Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (8.1898)

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UN VILLAGGIO SICULO PRESSO MATERA

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scafopodo del genere Dentalium (fig. 103) ed in poche
schegge di selce. Si rinvenne pure negli strati infe-
riori rimescolati un frammento di vaso tornito, di creta
fina chiara e ben cotta, con piccola fascia rossa oriz-

Fig. 85. 1:4

zontale, il quale è indizio che la violazione della tomba
risale all' epoca ellenistica, od almeno alla romana.

Se adunque la tomba 1 ci ha dato i tipi dei grandi
vasi per acqua e delle piccole capeduncole da attin-

FlG. 86. 1 : 4

gervi, ossia in genere dei vasi da bere, le due celle
della tomba 2 ci hanno dato, oltre a tipi di olle ed
orci adatti a contener liquidi, anche avanzi di capaci
scodelle non conservatesi nella tomba 1, ed il cui tipo
nella vita pratica, e probabilmente anche nel rito fu-
nebre, pare piuttosto destinato a contenere sostanze
solide, ossia gli alimenti. E rischiarandosi a vicenda
tutti questi trovamenti, abbiamo un' idea quasi com-
pleta di questa industria ceramica e dei bisogni della
vita ai quali essa doveva servire.

E se è vero, come è stato più volte verificato in
tombe della Sicilia analoghe a queste, che 1' apposi-
zione di cibi e di bevande presso lo scheletro era parte

essenziale del rito funebre, ciò non può essere indif-
ferente alla posizione che soleva darsi allo scheletro
stesso. Varie e poco determinate opinioni sono state
messe innanzi intorno a codesto rito dell' accoccola-
mento. A me pare evidente, dopo le cose esposte, che si
volesse dare allo scheletro la posizione che V individuo
soleva assumere in vita durante il pasto. Nel modo con
cui le ossa scarnite dei defunti, nella buia cella funebre,

Fig. 87. 1 : 4

sedevano intorno intorno sulle banchine lievemente
rialzate, con accanto le tazzine da attingere, mentre
i grandi vasi da acqua e le capaci scodelle piene di
vivande erano collocate in posti designati, quasi a ser-

Fig. 88. 2 : 3

vire in comune per un macabro banchetto; allo stesso
modo, attorno a simili vasi ed a simili scodelle, ac-
coccolati sopra strami di pelli e tessuti primitivi, si
saranno messi in giro i vivi, o dentro le capanne, o,
nella buona stagione, presso la porta di esse, in piena
luce. E così anche dal nulla del sepolcro si rivela,
dopo tanto volger di secoli, uno squarcio di vita
umana.

Tomba 3. Nessuna di tali osservazioni è più
possibile fare per la tomba 3, che non fu scavata
con regola. Gli oggetti che si conservano presso il
dott. Ridola come provenienti da essa sono i seguenti.