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la rappresentanza un Amoro, con clamide rossa, che
portando sulla spalla sinistra un grosso cratere e te-
nendo nella sinistra abbassata una fiaccola, cammina
a passo di ballo, alzando fortemente la gamba sinistra.
i 364
luce ('), le vince tutte di gran lunga, non tanto per
la novità di taluni soggetti, quanto per la maestria,
con cui le nostre rappresentanze furono eseguite. Na-
turalezza, carattere, felicità di tocco, intonazione di
Fio. 58.
Parete ovest: 11. Amori vinai (alt. m. 0,26, largii,
mass. m. 0,57, fig. 56). Non avanza che la parte cen-
trale della rappresentanza. A dritta si vede un fram-
mento della figura di un Amorino, dipinto quasi di
spalle. Nel mezzo un secondo Amorino versa da un'an-
fora, coricata sopra una base quadrangolare verde, il
vino in una tazza, che con la dritta tiene un terzo Amo-
rino, inginocchiato a terra col ginocchio destro. Più a
sinistra si vedono in piedi due altri Amorini, 1' uno di
fronte all' altro, e vestiti il primo di una nebride e
il secondo di una clamide violacea; i quali, tenendo
ciascuno nella sinistra un bastoncino, tendono la destra,
il primo per dare e il secondo per prendere una tazza
di vino. A sinistra, un gruppo di anfore addossate al
muro e fra loro.
Il lettore avrà di certo rilevato il pregio non co-
mune di questa serie di rappresentanze di Amori, che,
messa a confronto con le serie simili già tornate a
colore, tutto concorre a renderle pregevolissime e a
farle annoverare tra le prime del genere.
Passo ora a descrivere i quadretti rettangolari a
fondo nero, che sono a piombo dei candelabri.
Parete est: 1) a. m. 0,24, 1. m. 0,52 tav. XI,
n. 2). Tre Psichi, delle quali quella nel mezzo, ve-
stita di chitone verde, tiene con ambe le mani un
festone di fiori, che ella ha preso da un kalalhos,
il quale le sta accanto. Le altre due Psichi, che ve-
donsi ai lati, dipinte quasi di profilo, l'una a dritta,
con chitone violaceo, l'altra a sinistra, con chitone
giallo, si curvano a prender fiori da un kalathos, che
sta dinanzi a ciascuna di esse; e quella a sinistra è
inginocchiata.
(i) Helbi^, n. 753, 757, 777, 800, 804-806; Sogliano, n. 353,
364, 366, 400, 401.
la rappresentanza un Amoro, con clamide rossa, che
portando sulla spalla sinistra un grosso cratere e te-
nendo nella sinistra abbassata una fiaccola, cammina
a passo di ballo, alzando fortemente la gamba sinistra.
i 364
luce ('), le vince tutte di gran lunga, non tanto per
la novità di taluni soggetti, quanto per la maestria,
con cui le nostre rappresentanze furono eseguite. Na-
turalezza, carattere, felicità di tocco, intonazione di
Fio. 58.
Parete ovest: 11. Amori vinai (alt. m. 0,26, largii,
mass. m. 0,57, fig. 56). Non avanza che la parte cen-
trale della rappresentanza. A dritta si vede un fram-
mento della figura di un Amorino, dipinto quasi di
spalle. Nel mezzo un secondo Amorino versa da un'an-
fora, coricata sopra una base quadrangolare verde, il
vino in una tazza, che con la dritta tiene un terzo Amo-
rino, inginocchiato a terra col ginocchio destro. Più a
sinistra si vedono in piedi due altri Amorini, 1' uno di
fronte all' altro, e vestiti il primo di una nebride e
il secondo di una clamide violacea; i quali, tenendo
ciascuno nella sinistra un bastoncino, tendono la destra,
il primo per dare e il secondo per prendere una tazza
di vino. A sinistra, un gruppo di anfore addossate al
muro e fra loro.
Il lettore avrà di certo rilevato il pregio non co-
mune di questa serie di rappresentanze di Amori, che,
messa a confronto con le serie simili già tornate a
colore, tutto concorre a renderle pregevolissime e a
farle annoverare tra le prime del genere.
Passo ora a descrivere i quadretti rettangolari a
fondo nero, che sono a piombo dei candelabri.
Parete est: 1) a. m. 0,24, 1. m. 0,52 tav. XI,
n. 2). Tre Psichi, delle quali quella nel mezzo, ve-
stita di chitone verde, tiene con ambe le mani un
festone di fiori, che ella ha preso da un kalalhos,
il quale le sta accanto. Le altre due Psichi, che ve-
donsi ai lati, dipinte quasi di profilo, l'una a dritta,
con chitone violaceo, l'altra a sinistra, con chitone
giallo, si curvano a prender fiori da un kalathos, che
sta dinanzi a ciascuna di esse; e quella a sinistra è
inginocchiata.
(i) Helbi^, n. 753, 757, 777, 800, 804-806; Sogliano, n. 353,
364, 366, 400, 401.