Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
35

LA SITULA ITALICA PRIMITIVA

36

bulle alternate con due di minutissimi puntolini. Altre
tre file di puntolini con due di bulle ricorrono nel corpo
principale del vaso, immediatamente sotto allo spigolo
della spalla, e sotto a queste si ha una decorazione for-
mata di motivi somiglianti a quelli della situla Capoda-
glio di Este, ma trattati e combinati in diverso modo.

In ciascuna delle due metà della situla il centro
è occupato da un borchione chiuso in doppio circolo
e circondato da tre file di puntolini alternate con due
di bottoncini un po' più grandetti. Dall' uno e dal-
l' altro lato di questo borchione ve n' è un altro, che
non ha il contorno de' circoli punteggiati e al di là
del quale appare una sezione di figura (testa e collo)
di serpe (che in questo caso si potrebbe benissimo
prendere per protome di uccello). Questa sezione di
serpe è affrontata con un' altra posta al di là di un
altro borchione.

Sotto a tutti questi ornati sono finalmente altre
tre file di puntolini alternate con due di bottoni più
grandi : le quali hanno andamento parallelo e orizzon-
tale, eccetto che sotto de' due borchioni circondati dai
cerchi punteggiati, dove le dette file secondano l'an-
damento dei cerchi, formando tanti segmenti di circoli
concentrici.

La situla uscì in luce nel podere Sabbioni, di pro-
prietà Zanoni, in un' area sepolcrale, che disgraziata-
mente non fu esplorata come si doveva, essendo stata
al tutto accidentale l'occasione della scoperta: l'aper-
tura, cioè, d'una cava per estrarre sabbia morenica.

Era la detta situla alla profondità di m. 2,60 dal
suolo. Colma di terra frammista a ceneri e carboni ('),
mostra di avere servito da ossuario, come le situle
estensi, di cui tenemmo parola. Non risulta qual fosse
la suppellettile della tomba. Il De Stefani, che seppe
da altri i particolari della scoperta, dice che a sini-
stra della situla e alla distanza non maggiore d'un
metro si trovarono due fibule, una a navicella (2), una ad
arco semplice (3). La prima porta appesi quattro anelli
semplici e uno più grande rivestito di fili spirali e di
perline d'osso, oltre a una fusaiuola fittile. La seconda
ha un anellino di bronzo e due dischetti d'osso. Non
lungi giaceva una di quelle ciste a cordoni radi del

(1) De Stefani, op. cit.p. 1772.

(2) De Stefani, op. cit, tav. XXIV, flg. 9. Montelius, op.
cit., p. I, s. B, tav. 48, fig. 3.

(3) De Stefani, ibid., flg. 10. Montelius, ibid., fig. 4.

tipo detto paleoetrusco ('), una conca di lamina di
bronzo, a tronco di cono (2) sbalzata di linee e angoletti
punteggiati. A destra poi della situla stessa e discosta
un altro metro circa fu raccolta in pezzi una spada
di ferro con l'impugnatura di bronzo (3).

Dalla presenza di tutti cotesti oggetti risulta chiara
V indole del gruppo archeologico, a cui la situla di
Rivoli appartiene. Si tratta di sepolcri affini agli estensi,
e specialmente agli estensi del secondo periodo, cui ab-
biamo detto appartenere la situla della villa Benvenuti
e della palazzina Capodaglio.

La cista del tipo paleoetrusco, la fibula ad arco
semplice e a navicella, la spada (') appellano a quel
periodo, piuttostochè al successivo, nel quale predomi-
nano tipi di fibule diverse e al quale appartiene una
cista a cordoni del tipo etrusco posteriore (5).

La situla di Rivoli adunque è da mettere insieme
non solo per il tipo e per il genere degli ornati, ma
anche per la suppellettile, da cui si trovò attorniata,
alle due atestine di Villa Benvenuti e della Palazzina
Capodaglio.

La diffusione della civiltà paleoveneta del tipo di
Este nella regione veronese è comprovata da altri ritro-
vamenti. Notissimo è quello avvenuto ad Oppeano,
dove, insieme con fibule ad arco semplice, serpeggianti
e a navicella, alcune delle quali portanti anelli infi-
lati come le fibule di Rivoli, venne in luce l'insigne
elmo figurato, che avremo a suo tempo occasione di
ricordare, trattando delle situle figurate estensi (6). A
Isola della Scala si ebbe la situla di bronzo liscia, già
da noi registrata (7) e belle fibule a navicella; a Breonio
manichi di altre situle (8). E a Minerve, nel podere
Bellinato, si trassero in luce vasi fittili, che hanno il
deciso carattere di quelli di Este. Ricordo d'aver ve-
duto nel museo di Verona una tazza nera con quelle
striscie a stralucido, caratteristiche del secondo periodo

(!) De Stefani, ibid., fig. 3. Montelius, ibid., fig. 8.
(2j De Stefani, ibid., flg. 2. Montelius, ibid., fig. 9.

(3) De Stefani, ibid., fig. 4. Montelius, ibid., fig. 1.

(4) Dalla stessa, tomba della Casa di Ricovero scoperta il
marzo 1895, ove si trovò la situla a maniglie laterali e che
è di schietto II periodo, fu tratta anche una spada di bronzo
di tipo simile a questa di Rivoli veronese.

(5) Helbig, Bull. delVInst. 1882, p. 81.

(6) Pigorini, Bull, dipaletn. ital., IV (1878), tav. VI-VII;
p. 105-124.

0 Parte I, col. 179.
(8) Ibid.
 
Annotationen