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Orsi, Paolo: D' una città greca a Terravecchia presso Granmichele in provincia di Catania
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.8557#0140
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d' una città greca
264
nimico (in gen. dor.) di uno che dedicò un anathema,
sopra cni la lastrina era applicata ; quale esso fosse
non si può conoscere.
Segue una collezione di patere ombilicate, legger-
mente concave (giidlai fieaó[i<paXai), di sottil lamina
di bronzo, una sola di argento; sono in tutte sedici
con diam. di cm. 4 a 6, quasi tutte munite al mar-
gine di un cartoccetto cilindrico per sospenderle, e
con una decorazione a punzone di circoli concentrici
di puntolini e di rilievi lenticolari; ne offro due
saggi alle fig. 46 e 47; non dissimili tre dischetti
Fig. 46.
piatti con diam. di cm. 3 (fig. 48). Le fiale occorrono
sovente tra gli anathemata dei templi, e se ne fa
anche menzione nei loro inventari (').
Fig. 48.
Vanno aggiunti alcuni anelletti in bronzo ed altre
insignificanti minuterie.
D) Vetro.
Di tale materia si raccolsero poche perle mono-
crome (azzurre) o policrome (ad occhietti) che tro-
(') Per esempio a Delos (Homolle, Bull. Corr. Ilell., 1891,
pag. 149. Boeckh, Staatshaushaltung der Athener, I, pag 286).
vano i loro esatti corrispondenti a Megara (op. cit..
pag. 254).
IV. La Necropoli.
Ho cercato di riconoscere 1' esatta ubicazione della
necropoli pertinente alla città che si stendeva sulle
colline di Terravecchia, perchè la scoperta di essa e
la eventuale sua esplorazione ci avrebbe fornito i mi-
gliori elementi per pronunziare un giudizio cronologico
Fig. 47.
e forse anche etnico sulla origine della città. Neil' in-
troduzione topografica ho già accennato alle varie loca-
lità, segnate anche nella piccola pianta, ove si trovarono
sepolcri greci. Ma sono monumenti isolati, per lo più
di grandiosa costruzione, e nulla accenna, anche per
le informazioni assunte, all' esistenza di fitti gruppi
di tombe, quanto dire di una vera necropoli, in quei
punti. Essa quindi o è distrutta, o è da trovarsi, forse
celata sotto le potenti masse di terra franate dall' alto.
Considerando 1' ubicazione della città, io ho tutte le
ragioni di credere, che non uno, ma parecchi fossero
i sepolcreti della necropoli. In attesa che 1' avvenire ci
metta in grado di conoscerli, dobbiamo limitarci per il
momento allo studio delle poche tombe siculo e greche
rinvenute sul fianco meridionale del Pojo dell' Aquja.
A) Sepolcri siculi con vasi ad ornati geometrici.
A metà circa del versante sud-est di quel poggio at-
trasse la mia attenzione una quantità di cocci ornati a
d' una città greca
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nimico (in gen. dor.) di uno che dedicò un anathema,
sopra cni la lastrina era applicata ; quale esso fosse
non si può conoscere.
Segue una collezione di patere ombilicate, legger-
mente concave (giidlai fieaó[i<paXai), di sottil lamina
di bronzo, una sola di argento; sono in tutte sedici
con diam. di cm. 4 a 6, quasi tutte munite al mar-
gine di un cartoccetto cilindrico per sospenderle, e
con una decorazione a punzone di circoli concentrici
di puntolini e di rilievi lenticolari; ne offro due
saggi alle fig. 46 e 47; non dissimili tre dischetti
Fig. 46.
piatti con diam. di cm. 3 (fig. 48). Le fiale occorrono
sovente tra gli anathemata dei templi, e se ne fa
anche menzione nei loro inventari (').
Fig. 48.
Vanno aggiunti alcuni anelletti in bronzo ed altre
insignificanti minuterie.
D) Vetro.
Di tale materia si raccolsero poche perle mono-
crome (azzurre) o policrome (ad occhietti) che tro-
(') Per esempio a Delos (Homolle, Bull. Corr. Ilell., 1891,
pag. 149. Boeckh, Staatshaushaltung der Athener, I, pag 286).
vano i loro esatti corrispondenti a Megara (op. cit..
pag. 254).
IV. La Necropoli.
Ho cercato di riconoscere 1' esatta ubicazione della
necropoli pertinente alla città che si stendeva sulle
colline di Terravecchia, perchè la scoperta di essa e
la eventuale sua esplorazione ci avrebbe fornito i mi-
gliori elementi per pronunziare un giudizio cronologico
Fig. 47.
e forse anche etnico sulla origine della città. Neil' in-
troduzione topografica ho già accennato alle varie loca-
lità, segnate anche nella piccola pianta, ove si trovarono
sepolcri greci. Ma sono monumenti isolati, per lo più
di grandiosa costruzione, e nulla accenna, anche per
le informazioni assunte, all' esistenza di fitti gruppi
di tombe, quanto dire di una vera necropoli, in quei
punti. Essa quindi o è distrutta, o è da trovarsi, forse
celata sotto le potenti masse di terra franate dall' alto.
Considerando 1' ubicazione della città, io ho tutte le
ragioni di credere, che non uno, ma parecchi fossero
i sepolcreti della necropoli. In attesa che 1' avvenire ci
metta in grado di conoscerli, dobbiamo limitarci per il
momento allo studio delle poche tombe siculo e greche
rinvenute sul fianco meridionale del Pojo dell' Aquja.
A) Sepolcri siculi con vasi ad ornati geometrici.
A metà circa del versante sud-est di quel poggio at-
trasse la mia attenzione una quantità di cocci ornati a