Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 7.1897

DOI Artikel:
Orsi, Paolo: D' una città greca a Terravecchia presso Granmichele in provincia di Catania
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.8557#0117

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
217

A TERRA VECCHI A PRESSO (ÌRANMICIIELE IN PROVINCIA DI CATANIA

218

di una data plaga. E buone sono codeste crete, ben
cotte e resistenti. Per cavare le figure si adoperò nella
pluralità dei casi lo stampo, aggiungendo poi 1' opera
di rifinitura a stecco ed a spatola.

Dal punto di vista dell' arte, io vedo rappresentati
quattro momenti successivi, che vanno dalla metà circa
del VI sec. alla fine del IV; 1' arcaismo primitivo appa-
risce in pochi pezzi, i quali cronologicamente non sono
forse così antichi quanto lo sembrano alla sola stregua
delle note stilistiche ; 1' arcaismo progredito o raffinato
vedesi nella massa prevalente delle terrecotte ; il pe-
riodo di transizione alla grande arte, in pochi ma co-
spicui pezzi ; in fine l'arte piena in qualche pezzo
isolato e sporadico.

Arcaismo priìnitivo. Esso comprende un pezzo
principe ed altri secondari. Intendo alludere alla statua
muliebre seduta, riprodotta alla tav. Ili, e che misura
in altezza dal piede del trono al sommo del capo
cm. 74. Malgrado lo rotture, le asportazioni di parti,
e le molteplici lesioni sofferte per opera degli scopri-
tori, essa rappresenta sempre un monumento impor-
tante della plastica siceliota. L'impasto cretoso è una
miscela di creta e tritume vulcanico, necessario questo
a dare consistenza alle pareti, che in qualche parte
hanno sino a 4 cm. di spessore ; su tutta la superficie
è stato passato uno stratarello di creta purissima, anche
per preparare la epidermide a ricevere il colore; la cot-
tura disuniforme, cioè imperfetta nell' interno dello
spesse pareti, eccessiva alla superficie, ha prodotto in
molte parti delle screpolature. Tutta la figura è la-
vorata a mano libera, e la superficie polita con un li-
sciatojo.

Rappresenta una donna seduta sopra una specie di
trono a bracciuoli, ma non può dirsi se munito di dor-
sale, mancando la parete posteriore ; in ogni caso esso
era bassissimo, al livello cioè dei bracciuoli, essendo
la schiena della figura dipinta sino ai reni ; la base
del sedile dipinta in nero si protende in avanti per
modo da offrire sostegno ai piedi; e dipinti parzial-
mente sono pure i fianchi, in basso con due filettature
nere e rosse, in alto con denti di lupo rossi, filettati
in nero, ed imitanti delle frange, come vedesi nell' u-
nito disegno di dettaglio (fig. 7); l'interno dei brac-
ciuoli mostra pure tracce di una fascia nera e rossa.
La figura tozza e breve, veste un chitone calante sino
ai piedi, che lascia nude le braccia a metà; la mano

destra aperta verticalmente poggia sul terzo anteriore
della coscia d., mentre la sin. serrata, con un cavo ci-
lindrico nell' interno, per reggere un oggetto (*), insiste
sulla coscia sinistra. La testa, bruttissima, è per giunta
in deplorevoli condizioni ; la faccia scrostata ed alcune
parti rilevanti dell' occipite e del coppo che vennero
asportate la rendono più deforme ; le orecchie piccolis-

Fig. 7.

sime, a luna falcata, sono impostato all' altezza delle so-
pracciglia ; gli occhi bulbosi prominenti, i zigomi ben
pronunciati e voluminoso il mento; la bocca segnata
da un semplice solco orizzontale. La chioma formava
sull' occipite una larga falda, che non scendeva più
sotto della base del collo, mentre girando dietro
le orecchie calano fino a mezzo petto tre lunghis-
sime trecce. Malgrado le lesioni sofferte la faccia
a forma trapezia appare arcigna ed incutente ripul-
sione ed antipatia più che rispetto; era insomma uno
di quei vecchi idoli dalle fattezze ripugnanti e grot-
tesche, atti a destare, quando l'arte era ben progredita,
l'ilarità anziché la riverenza ('2).

Oltre che sul trono si hanno tracce di policromia
sulla figura, la cui chioma era dipinta in nero, e sul
chitone stretto alla vita da una cintura indicata con
due tratti neri che conterminano una fascia rossa ; se
sopra tutto il corpo fosse stato disteso il latte di calce
non è dato affermare.

Per rispetto all' arte la nostra statua è quasi senza
stile {stillos); è un infantile tentativo di rendere a
mano libera la figura muliebre panneggiata e seduta.
Come esso sia infelicemente riuscito lo vede ognuno.
Il chitone non è stoffa flessibile che avvolge, ma

(') Porse una o più spighe, come nella Core seduta del
rilievo arcaico di Locri (Roscher, Lexikon, I, pag. 1798), le
quali dobbiamo supporre metalliche.

(2j Platonis, Ilippias Maior, 282, Athenei, XIV, 614.
 
Annotationen