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15

iscrizioni TESSAMCHE

Ili

esistente nella collezione del ginnasio, senza neppure
poter pensare a farne una divisione tra le varie città.
Senza ripeterlo volta per volta, noterò che tutte le
iscrizioni che seguono, meno una (n. 17), sono state
lette in questa grande raccolta.

a) Decreti.

13. Stela rotta inferiormente. Alt. m. 0,26 ; largh.
m. 0,295; alt. delle lettere 0,01-0,015. L'unito fac-
simile è ricavato dal calco.

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vaxxs\J\ov~\ Kvqavaiov £Òovx[_£,\\ dyo~]qdg vofiifiag io\\~vGag,
dy^oQarotxtvxo\_g o vv xxl. (').

È questo il primo documento epigrafico della pic-
cola città di Mopsion situata tra Larissa e Tempe al-
l' estremità settentrionale del lago Nessonide (Liv.
XLI, 61. Leake, Travels in Northern, Greece, III,
377), di cui sin qui non si avevano che alcune mo-
nete (Eckhel, Dottrina numorum veterum, II, p. 144.
Head, Hist. numorum, 257).

Degno di nota è l'uso della parola dyood per in-
dicare l'assemblea popolare. Di quest'uso che è normale
in Omero, non si hanno che rari esempì nelle iscrizioni
(confr. Swoboda, Griech. Volksbeschlùsse, p. 307) (2).
L'epiteto èWo/io; o vófiif.iog sembra indicare l'as-
semblea ordinaria (3).

Il senso in cui qui è adoperata la parola dyoqd
ci spiega la menzione dell'agoranomo (o degli ago-

(') Il supplemento èovaag è dovuto al mio amico dott. Pio
Franchi dei Cavalieri.

(2) Falanna: Mitth. VI, 304; Sonne, De arbitris, p. 9G seg. ;
Demetriade: Collitz, 1332; Taumaei: Mitth. Vili, 128; Delfi,
passim.

(3) Una spiegazione diversa presso Swoboda, op. cit, p. 308
seg. N6fjt.fj.og ixx'f.f]aia : Collitz, 1412 (Etolia). Ancient Greek
Inscriptions in the Br. Museurn, III, 481, col. VI, v. 339 seg.
(Efeso).

ronomi). Il materiale epigrafico relativo agli ago-
ranomi è raccolto dallo Haederli, Jahrbb. f. Phil.
Supplbd. XV (1887), p. 46 segg. ('). Per la parte
che riguarda la Tessaglia (salvo due iscrizioni inedite
di Larissa, che non sono comprese in questa pubbli-
cazione) io non ho nessuna epigrafe da aggiungere alle
tre che egli registra, due della Ftiotide (Le Bas, II,
1160. Collitz, II, 1415), una sola della Tessaglia
propria. Quest' ultima è la nota iscrizione di Larissa
contenente due lettere di Filippo V (Mitth. VII, 61 -
Collitz, I, 445). Ma nessuno ha osservato che qui la
parola dyoqavofieìv ha un significato affatto speciale.
Infatti la prima e la seconda parte dell' epigrafe sono
datate coi nomi dei xayoi e del ginnasiarco; quando
poi comincia la relazione dei decreti votati nelT eccle-
sia allora si fa parola degli dyooavofiovvxsg : Ilavafi-
fioi rà sxtcc stc Ixdòb, dvyxiìsirog ysvofit'vag dyo-
qavofiévTovv xovv xayovv rtdvxovv — Qe/mo'xioi xà
vGTSQoiisivvla dyoqarolub'vxog 'AXeì-ircrcoi tcìq Isqovv.
Nel primo caso vuol dir forse che i xayoi cumulavano
le funzioni di dyoqavófxoi? Vuol dire invece, mi pare,

(') Cfr. Schultess, Wochenchrift f. klass. Philologie, 1888,
p. 33 segg., 67 segg., 120 segg., 151 segg.
 
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