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POMPEI
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prastanti quadretti rettangolari e quindi a piombo dei
candelabri. Il sommo delle pareti era decorato di un
altissimo fregio a fondo bianco, poggiante sopra una
cornice di stucco colorato, che lo divide dalla sotto-
stante decorazione. Il fregio è riempito di architetture
fantastiche, con bellissime figure ; e la cornice di stucco
Parete ovest: 1) a. m. 0,65. Nettuno che rapisce
una donna (fig. 39). Il dio barbato, con clamide az-
zurrognola, che gli si gonfia dietro ad arco, e con lungo
tridente nella sinistra, abbraccia con la dritta la donna
al cui volto accosta il suo, quasi per baciarla, ed è in
atto di lanciarsi alla corsa. La donna, dipinta quasi
Fig. 46.
colorato contiene in rilievo bianco, su fondo ora az-
zurro, ora rosso, Amorini, grifi e rabeschi. La decora-
zione è conservata quasi per intero sulla parete nord.
Nel mezzo di ciascuna riquadratura centrale di rosso-
cinabro si osserva il posto per un quadro, che però
non si è rinvenuto: è a notare che intorno al vuoto
o incastro lasciato pel quadro sulla parete nord si ve-
dono infissi tuttora cinque chiodi di ferro.
Nel campo delle riquadrature laterali sono gruppi
di due figure volanti, inquadrati in una leggerissima
cornicetta dipinta. Sulla parete ovest ne avanza un
solo, e due su quella est, mentre sono conservati i due
della parete di fondo o nord.
di spalle, nuda superiormente e con le gambe coperte
da un manto verde, che le si ravvolge con un lembo
intorno al braccio sinistro, si afferra con 1" altro braccio
al collo del dio, volgendo la faccia allo spettatore e
guardando in alto. La testa della donna è danneggiata,
ma pare che fosse coperta da una specie di cuffia.
Parete nord: 2) a. m. 0,60. Apollo e Dafne (fig. 40).
Il dio è coronato e tutto nudo, tranne i sandali e una
clamide violacea, che annodata innanzi al collo gli svo-
lazza dietro il dorso, poggiando con un lembo sul braccio
sinistro. Armato di turcasso, che sporge sulla spalla de-
stra, e di due lance capovolte nella sinistra, passa il
braccio destro dietro il collo di Dafne, poggiandole la
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prastanti quadretti rettangolari e quindi a piombo dei
candelabri. Il sommo delle pareti era decorato di un
altissimo fregio a fondo bianco, poggiante sopra una
cornice di stucco colorato, che lo divide dalla sotto-
stante decorazione. Il fregio è riempito di architetture
fantastiche, con bellissime figure ; e la cornice di stucco
Parete ovest: 1) a. m. 0,65. Nettuno che rapisce
una donna (fig. 39). Il dio barbato, con clamide az-
zurrognola, che gli si gonfia dietro ad arco, e con lungo
tridente nella sinistra, abbraccia con la dritta la donna
al cui volto accosta il suo, quasi per baciarla, ed è in
atto di lanciarsi alla corsa. La donna, dipinta quasi
Fig. 46.
colorato contiene in rilievo bianco, su fondo ora az-
zurro, ora rosso, Amorini, grifi e rabeschi. La decora-
zione è conservata quasi per intero sulla parete nord.
Nel mezzo di ciascuna riquadratura centrale di rosso-
cinabro si osserva il posto per un quadro, che però
non si è rinvenuto: è a notare che intorno al vuoto
o incastro lasciato pel quadro sulla parete nord si ve-
dono infissi tuttora cinque chiodi di ferro.
Nel campo delle riquadrature laterali sono gruppi
di due figure volanti, inquadrati in una leggerissima
cornicetta dipinta. Sulla parete ovest ne avanza un
solo, e due su quella est, mentre sono conservati i due
della parete di fondo o nord.
di spalle, nuda superiormente e con le gambe coperte
da un manto verde, che le si ravvolge con un lembo
intorno al braccio sinistro, si afferra con 1" altro braccio
al collo del dio, volgendo la faccia allo spettatore e
guardando in alto. La testa della donna è danneggiata,
ma pare che fosse coperta da una specie di cuffia.
Parete nord: 2) a. m. 0,60. Apollo e Dafne (fig. 40).
Il dio è coronato e tutto nudo, tranne i sandali e una
clamide violacea, che annodata innanzi al collo gli svo-
lazza dietro il dorso, poggiando con un lembo sul braccio
sinistro. Armato di turcasso, che sporge sulla spalla de-
stra, e di due lance capovolte nella sinistra, passa il
braccio destro dietro il collo di Dafne, poggiandole la