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PRKSSO BOSCOREALE

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poco sotto la sutura da due cilindri (fig. 44), e non
ad altro serviva che a riempire di acqua fredda la
caldaia stessa. Il tubo secondo (B B), il quale rima-
neva nel mezzo, avvicinandosi alla caldaia dividevasi
in due rami; uno, munito di chiave (e) nel punto della
biforcazione, penetrava nella caldaia stessa, entrandovi
poco sopra la sutura (fig. 44) ; l'altro, cioè il ramo
diretto, munito di propria chiave (b) girava intorno
alla caldaia, appoggiandosi sopra il rivestimento di
muratura, e, traversata tutta la stanzetta, penetrava
nel muro per portar 1' acqua nel bacino delle abluzioni.

questo secondo tubo (B), e si apriva invece la seconda e.
Lo stesso si poteva fare per F acqua nella vasca da
bagno ; ossia volendola fredda si apriva il primo ru-
binetto d nel terzo tubo (C) tenendo chiuso il se-
condo rubinetto (e) ; inversamente, si aveva 1' acqua
calda tenendo chiusa la prima chiave (d), e girando
la seconda (e).

Presso il fondo del rniliarium, sotto questo si-
stema di tubi, era la cannula di scarico, che, come
abbiamo accennato, si apriva mediante chiave di
bronzo. Sotto ad essa si trovò appoggiata un'anfora a

Fig. 45 a ì : io

Il terzo tubo (CC) avvicinandosi alla caldaia, divide-
vasi esso pure in due rami, uno dei quali, cioè il più
basso, entrava nella caldaia, penetrandovi attraverso la
muratura; l'altro girava dietro la muratura della cal-
daia e metteva nella vasca. A metà del tratto prin-
cipale di questo terzo tubo era una chiave (d), e dopo
il punto di biforcazione nel braccio che metteva nella
caldaia trovavasi una seconda chiave (e).

Da ciò apparisce chiaramente il modo con cui tutto
il congegno poteva funzionare. Volendo riempire la
caldaia di acqua fredda, bastava girare la chiave a
del tubo primo (A). Volendo mandare l'acqua fredda
nel bacino delle abluzioni, bastava aprire la prima
chiave b tenendo chiusa la seconda e nel secondo
tubo (B). Volendo invece avere in questo bacino
1" acqua calda, si chiudeva la prima chiave b di

larga bocca. La fig. 46, che qui si aggiunge, rappre-
senta la disposizione della grande vasca e del rnilia-
rium colle condutture nello stato in cui furono trovate.

Tutto questo congegno fu studiato dai chiarissimi
prof. A. Sogliano, e prof. A. Mau. Il primo lo pub-
blicò nelle Notizie degli scavi dandone anche una
rappresentanza (anno 1895, p. 209); il secondo lo
pubblicò nel Dulletlino dell'Instituto (Iioem. Mittheil.
1894, p. 349), aggiungendo pure alcune figure. Ma
tanto l'uno quanto l'altro, forse perchè non ebbero tutto
il comodo di esaminare tale congegno, non spiegarono
con molta chiarezza il funzionamento delle chiavi e
delle cannule.

Aderente all'angolo di sinistra si elevava sopra tre
gradini un podio, il quale serviva anche di sostegno
al canale di piombo, che portava l'acqua al labrum.
 
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