Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (6.1896)

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ANTICHITÀ CRETESI

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che io abbiamo confermato esistere siili' altura anche
dalla parte nord-est, mentre l'ingresso principale e
più frequentato della città doveva stare verso la pen-
dice più dolce che guarda il mare.

pianta è come un ferro di cavallo, poiché segue l'an-
damento naturale del circo sopradescritto; la parete
del monte è qui sostenuta da forti mura poligonali e nel
fondo della curva, dove la strada tocca la sella ricor-

icala e casa scavato nella roccia. (Gulàs). FotoRr. di a. Taramelli.
Fig. 72.

La roccia locale, un calcare bigio-azzurrognolo, ha
fornito il materiale per tutta la costruzione; sono dei
blocchi abbastanza grandi e compatti, che si lasciano
facilmente regolarizzare ed appianare da un lavoro a
picchietto (fig. 6G), come risulta dalla superficie delle
pietre in costruzione (') : anche qui, come altrove, lo
spessore dei muri è riempito di pietre più piccole ed
è vario a seconda dell'importanza e della dimensione
degli edifici (fig. 67). Como ho detto, la maggior
parte di questi è distribuita nell'imbuto o cavea della
parte interna tra le due cime; ad una considerevole
altezza corre una strada quasi orizzontale, che in

(■) V. Spratt, 1. cit., pap;. 132

data, sono la maggior parte delle cisterne (fig. 68), delle
quali però se ne veggono altre sparse per tutta la città.
Nel braccio destro o sud, le mura sono a due strati
e di costruzione un poco diversa, sicché sembrano di due
epoche. 11 braccio destro della mezza luna, formata
dalla collina, è meno scosceso e più proteso verso est
dell'altro che è quasi a picco. Al punto corrispondente
alla lunghezza dell'altro braccio, le mura fanno un ra-
pido giro ad angolo acuto verso la valletta, che si apre
a sud, donde era l'accesso. Le costruzioni continuano
al di là; solamente qui corre diametralmente un muro
fortissimo (doppio), che sembra sbarrare la facciata
della città e altri muri paralleli sostengono le ter-
razze lungo il pendio verso il maro. Questo stesso