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studiata specialmente in este

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museo civico di Milano. Piccola situla, ornata geome-
tricamente, manicata, con coperchio, trovata entro alla
situla maggiore e conservata nello stesso museo (').

Grandate.

Sepolcreto della frazione Cà Morta.
Tomba I — Situla scoperta nel 1885, conservata nel
museo civico di Como (2), con coperchio ornato di
figure d'animali pubblicato (;ì)- Tomba II — Altra
situla raccolta in frantumi scoperta nello stesso anno
e depositata nello stesso museo (4). Da questi" due vasi
____furono evidentemente levate le orecchie ed i ma-
nici arcuati e girevoli per farli meglio servire all'uso
di ossuari (Barelli) ».

Albate.

Situla manicata con ornati a sbalzo, conservata nel
museo civico di Como (5).

Como.

D i n t o r n i (?) — Piccola situla frammentata con-
servata nello stesso museo (6).

Golasecca.

Necropoli arcaica. Lazzaretto; riva si-
nistra del Ticino — Situla scoperta nel 1886,
conservata nella raccolta Castelfranco in Milano (").

Necropoli arcaica. Riva sinistra del Ti-
cino (?) — Situla frammentata, con manico girevole,
già della collezione Delfinoni, depositata nel museo
archeologico di Brera in Milano. Si trovò insieme con

una coppa o patina di lastra di bronzo, di cui è pure
a Brera un frammento. Il prof. Castelfranco, cui debbo
la notizia di tali situle, ignora quando questa seconda
si sia rinvenuta; avverte soltanto che un certo Paolo
Guazzoni la vendette all'avv. G. Delfinoni intorno agli
anni 1878-81.

Castelletto Ticino.

Necropoli arcaica. Riva destra del Ti-
cino — Frammenti di una situla con coperchio rin-
venuti nel 1879. Sotto alla situla era un catino di
bronzo raccolto in frantumi. Ignorasi dove siano andati
a finire questi oggetti ('). Il prof. Castelfranco mi fa
anche sapere che la nota coppa con figure d'animali
a sbalzo, trovata a Castelletto Ticino nel 1884 (2) e
conservata nel r. museo di Torino, non era posta, se-
condo le informazioni avute dal Marazzini, come co-
perchio della cista a cordoni (3), ma collocata invece
sotto ad una situla, che andò in frantumi ('). Nessuna
situla del resto si conserva presentemente nel museo di
Torino fra la suppellettile proveniente da Castelletto-
' Ticino, come mi assicurò il prof. Ferrerò.

SepolcretonellafrazionediAr quello —
Una situla di bronzo molto sottile, di cui mi fornì
pure la notizia il Castelfranco, avvertendo : « Non la
vidi mai ; ma ne ebbi le ripetute assicurazioni dai con-
tadini del paese. Una donna del sito la lucidò ; ma era
tanto sottile, che si rompeva, nè si poteva adoperarla;
per cui si decisero a buttarla via ».

(1) Caimi, op. cit., p. 31-32.

(2) Barelli, Rivista archeologica di Como, fase. 27 (1885),
p. 10 (= Notizie 1885, p. 172).

P) Ibid., tavola ; cfr. p. 11-12 (= Notizie cit., p. 172-173).

(■») Ibid., p. 13-14 (= Notizie cit., p. 173). Le due situle sono
registrate nel nuovo catalogo del museo : Cataloghi per cura
della commissione ordinatrice del civ. museo di Como, n. 2,
parte I: epoca preistorica preromana, p. 21, n. 263, 264. Il co-
perchio cesellato è indicato a p. 20 sotto il n. 252.

(5) Fu donata al museo dal sig. Giuseppe Gatti e trovasi
registrata nel Catal. cit., p. 25, n. 329 senza nessuna partico-
lare notizia sulla scoperta. »

(°) Cfr. Catal. cit., p. 24, n. 318. Secondo l'indicazione del
catalogo è questa situla uno degli oggetti, che si conservavano
nel palazzo municipale di Como innanzi all'instituzione del
museo. Cfr. ibid., p. 5, n. 39, e p. 11, n. 136.

(7) Castelfranco,Notizie 1886, p. 113, e Bull, dipaletn. ital.,
XII (1886), p. 214-215.

0) La notizia della scoperta mi fu comunicata dallo stesso
prof. Castelfranco insieme con due lettere di certo Carlo Maraz-
zini di Varallo-Pombia, ora defunto, e con un cattivo schizzo
fatto da quest'ultimo degli oggetti raccolti. Vi sono disegnati
la situla, la cui forma ricostruita dai frammenti sembra rispon-
dere alle altre del gruppo di Golasecca, il catino su cui posava,
due vasettini fittili, una cuspide di lancia in ferro e molti pic-
coli bronzi, come anelli, catenelle, fibule, armille, ecc.

(2) Pabretti, Notizie 1885, tav I, fig. 1 ; cfr. p. 27.

(3) Ibid., tav. cit., fig. 2. La cista a cordoni sarebbe stata
peraltro unita ancor essa alla coppa e alla situla nella mede-
sima tomba.

(4) Osserva il Castelfranco non aver potuto quel catino o
patina del diametro di m. 0,35 esser il coperchio della cista del
diam. di 0,20. Alla quale sproporzione fra il diametro della tazza
e quello della cista accennava anche il sig. ispettore Rusconi
{Notizie 1884, p. 166): « Va altresì notato, che tale coperchio in
forma di elmo è di diametro assai più ampio della bocca della
cista «.
 
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