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115

LA NECROPOLI PRIMITIVA

116

7. Cinque anelli massicci di vario spessore e di
vario diametro (2 di m. 0,027, 2 di 0,033, 1 di 0,044).

8. Due cerchi fatti di fettuccia di bronzo,
attorte a spira : uno intero di 8 giri, 1' altro in 3 fram-
menti; diam. m. 0,023.

9. Una sfera (diam. circa m. 0,075) un po' schiac-
ciata, formata come di due scodelle di lamina di bronzo
battuta, congiunte l'ima con l'altra: la cui superficie
è ornata di serie di bitorzoletti e bulle più grandi.
In cima ha un appiccagnolo; sicché serviva eviden-
temente da pendaglio.

Tenuto conto delle dimensioni grandi di questa
sfera, noi possiamo argomentare che appartenesse, come
forse i pendagli indicati al n. 5 e gli anelli del n. 7, a
bardature equine, anziché ad ornamenti della persona.

Il secondo gruppo d'oggetti, tutti in bronzo, fu
recato al museo nel 1892 da un contadino, senza
che nulla si sappia del luogo, ove fu rinvenuto.

1. Bellissimo braccialetto composto di un tubo
fatto di lamina accartocciata con gli orli accostati nella
parte interna. Diam. interno m. 0,75, esterno 0,11

2. Fibula a navicella, spezzata in fondo all' arco
e in cima all' ardiglione, con lunga staffa a canaletto
terminante in una piccola sfera (2): lunga m. 0,15 (il
solo arco 0,10). Il corpo della fibula è attraversato da
solchi profondi e da altre linee finamente incise.

3. Frammenti tre d'altra fibula dello stesso
tipo. Rimane la staffa e qualche pezzo dell' arco.

4. Due fibule, in cui 1* arco sottile di bronzo porta
un grosso pezzo di smalto in forma di mignatta, scan-
nellato, ora tutto corroso alla superficie (3). Ambedue
mancano dell' ardiglione ; una ha lunga staffa ; 1' altra
ne è ora priva. Lunghezza m. 0,10 colla staffa; 0,055
il solo arco.

5. Frammento d' arco grosso di fibula di ferro,
tutto ossidato, lungo m. 0,043.

6. Due cerchi a tre giri spirali : diam. m. 0,03,
con le estremità terminanti a scannellature e a globetti.

(1) Cfr. Helbig, Mon. dell" InsL, XI, tav. LIX, fig. 10. È
un braccialetto di Corneto-Tarquinia, costruito pure a tubo,
ma con le estremità ripiegate l'una sopra dell'altra.

(2) Cfr. Montelius, op. cit., p. I, s. A, t. IX, fig. 108,109.
Nell'antica raccolta del museo volterrano si hanno esemplari
moltissimi di fìbule simili a questa, alcune grandissime, se-
gnate coi num. 65-86.

(3) Cfr. Montelius, op. cit., p. I, s. A, t. VII, fig. 66; Da-
remberg e Saglio, Dictionnaire cit., p. 2006, fig. 2990.

7. Ago crinale, portante all' estremità un tubetto
d'osso adorno di piccoli circoli e di circoli più grandi
doppi con punta centrale (occhi di dado). È spuntato ;
lungo m. 0,12.

8. Cinque anelletti, tre de' quali appesi insieme.
Un ultimo gruppo d'oggetti di questo stesso genere

fu scoperto pure 1' anno 1892 in occasione di lavori
agrari nella valle del fiume Sterza, affiliente della
Cecina, nel comune di Montecatini.

Due frammenti fittili assai rozzi, grossi e larga-
mente ricurvi, sembrano avere appartenuto ad un
coppo o ziro; onde si penserebbe che anche questo
gruppo formasse la suppellettile di una tomba.

Gli oggetti di bronzo costituenti il gruppo sono i
seguenti :

1. Parecchi pendagli (una cinquantina d'interi
e una dozzina di frammenti) lavorati a traforo in
forma di quattro volute con appiccagnolo in cima, rile-
vati nel prospetto e piatti nel rovescio (maggior lun-
ghezza m. 0,045, maggior larghezza 0,03), in tutto
simili a querli scoperti a Vetulonia (') e creduti dal
Falchi spettanti a « una sonagliera da stare appesa
al collo dei cavalli ».

Nell'antica raccolta del museo di Volterra se ne
hanno di eguali a questi, appesi a due a due in un
anello comune (2), in guisa che, la parte piatta d'uno
aderendo a quella dell' altro, due pendagli vengono a
comporne quasi uno solo di tutto rilievo : fatto codesto
osservato già dal Falchi per gli esemplari di Vetu-
lonia. Nel museo si hanno pure altri ciondoli della
stessa struttura, ancorché un po' diversi per la sa-
goma (3).

2. Molti frammenti (6 maggiori e altri più pic-
coli) di massicci saltaleoni spirali, ricomposti in guisa
da formare cinque tubi presso che interi. La lunghezza
del più conservato è di m. 0,24. Anche cotesti salta-
leoni possono confrontarsi a esemplari vetuloniesi (4).

3. Tre rotelle con cannelletto centrale, lunghe
m. 0,025 : troppo grosse e massiccie per potersi cre-
dere capocchie d'aghi crinali.

(') Se ne rinvennero in numero di circa 180 nel quinto
Circolo della Sagrona: Palchi, Vetulonia, tav. XVI, fig. 13,
p. 183.

(2) Num. d'invent. 211-217.

(3) Num. d'invent. 195-210.

(4) Cfr. sopra, col. 114, nota 3.
 
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