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LA SITDLA ITALICA PRIMITIVA

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vestigio ne sarebbe facilmente rimasto aderente al
bronzo; laddove non se ne riscontra veruna traccia.
Del resto che un vaso di bronzo di considerevole di-
mensione si rivestisse di foglia d' oro, sarebbe un fatto,
senza esempio in quel periodo di civiltà. Ammesso
che ciò si facesse, non si capirebbe poi qual ragione

La copia, la ricchezza e la preziosità dell'arredo
funebre di questa tomba dimostrano, come osservai
sopra ('), che la situla di bronzo ornata de' disegni
geometrici era cosa rarissima e che a pochi poteva
esser consentito di adoperarla per ossuario in luogo
del comune vaso fittile.

consigliasse a porre siffatto rivestimento nel rovescio
del vaso, anziché di fuori, cioè nella parte destinata
a esser vista e ornata vagamente di disegni. Final-
mente se la foglia d'oro fosse stata aderente alla parete
del vaso, sarebbero rimasti impressi in quella gli ornati
di questo ; laddove, come risulta dal frammento da
noi pubblicato, appaiono nella foglia d'oro serie di
doppi circoletti prossime l'una all'altra, quali non si
riscontrano nella situla di bronzo.

Le foglie d'oro appartenevano con più probabilità
a qualche arnese ornamentale della persona, cui dove-
vano essere applicate. Nella stessa necropoli atestina ab-
biamo, ad esempio, e dischetti e tubetti di bronzo rivestiti
appunto di foglia d'oro, che fecero parte di monili (').

(') Prosdocimi, Bull, di paletti, cit., tav. IV, fig. 3, 4. Benve-
nuti, op. cit., tav. II, fig. 2,10. Cfr. Prosdocimi, Not., 1882, p. 22.

Dalla natura della suppellettile risulta che la
tomba spetta al secondo periodo della civiltà arcaica
atestina.

Allo stesso periodo appartiene una seconda situla,
la quale fu ricomposta, non ha guari, dall'assistente del
museo atestino sig. Alfonso Alfonsi.

Nelle ricerche fatte da me ripetutamente al
museo di Este intorno alle situle, avevo tenuto conto
di una copia considerevole di frammenti, segnati col
n. 2498, appartenenti alla tomba n. 99 del podere
Capodaglio; e, aiutandomi del riscontro fornitomi da
una situla di Rivoli veronese, sulla quale cadrà più
avanti il discorso, m'ero studiato di acquistare un
concetto dell' insieme della decorazione. E infatti m'era
riescito, con l'aiuto dell'Alfonsi, di combinare insieme

(l) Parte I, col. 240.
 
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