. Trattasi dunque di
una delle eccezionali tombe spettante a Megara non
più città, ma villaggio, costruita forse con pezzi pro-
venienti da altre tombe devastate.

Sep. IX. — Sarcofago monolito (lu. m. 2,00 X 0,70
larg. X 0,60 prof.) con tre copertoni. Scheletro disteso
ed alla metà di es30 una pixis sferica con fasciature
nerastre. Sulla regione addominale del defunto era piaz-
zato un grosso ossuario in forma di stamnos (a. cm. 27),
simile a quello del sepolcro n. 28, con filettature sul
ventre e triglifi in sulle spalle di color rosso-bruno,
fino a metà pieno di candide ossa combuste.

Sep. X. — Piccolo sarcofago monolito da est-ovest
(m. 1,10 lu. X 0,55 larg. X 0,32 prof.) contenente uno
scheletrirlo disteso, ed un grosso alabastron cordonato
di bucchero bigio.

Sep. XI. — Sarcofago monolito da nord-sud (m. 2,15
lu. X 0,70 larg. X 0,45 prof.) con due copertoni; vi gia-
cevano due scheletri in senso inverso. Al centro una sco-
dellina gr. con alcuni chicchi di orzo o frumento carbo-
nizzato, ed all'altezza del ginocchio di uno un coltel-
laccio in ferro, arcuato (lu. cm. 17, larg. alla base
cm. 5), rotto a pezzi.

Sep. XII. — Piccolo sarcofago monolito da est-ovest
(m. 1,27 lu. X 0,60 larg. X 0,37 prof.) con due coper-
toni. Conteneva poche ossa combuste coi seguenti og-
getti; ad una testata una tazzolina protocol'., altra
mezzana di terra chiarissima dipinta a rosso vivo con
sei raggi sul fondo, ed una frisa di tre magri cani
correnti di disegno andante.

Aryballos con pieduccio dipinto in bruno, con co-
stolature graffite. Bombylios cor. a fascie brune con
squamme graffite e rosetta, pure granita, sul fondo.

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