Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
251

POMPEI

252

volute partono due tralci in senso opposto, descrivendo
una leggiera curva : a dritta sta una figurina muliebre
alata, che con ambe le mani si sforza a sorreggere
un grosso kalathos colmo forse di uve ; innanzi a lei
un alto canestro. A sin. vedesi un' altra figurina mu-
liebre alata, in atto di vuotare il kalathos in un alto
canestro. Nella riquadratura inferiore è rappresentata
una caccia, cioè un cinghiale ed una cerva assaliti
da cani.

Il fregio a fondo nero, come lo zoccolo giallo, è
interrotto nel mezzo, per far posto alla cassa forte che
vi era addossata; sicché possiamo considerare la parte
inferiore della parete come divisa in due pilastri di-
suguali, l'uno orientale più grande, 1' altro occidentale
più stretto. Nella riquadratura a fondo nero del fregio
nel pilastro est è rappresentato un sacrifizio alla For-
tuna. A sinistra vedesi il simulacro dorato della dea,
seduta, con lungo scettro nella sinistra, e il globo ed
il timone ai piedi. Innanzi ad essa sta un' ara ardente,
su cui fa la libazione un Amorino coronato, mentre
un secondo, anche coronato, suona la doppia tibia.
Da dritta un terzo Amorino coronato spinge un agnello
verso l'ara, e un quarto ve ne ha dietro di quest'ulti-
mo, col prefericolo nella dritta. A sinistra, dietro l'idolo
della dea, vedesi il cornucopia poggiato sopra una base.
La riquadratura a fondo nero del pilastro ovest offre
un Amorino che guida due delfini, sull' uno dei quali
egli cavalca. La riquadratura paonazza dello zoccolo,
nel pilastro est, contiene la mezza figura di un fan-
ciullo coronato, che stando fra due grossi vasi, regge
con ambe le mani un grosso piatto contenente dei
commestibili: nella riquadratura dello zoccolo nel pi-
lastro ovest si vede la mezza figura di un fanciullo
coronato, con un festone tra le mani. Lo stipite est
dell' ingresso a q presenta, dalla parte dell'atrio, uno
stretto pilastro, che rimane senza pendant e nel quale
il motivo decorativo fondamentale è, per ragioni di
spazio, appena accennato : vi si vede uno dei pilastrini
laterali e un po' della balaustrata.

La riquadratura nera del fregio ha la rappresen-
tanza di un Erote con delfino, sconservato ; e la riqua-
dratura paonazza dello zoccolo contiene la solita mezza
figura di un fanciullo, con un piatto (?) nella sinistra.

Neil' atrio erano collocate due casse forti, 1' una
addossata al pilastro fra g ed m e l'altra al muro
fra p e q. Dell' una (fig. 7) si vedono avanzi della

parte anteriore e inferiore, coi piedi ; dell' altra i soli
piedi. Poggiavano ambedue sopra sodi di muratura,
ai quali erano stabilmente assicurate con un robusto
pernio di ferro. Avevano cinque piedi, tre sul lato
anteriore e due nelle estremità del lato posteriore.
Questi piedi, a base rettangolare, sporgono, in forma
di piedistalli, da altrettanti incastri praticati nel sodo
di muratura, o sostengono la cassa propriamente detta,
di cui l'ossatura di legno ha lasciate non dubbie tracce
sul superstite rivestimento esterno di ferro. Il quale
rivestimento era fermato sul legno per mezzo di un
gran numero di borchie di bronzo, distribuito in modo
da formare una decorazione a disegno geometrico. Solo
nel lato anteriore si conservano tracce di una orna-
mentazione più ricca, consistente in una fascia di ra-
beschi di bronzo sovrapposti a rilievo alla lamina di
ferro. E a notare che in questo stesso lato anteriore,
al di sopra della detta fascia ornamentale, è un incastro
rettangolare, che doveva accogliere qualche cosa, di
cui non si conserva traccia.

Nel lato anteriore dei piedi della cassa addossata
al muro fra p e q vedonsi riquadrature con ippocampi
e delfini a bassorilievo di bronzo.

Presso la cassa forte, addossata al pilastro fra
g ed m, si raccolsero 1' 11 decembre 1894 due sug-
gelli di bronzo, 1' uno con la leggenda : A. Velli Re-
stituii, l'altro con la epigrafe: A. Velli Convivaes;
di più un anello con le sigle di quest' ultimo nome
A(uli) V(etti) Co(nvivae) (').

Le fauces sono fiancheggiate dai due cubicoli d
ed e, decorati assai modestamente. Il cubicolo d ha
decorazione a fondo bianco, con zoccolo rosso : in mezzo
alle riquadrature delle pareti sono dipinti uccelli che
beccano frutta. L'altro cubicolo e ha il pavimento
come quello dell' atrio ; se non che nel mezzo di esso
vi è un disegno geometrico raffigurante una stella,
fatto con pietruzze di marmo. Le pareti sono decorate
di riquadrature bianche e gialle; bianche sono le ri-
quadrature centrali. Ciascuna di queste contiene nel
mezzo un quadretto; però il quadretto sulla parete
est è affatto distrutto, ed è a notare che sulla cor-
nice gialla di esso vedonsi tuttora infissi dei chiodi
all' intorno.

(') Cfr. Notizie 1895, p. 32.
 
Annotationen