Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 7.1897

DOI Artikel:
Ghirardini, Gherardo: La situla italica primitiva studiata specialmente in Este, [2]: l'ornamentazione geometrica
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.8557#0097

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
177

STUDIATA SPECIALMENTE IN ESTE

178

Ci resta da segnalare due tipi, i quali sono pur
essi sicure riproduzioni d'originali in bronzo: la coppa
ad alto piede imbutiforme, sia a forma semplicemente
concava come di patera, (n. 2283 del predio Franchini),
sia a forma di vasetto sferico (esemplare del predio Na-
zari (') ). Per la derivazione di questo tipo dal bronzo
mi richiamo a quanto osservai nella prima parte della
presente Memoria. Le borchie occupano nella deco-
razione un posto assai accessorio.

Un altro vaso interessantissimo è quello a pisside,
uscito dal fondo Nazari (2), anch' esso riproduzione esat-
tissima di un prototipo metallico cesellato a bitorzoli,
di cui un esemplare venne in luce a Bologna nella
necropoli del predio Benacci, zona più recente, e altri
esemplari a Corneto-Tarquinia, a Falerii, a Novilara (3).
Ecco che anche qui noi troviamo ragione delle bor-
chie nel fatto medesimo della contraffazione del tipo
del vaso.

Esempì isolati forniscono taluni oggetti fittili che
non si possono rimandare a prototipi metallici, e in
cui quindi le borchie hanno perduto il valore, che
hanno originariamente: per esempio, molte fusaiuole
scoperte qua e là (4) una figura di animale del predio
Nazari, una tosta di cavallo trovata nel cimitero co-
munale (n. 4901) e un cilindro a doppia capocchia
della palazzina Capodaglio (n. 2817), quest'ultima del
terzo periodo.

L'età del pieno e rigoglioso svolgimento dell'arte
ornamentale da noi studiata è essenzialmente il se-
condo periodo della civiltà atestina, o quello eh' io
chiamai prima fase della civiltà veneta.

Nella fase successiva, che il Prosdocimi chiama il
terzo periodo, quest' arte subisce una repentina trasfor-
mazione; si fa più rara, perde la sua impronta ca-
ratteristica, ed anzi, dobbiamo aggiungere, si corrompe
e si deteriora a mano a mano sia tecnicamente, sia
stilisticamente.

(') Sopra, col. 157, lett. f.
(J) Sopra, col. cit., lett. e.

(3) Pisside di Bologna: Zannoni, Oli scavi della Certosa,
tav. CXLVIII, fig. 23. Montelius, La civilisatìon, p. I, s. B,
tav. LXXXI, fig. Oa, 6//. Pisside di Corneto-Tarquinia: Ghirar-
dini, Notizie, 1882, tav. XII, fig. 7. Esemplare di Falerii: Bar-
nabei, Antichità del territorio falisco, nei Mon. aut., IV,
p. 219, fig. 99/". Pisside di Narce, Mori, cit., tav. Vili, fig. 4.
Esemplare di Novilara : Brizio, La necropoli di Novilara, nei
Mon. ant., V, tav. XIII, fig. 19.

(4) Sopra, col. 136, 145, 147, 148, 150, 153, 151 g, 163.

Monumenti Antichi. — Vol. VII.

Le ragioni di tale fatto non sono difficili a de-
terminarsi.

I. L'uso delle borchie di bronzo aveva per essen-
ziale fine pratico una specie di sostituzione economica
de' vasi di argilla a quelli di bronzo. Gli ultimi sono
estremamente rari durante il secondo periodo. Si ri-
ducono anzi alle poche situle da noi enumerate, che
fungevano da ossuari, delle quali alcune liscie, altre
ornate di disegni geometrici. Nel terzo periodo le si-
tuie di bronzo si moltiplicano di numero; vengono in
uso altri vasi metallici, come la coppa ad alto piede, la
tazza ad alto manico, ecc. Il materiale si fa, a quanto
sembra, meno raro e costoso; onde, riuscendo più age-
vole procacciarsi i vasi di bronzo, si rinuncia a poco
a poco alle contraffazioni d'argilla.

IL La decorazione geometrica de' bronzi laminati,
massime dello situle, imitata con le borchie infisse
nell' argilla, va declinando a misura che si svolge la
decorazione figurativa, della quale copiosi e cospicui
saggi hanno dato, coni' è noto, le situle e i cinturoni,
atestini del terzo periodo.

III. La ceramica passa ad un nuovo stadio di
sviluppo, non solo creando forme diverse da quelle,
cui era divenuta propria la decorazione delle borchie,
e diverse dai prototipi metallici, che si vollero con esse
imitare, ma sostituendo altresì una nuova specie d'or-
namentazione : il color rosso e nero, che ne' vasi di
maggiori proporzioni si dispone a zone alternate di-
vise da cordoni.

IV. Finalmente alle borchie di bronzo si sosti-
tuiscono e si proferiscono ora abbastanza di frequente
laminette di stagno.

Per queste quattro ragioni principalissime noi ve-
diamo durante il terzo periodo divenir più rari che
mai i vasi imbullettati.

L'ossuario a situla n. 520 di villa Benvenuti, con
le molteplici e magnifiche borchie, spetta alla tomba
n. 26, ove si ebbe un altro ossuario della nuova forma
a ventre ricurvo, cordoni e zone rosse e nere. È una
tomba d' età di transizione fra il secondo e il terzo pe-
riodo. Il detto ossuario a situla può riguardarsi come
uno degli ultimi vasi imbullettati di questo tipo: su-
bito dopo scompare. Nella tomba n. 28, ove si hanno
del pari simultaneamente due ossuari, il n. 575 a
situla e il n. 574 a zone dipinte, sono i frammenti
di due tazze ad alto manico con le borchie. Anche

12
 
Annotationen