Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
2;;

LA SITULA ITALICA PRIMITIVA

24

tico che si avesse d' una tal forma era fornito dalla
celebre situla Benvenuti istoriata (') ; ma in rispetto a
quella il nostro esemplare è più antico, siccome ci
dimostrerà 1' analisi della suppellettile funebre della
tomba, dalla quale usci in luce. Esso ha anche di
particolare la sagoma della spalla, della quale resta
una porzioncina attaccata al collo. Questa spalla
mostra tre piccoli gradetti, o cordoncini o nervature,
che dir si vogliano, che noi ritroviamo solo in talune
situle del gruppo cispadano orientale, p. e. in quelle di
Golasecca (2) e di Trezzo) (3) ed in una di s. Lucia (4)
Anche il fondo è modinato con una specie di toro.

Passiamo ora agli ornati, dei quali, mercè l'esame
attento di tutti i frammenti e 1' efficacissima coope-
razione dell' Alfonsi, posso offrire una ricostruzione com-
piuta e sicura (fig. 4 b).

Intorno al collo è una serie di borchie contornate
ciascuna da due circoli, limitata sopra e di sotto da
due serie orizzontali di bitorzoletti. Lo stesso ornato
si ripete nel corpo della situla, presso alla spalla; e
ad esso succede più giù un motivo elegantissimo e
degno di nota per sè e per le comparazioni, a cui
porge materia.

Il motivo è riprodotto tre volte intorno alla situla
ed è così costituito. Una grossa borchia contornata da
un doppio circolo a cordone continuo, della stessa
specie di quelle sopra indicate, fa centro ad altre
cinque serie concentriche di bottoncini più o meno
minuti (5). Dall' estremo giro di questi si staccano quat-
tro parti anterori di figure di serpi, due per ogni lato,
delle quali 1' una si attorce in su, l'altra in giù. Cia-
scuna figura è disegnata con tre file di bottoni, due
delle quali indicano il limite del corpo del serpe e
l'altra, di bugnette più grosse, il rilievo del corpo
stesso. La fila centrale si arresta al principio della
testa. Quattro borchie riempiono gli spazi vuoti intorno
alla borchia centrale, due in alto, due in basso ; e tre
altre disposte verticalmente al di là dei serpi circo-
scrivono, dirò così, l'intero motivo ; e, poiché questo,
come si è detto, si ripete tre volte attorno al vaso, le

(') Cfr. parte I, col. 241.

(2) Cfr. parte I, col. 219, fig. 30.

(3) Cfr. parte I, col. 180.

(4) Marchesetti, Scavi cit., tav. II, fig. 4.

(5) Due serie sono di bottoncini più grossetti, tre di punti
più piccoli.

dette tre borchie servono a separare 1' un motivo dal-
l' altro.

Il motivo dei serpi posti allato a un disco o bulla
racchiusa fra circoli appare frequentemente ne' bronzi
laminati paleoitalici. L' esempio più antico è offerto
da un magnifico ossuario di bronzo del tipo di Vil-
lanova proveniente da una tomba a pozzo della ne-
cropoli di Corneto-Tarquinia (*). Ivi, da ognuna delle
borchie comprese in doppio circolo e disposte in tre
file attorno al vaso si sviluppa un collo ed una testa
di serpe a destra e a sinistra. Il centurone della
medesima tomba tarquiniese mostra lo stesso motivo,
più affine ancora a quello della nostra situla, in quanto
le figure de' serpi allato alla borchia sono raddop-
piate (4). E il motivo svolto in siffatta guisa ha fatto
la sua peregrinazione attraverso all' Italia e fuori. Lo
incontriamo in tre bellissimi centuroni della necropoli
bolognese del predio Benacci (3), in un centurone della
stessa necropoli atestina (fondo Pela, tomba n. 81
del secondo periodo, n. d'invent. 1857) (4), e finalmente
in uno scudo dell'Europa del Nord (5).

(') Ghirardini, Notizie, 1882, tav. XII, fig. 14; cfr. p. 153
(= La necrop. antichiss., p. 23). La figura non riproduce esat-
tamente il motivo, come osservò l'Undset (L'antichiss. necrop.
tarquiniese negli Annali dell'Inst-, 1885, p. 79, nota 1). Nep-
pure nel testo fu designato esattamente da me il motivo, di
cui si tratta. Una nuova e migliore riproduzione dell'ossuario
fu fornita più tardi dall'Undset stesso (Archàol. Aufsàtze ùber
sudeuropàische Fundslucke, VII, nella Zeitschrift fùr Etimo-
logie, XXII (1891), p. 244, fig. 10).

(2) Ghirardini, Notizie cit., tav. XIII, fig. 19; cfr. p. 157
(= La necrop. antichiss., p. 28). Helbig, Das hom. Epos'',
p. 290, fig. 108. Martha, L'art étrusme, p. 59, fig. 38. Bertrand
e Reinach, Les Celtes dans les vallées du Pò et du Danube,
p. 122, fig. 81. Helbig, Sur la question mycénienne nei Mé-
moires de l'Académie des inscriptions et belles-lettres, t. XXXV,
p. 2a (1896), p. 368, fig. 31. Però la riproduzione del motivo dei
doppi serpenti, esatta nel lato sin. del circolo centrale, è resa
inesattamente nel lato destro.

(3) Orsi, Sui centuroni italici della 1" età del ferro, negli
Atti e Memorie della R. Deputazione di Storia patria per le
Provincie di Romagna, s. Ili, v. III (1885), tav. II, fig. 32;
tav. III, fig. 1, 3; cfr. p. 30-31, n. 140-142. Bertrand e Reinach,
op. cit. p. 120-121, fig. 78-80. Montelius. op. cit., p. I, s. B, tav. 74,
fig. 1, 2, 4. Il Montelius pubblicò ivi, fig. 3, un altro esemplare
simile descritto dall' Orsi, op. cit., p. 29, n. 139. Anche in
qualche frammento di centuroni del ripostiglio di S. Francesco
ricorre lo stesso motivo. E chiaro nel frammento dato dal-
l'Orsi, op. cit. tav. II, fig. 15; cfr. p. 24, n. 94, e dal Monte-
lius, op. cit., p. I, s. B, tav. 71, fig. 20. E un motivo affine pare
che fosse anche nei frammenti dati dall' Orsi, tav. cit. fig .3, 4,-
cfr. p. 22-23, n. 82-83, e dal Montelius, tav. cit, fig.12, 14.

(4) Prosdocimi, Notizie, 1882, tav. IV, fig. 23; cfr. p. 22
e Orsi, op. cit-, p. 6-7, n. 1.

(5) Undset, Zeitschrift cit., p. 245, fig. 13.
 
Annotationen