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cassibile

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plastica ed a punta, in questa la decorazione a colore.
Ma come non mancano, anche in fatto di vasi, con-
tatti vicendevoli fra i due gruppi, così si spiega anche
a Cassibile la presenza nel sep. 11 di un fiaschetto
cuoriforme a solchi verticali (eguale all'esemplare di
Pantalica tav. X, fig. 2) e di un'altro frammentino
di vaso rustico con decorazione a punta (testo, fig. 40).
Tirando le somme, si può affermare che la ceramica
quanto alla forma si collega sopratutto a quella co-
stiera, quanto alla decorazione a quella montana.

Coordinando l'esame del materiale vascolare e
metallico di Cassibile, allo studio dei sepolcri e del
rito, mi pare che così si debba stabilire il posto che
spetta alla nostra necropoli. I Siculi di Cassibile co-
stituivano una vasta e potente tribù, sbuccata dalle
montagne per l'arteria del fiume omonimo ; essi si
stabilirono all' ingresso del « défilé » di Cava Grande,
coronando alture formidabili per guardare l'altipiano
acrense, e tener d'occhio la costa, da cui veniva la
civiltà, ma anche la dominazione straniera. Per sep-
pellire i lor morti essi non avevano, nè le sontuose
D-óloi di Thapsos, Molinello, C. Pantano, Plemmirio,
nè le vaste camere di Pantalica; ma modeste celle,
quadre ed elittiche. Non inumavano a masse o per
generazioni successive, ma per individui od a piccole
famiglie; eran perciò numerosissimi i loro sepolcri
in confronto di quelli più scarsi ma più capaci delle
necropoli costiere. La loro ceramica in fatto di forme

ha molteplici riflessi in quella dei Siculi costieri, per
la decorazione in quella dei montani; essa è relati-
vamente scarsa e monotona al paragone di quella
abbondante e svariatissima di Thapsos, C. Pantano ecc.;
qui un fasto barbarico, là una semplicità che sovente
diventa povertà e miseria. Nei bronzi stiamo più pros-
simi a Pantalica che alle coste; ma le fibule, che
sulle coste sono scarse per ragioni di tempo, abbon-
dano a Cassibile, ed in ogni caso collegano i due
gruppi archeologici delle coste e del monte, ed i due
periodi 2° e 3°. L'azione egeo-micenea, il soffio di
questa grande coltura che ha sì fortemente impron-
tato le necropoli circumsiracusane, a Cassibile, mal-
grado la vicinanza del mare è molto debolmente
sentita; forse anche perchè, quando fioriva Cassibile,
il miceneo volgeva in decadenza; questa necropoli è
certo recenziore così del gruppo Thapsos - C. Pantano -
Plemmirio come di Pantalica, e rappresenta un le-
game, un passaggio fra il 2° e 3° per. siculo. Malgrado
queste differenze dei due gruppi, nessuno oserà pen-
sare a due popoli, troppo vivi essendo i caratteri
fondamentali comuni ; piuttosto sono due tinte della
stessa civiltà, una più brillante, l'altra più sbiadita,
dovute a circostanze di luogo e di tempo insieme.
Se si volesse pronunziare una parola per fissare in
modo approssimativo una data, direi che la necropoli
di Cassibile risale ai secoli X e IX.

P. Orsi.
 
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