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419

LA VILLA POMPEIANA DELLA PISANELLA

420

d) Vari frammenti di vasi uguali ai precedenti.

e) Patera di argento con traccia di doratura,
ornata nel mezzo con un busto virile eseguito a
sbalzo ed a tutto rilievo. Questo evidentemente era
un ritratto (').

f) Bustino muliebre di argento, danneggiato dal-
l' ossido, con ricca capigliatura, ondulata attorno alla
fronte ed alle tempie, avvolta in trecce e legata alla
nuca (fig. 12 e 13). È senza dubbio un ritratto che
per la singolarità di questa acconciatura parve do-
versi avvicinare ai ritratti di Agrippina maggiore (2).
La forma del busto, il suo taglio orlato e adatto per
la saldatura fanno supporre che esso fosse stato ap-

Fig. 14. 1:2

plicato nel mezzo di una patera di argento, non altri-
menti che il busto virile del vaso precedente (3).

g) Un atramentarium in forma d'un cilindretto
di bronzo vuoto, solcato esternamente con varie fasce
eseguite al tornio (n. 333).

h) Vasetto uguale al precedente, ma chiuso da
coperchietto incernierato e munito di tre fori che evi-
dentemente doveva essere usato per polverino (n. 384).

i) Un bicchiere conico di vetro con pareti sol-
cate nel senso della lunghezza.

(1) Hèron de Villefosse, op. cit., XIII, p. 93; Winter,
Jahrb., 1896, Archàolog. Anzeig., p. 85, fig. 11.

(2) Notizie, 1885, p. 213; Michaelis, Preuss. Jahrb., LXXXV,
ì, p. 27.

(3) Hèron de Villefosse, op. cit., XIII, p. 94, 95.

/) Tavolinetto di vetro turchino in forma di piat-
tello, sostenuto su tre piedi attortigliati.

m) Diverse bottiglie di vetro a ventre rigonfio e
collo sottile (n. 198-200).

n) Due bottigliette fusiformi (n. 220, 221).

o) Quattro bottigliette a bottoncino sferico
(n. 207-210).

p) Oinochoe di vetro chiaro iridescente, priva
dell' ansa e con fasce graffite attorno al collo (n. 192).

q) Utensili per toletta, cioè : volsellae di bronzo
(n. 362); cura-orecchie (n. 365, 366); specchio cir-
colare di bronzo inargentato con ansa in forma di
clava, sopra cui, nell' attaccatura del disco, è rappre-

Fig. 15. 1:2

sentata una pelle di leone ; conchiglia di lamina d'ar-
gento (fig. 14), sbalzata ed usata come le conchiglie
comuni per contenere unguenti ('); specie di presen-
tatolo in lamina d'argento, a piccolo ventaglio semi-
circolare, cavo, sbalzato a grandi foglie radiate e con
peduncolo al centro per essere infisso in un manico
(fig. 15); cochlear di argento, ottenuto colla fusione
e con ansa sagomata a nodi; conchiglie bivalve, che
ancora contengono avanzi di belletti colorati (n. 367).

r) Alcuni istrumenti chirurgici, ovvero specilli,
tasto, e spatole.

s) Due mazzi di chiavi di ferro, circa quaranta,

(') I dotti illustratori delle antichità Ercolanesi definirono
tali conchiglie per forme da pasticceria (Mon. di Ercol. Cata-
logo, p. 198, n. 165-175), e per tale uso fu definito il nostro
esemplare anche nelle Notizie, 1895, p. 213.
 
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