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STUDIATA SPECIALMENTE IN ESTE

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nel terzo periodo delle tombe di Est», è ornata di una
serie di cordoni e di fasce, dipinte alternativamente di
rosso e di nero (').

Un ultimo vaso della nostra tomba, che, a parer
mio, ripete del pari la origine da un esemplare me-
tallico è una tazza riposante su quattro piedi (uno
de' quali raggiustato in gesso) segnata col n. 40 ; è un
piccolo tetrapus. Anche i prototipi di questo vasello
sono da cercare in esemplari enei. E ne troviamo taluni,
sebbene non perfettamente eguali ai vasetti fìttili, in
Este. Una tazzina riposante su tre piedi, un piccolo
tripus, n. 2144, proviene dalla tomba n. 90 del fondo
Franchini, un'altra, n. 2766, dalle due tombe n. 10.5
della Palazzina Capodaglio (-).

La tomba n. 5 conteneva tre magnifiche fibule a
navicella.

Seguitando rapidamente il nostro esame delle tombe
Benvenuti, nel sepolcro n. 8 vediamo esser stati de-
posti due ossuari a situla senza vasi del tipo di Vil-
lanova. I quali invece si trassero dai sepolcri n. 9, 10,
11, 17 allato ad ossuari a foggia di situla. Nel se-
polcro n. 9 era un cinerario, n. 112, della forma antica,
sebbene alquanto modificata, senz'anse, alto m. 0,272, col
diam. sup. di 0,231 (fig. 20), e due a situla, n. 114, 116,
il primo de' quali, è alto m. 0,245 ed ha il diam.
sup. di 0,210 (fig. 21). Nel sepolcro n. 10 erano duo
cinerari della forma, sempre modificata, di Villanova
n. 127, 133 e oltre a questi uno grandioso a situla,
u. 130, con borchie di bronzo, ed uno più piccolo simil-
mente ornato, n. 138. Fra i vasi accessori comparvero
tre coppe con alto piede imbutiforme, n. 128, 131,
134. Nella tomba n. 11 il vaso n. 156 appartiene an-

(') Ibid., tav. V, fig. 35-38. Anche di questo tipo di tazza
col gambo a colonnetta ornato di modinature venne in luce
recentemente in Este un pregevole esemplare di bronzo dalla
tomba n. II scoperta nel cortile della casa Morosin nel sob-
borgo di S. Stefano: Prosdocimi, Notizie 1893, fig. 3, p. 97.
I cordoni adunque, che ornano i gambi delle coppe fittili del
terzo periodo, sono da credere essi pure imitati da un prototipo
metallico.

(2) Il vaso sespede della necropoli Nazari edito dal Soranzo,
Scavi e scoperte nei poderi Nazari, tav. I, fig. 9, è un altro
esemplare e veramente cospicuo di codesti vasi fittili sorretti
su piedi e derivanti da imitazione di vasi di bronzo. Il Pigo-
rini riconobbe con ragione due elementi nella composizione di
questo vaso: il vaso propriamente detto a forma di cista a cor-
doni e i sei piedi, elementi che si riconducono, l'uno e l'altro,
a prototipi di bronzo. Vedi Bull, di paletn. ital., XIII (1887),
p. 87-88.

cora al tipo di Villanova ('), mentre il n. 159 ò a
situla. Gli ossuari d'ambo i tipi n. 298 e 295 erano
ancora nella tomba n. 17.

Fig. 20. — Da fotografia.

A questo punto l'ossuario del tipo di Villanova
scompare affatto, e la situla fittile domina costante-
mente nella necropoli Benvenuti e segue il suo par-

Fig. 21. — Da fotografia.

ticolare svolgimento così nella forma come nell'orna-
mentazione.

11 fatto, che abbiamo voluto segnalare particolar-
mente nel sepolcreto Benvenuti, si ripete in tutti quegli
altri, in cui si ebbero le tombe più antiche del secondo

(') Fu pubblicato dal Prosdocimi, Notizie cit., tav. IV, fig. 2.
 
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