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Patroni, G.: Un villaggio siculo presso Matera: Nell'antica Apulia
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9302#0247
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smussati di una sostanza minerale giallognola, leg-
germente pellucida, che trattata con gli acidi dà effer-
vescenza, ed è quindi un carbonato, probabilmente cal-
cite. Verso 1' estremità più stretta si osserva un foro
478
nere deposti ritualmente presso gli scheletri. Alcuni
erano spaccati e scheggiati, e non mancavano schegge
distaccate, però senza traccia di ulteriore lavorazione.
Tre schegge più grandi, oblunghe, di calcare grigio
Nbll' antica apuma
Fig. 61. 1:1
di sospensione, conico, ottenuto col movimento rotatorio
di una punta dura applicata dalla parte più svasata,
che è quella qui riprodotta. Rinvenuto nella cella.
4. Anche prodotto indigeno è il bel coltello di
selce (calcedonio biondo), trovato nel pozzetto presso
Fig. 63. 1:1
compatto e durissimo, a sezione triangolare, ed ap-
parentemente ottenute con intenzione, sebbene al-
quanto irregolari, poterono servire come coltellini e
venir deposte coi morti. Di lavorazione finita sono
senza dubbio le due selci fig. 62 e 63, l'una rom-
boide, l'altra a punta, che presenta una conformazione
analoga alla punta di calcedonio bianco fig. 10, tro-
vata nello scarico del corridoio (I).
Osso. Gli oggetti di questa materia provengono
tutti dalla cella e devono considerarsi come prodotti
di industria indigena. Essi sono i seguenti.
1-2. Due dischi alquanto irregolari con foro
cilindrico, uno dei quali è qui disegnato (fig. 64).
Fig. 62. 1:1
un cranio, e qui raffigurato (fig. 61). È a sezione
trapezia e leggermente incurvato.
Si trovarono pure tanto nel pozzetto quanto nella
cella molti ciottolini silicei gialletti, rossi e verdi,
che essendo venuti fuori da strati vergini devo rite-
Fig. 64. i : i
(') Delle « selci romboidali » si occupò il Chierici (Bull-
di Paletn. ìt., I, p. 2 sgg., con la tav. I, fig. 10-16), ma con
esse non pare abbia relazione la nostra, che è piuttosto una
rozza punta casualmente riuscita romboide, con sbiecatura da
destra a sinistra, in un senso cioè che per le vere selci rom-
boidali sarebbe affatto eccezionale.
smussati di una sostanza minerale giallognola, leg-
germente pellucida, che trattata con gli acidi dà effer-
vescenza, ed è quindi un carbonato, probabilmente cal-
cite. Verso 1' estremità più stretta si osserva un foro
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nere deposti ritualmente presso gli scheletri. Alcuni
erano spaccati e scheggiati, e non mancavano schegge
distaccate, però senza traccia di ulteriore lavorazione.
Tre schegge più grandi, oblunghe, di calcare grigio
Nbll' antica apuma
Fig. 61. 1:1
di sospensione, conico, ottenuto col movimento rotatorio
di una punta dura applicata dalla parte più svasata,
che è quella qui riprodotta. Rinvenuto nella cella.
4. Anche prodotto indigeno è il bel coltello di
selce (calcedonio biondo), trovato nel pozzetto presso
Fig. 63. 1:1
compatto e durissimo, a sezione triangolare, ed ap-
parentemente ottenute con intenzione, sebbene al-
quanto irregolari, poterono servire come coltellini e
venir deposte coi morti. Di lavorazione finita sono
senza dubbio le due selci fig. 62 e 63, l'una rom-
boide, l'altra a punta, che presenta una conformazione
analoga alla punta di calcedonio bianco fig. 10, tro-
vata nello scarico del corridoio (I).
Osso. Gli oggetti di questa materia provengono
tutti dalla cella e devono considerarsi come prodotti
di industria indigena. Essi sono i seguenti.
1-2. Due dischi alquanto irregolari con foro
cilindrico, uno dei quali è qui disegnato (fig. 64).
Fig. 62. 1:1
un cranio, e qui raffigurato (fig. 61). È a sezione
trapezia e leggermente incurvato.
Si trovarono pure tanto nel pozzetto quanto nella
cella molti ciottolini silicei gialletti, rossi e verdi,
che essendo venuti fuori da strati vergini devo rite-
Fig. 64. i : i
(') Delle « selci romboidali » si occupò il Chierici (Bull-
di Paletn. ìt., I, p. 2 sgg., con la tav. I, fig. 10-16), ma con
esse non pare abbia relazione la nostra, che è piuttosto una
rozza punta casualmente riuscita romboide, con sbiecatura da
destra a sinistra, in un senso cioè che per le vere selci rom-
boidali sarebbe affatto eccezionale.