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PANTAMCA

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doveva essere, di fitte selve e di pascoli aprichi, at-
traeva ed alimentava una numerosa popolazione dedita
al pascolo, alla caccia, all' agricoltura ; l'altipiano che
da essa prende il nome fu, non v' è dubbio, coperto

Un grande e misterioso avvenimento, forse un di-
sastro guerresco, arresta di un tratto, anzi fa scom-
parire improvvisamante ogni traccia della vita sicula
a Pantalica intorno al secolo Vili; tanto è lecito

da centinaia di umili capanne di paglia e frasche,
distribuite in gruppi pittoreschi, quartieri di quella
preistorica città ; di esse nessuna reliquia, perchè fab-
bricate con materiale troppo facile alla distruzione,
e su di un terreno coperto da poca terra, inclinato,
e dilavato dall' azione delle intemperie, che in breve
trainò e cancellò ogni traccia. Ma un centro così vasto
e popolato ebbe un principe, un capo ; ad esso serviva
di dimora speciale 1' edificio in grossa muratura, i cui
avanzi, segnati in pianta nel sito denominato Palazzo
della Signora, più oltre diffusamente studi eremo.

Mentre delle dimore dei vivi è, quasi per amara
ironia, scomparso ogni segno, parlano efficacemente le
centinaia di celle sepolcrali, che cingono di una fu-
nebre corona il monte, e che a seconda della loro
ubicazione vanno distribuite in vari gruppi distinti,
rispondenti ai grandi quartieri della primitiva città.
Dalla loro orientazione io li ho denominati: necropoli
Nord-ovest, grande necropoli Nord, necropoli Cavetta,
necropoli Sud, necropoli di Filiporto, ed appartengono
a due distinti periodi della civiltà sicula, il secondo ed
il terzo.

affermare, perchè le reliquie e le opere postsicule,
che incontransi in Pantalica, ci portano, dopo una
lacuna di parecchi secoli, ai tempi ellenistici e poi al
primo medioevo. Sono gruppi di abitazioni scavate
nella roccia, spaziose camere, ed ambienti comuni-
canti l'un coli' altro, e formanti tre villaggi con al-
trettante chiesette od oratori trogloditici ; uno a Nord-
est, l'altro ad Ovest, il terzo a Sud, senza contare
alcuni gruppetti minori al centro. Se le fortificazioni
di Filiporto sieno di epoca classica, come ho altra
volta creduto, vedremo e discuteremo nel seguito di
questo lavoro.

II. Le necropoli sicule.

a) Necropoli del II periodo.

Necropoli Nord-ovest. — Da Filporto a Ca-
vetta si stende un grand' arco di roccie frastagliate, con
insenature profonde ed acuti speroni, alternati con am-
pie cortine che formano come i bastioni inespugnabili
di una immensa fortezza naturale. La necropoli di
Nord-ovest è aperta nei fianchi precipiti di un vallone
 
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