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175

LA SITULA ITALICA PRIMITIVA

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vaso si usò ornare di motivi graffiti a mano libera e
a punzone: decorazione, che — 1' abbiamo già notato —
non aveva che far nulla con la situla di bronzo,
prototipo di esso vaso, la quale nel Bolognese,
come nell'Etruria, erasi mantenuta costantemente
liscia.

Fu nel Veneto, e prima che altrove ad Este, che
la situla di bronzo ricevette una decorazione geome-
trica, come noi abbiamo sopra dimostrato; e in Este
del pari nacque per la prima volta l'idea ai figuli
di contraffarla mediante le borchie confìtte nel vaso,
che contraffaceva, a sua volta, la forma della situla
metallica. L'ornamentazione pertanto della situla fit-
tile con le borchie è un trovato originale della ce-
ramica atestina.

Che con cotesto mezzo si sian voluti rifare proprio
gli ornati geometrici della situla di bronzo è troppo di
per sé manifesto. Se noi guardiamo una di quelle si-
tuie, ove le borchie sono più copiose, noi abbiamo
una più spiccata percezione del rivestimento metal-
lico del vaso, che della superfìcie fittile, la quale ne
rimane in grandissima parte rivestita e nascosta. Ma
noi possiamo toccare con mano cotesta corrispondenza
degli ornati a borchie infisse nel vaso di terracotta con
i bitorzoli cesellati nel vaso metallico. Basta mettere a
fronte una delle situle di bronzo atestine, quella, ad
esempio, n. 896 di villa Benvenuti (fig. 3) con le due si-
tuie fittili n. 378 e 520 dello stesso sepolcreto (tìg. 44,
45) per avvedersi anzitutto d'una generale analogia
di disegno fra l'una e le altre. Le file orizzontali dei
bitorzoli della situla di bronzo si riscontrano alle
file delle borchie negli esemplari d'argilla; due di
coteste file ricorrono intorno al labbro espanso orizzon-
talmente, altre servono come di spartimento e d'in-
corniciatura degli speciali motivi, che ornano i vasi.

Nè l'analogia fra le situle di bronzo e di terracotta
si arresta qui : essa si estende alla natura e alla specie
di taluni de' motivi singoli.

li I meandri della situla di bronzo n. 396 di
villa Benvenuti (fig. 3) ricordano le varie specie di
meandri delle situle fittili, sebbene diversifichino nel
particolare loro andamento.

2. 11 motivo non ben chiaro della stessa situla è
probabilmente il medesimo o almeno molto affine
a quella specie di meandro obliquo dell' ossuario fittile
n. 520, ultima zona (tav. II, fig. 27).

3. La fila orizzontale di borchie, da cui spiccansi
angoletti retti nella parte inferiore della situla n. 2498
del predio Capodaglio, reintegrata di recente (tìg. 4),
è il motivo più frequente di quasi tutte le situle fit-
tili più semplicemente ornate, che abbiamo preso in
rassegna (tav. II,fig. 'Sa).

4. Le linee a zig-zag, che ornano il piede della
situla di Asolo (fig. 8) si ripetono nella situla fittile
Benvenuti n. 39 (fig. 37, e tav. II, fig. 18).

5. Serie di angoli, simili in sostanza alle dette
linee a zig-zag, ornano anche la situla di bronzo ir-
landese edita dall'Evans. Sono angoli, che ne conten-
gono altri più piccoli: e siffatto motivo ricorre pure
in qualche situla fittile: per esempio, in quella n. 1778
del fondo Lachini Pelà (tav. II, fig. 19).

6. Le linee spirali della stessa situla d'Asolo si
ripetono nella situla fittile del predio Nazari (fig. 53).

I rimanenti motivi disegnati con le borchie di
bronzo, se non trovano la loro esatta corrispondenza
in motivi propri dello situle di bronzo, non si può
negare a priori che non potessero riscontrarsi con
esemplari non pervenuti insino a noi o non per anco
scoperti; e ad ogni modo non bisogna credere che il
figlilo, adcprando le borchie di bronzo, le dovesse di-
sporre attenendosi fedelmente e servilmente ai con-
cetti ornamentali applicati alla situla. Chè anzi noi
vediamo già come anche que' motivi, che appaiono
affini nelle situle e ne' vasi fittili conservati offrano poi
delle varianti ne' particolari e siano disposti, combinati,
alternati ne' vasi di terracotta diversamente che nelle
situle. Il figlilo atestino procedette, non v' ha dubbio,
con la maggior libertà nella scelta de' motivi; egli
poteva attingere a larga mano a tutto il patrimonio
dell' ornamentazione geometrica, qual' era penetrata già
anteriormente su' colli euganei, e di cui. offrono saggi
molteplici i vasi graffiti del tipo di Villano va e le
terrecotte ornate a rilievo, scoperte fra gli avanzi
delle vetuste abitazioni (')•

Nessun altro tipo di vaso del secondo periodo ri-
troviamo in Este, ove si sia sviluppato un insieme così
organicamente perfetto di motivi ornamentali. Abbiamo
ricordato le tazze e i pignatti ad alto manico, questi
ultimi notevolissimi per l'ornato dei circoli riuniti
da tangenti.

(') Cfr. sopra, col. 11, nota 1.
 
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