Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (9.1899)

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PANTELLERIA

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logrammi, dimostrano la loro alta antichità; erano
i residui e rifiuti dei pasti, come si desume dallo
spaccamento longitudinale di molte tra esse, e dalla
più o meno intensa cottura di altre. Inviai ogni cosa
al prof. Pellegrino Strobel per il gabinetto della R.
Università di Parma, ma la sua compianta perdita
impedì lo studio, per tanti rispetti importante, della
fauna neolitica di Pantelleria.

Di ossa lavorate raccolsi otto esemplari, per lo
più punteruoli e perforatori, ricavati da ossa tubulari

Fig. 10.

sia. in conclusione, l'uso che per essi si vuol ricono-
scere, non è la prima volta che pezzi sì fatti si rac-
colgono in abitati primitivi ('). Produco qui i disegni
di due di essi, ed aggiungo che la profondità del cavo
varia da m. 0,17-0,20, ed il diametro alla bocca da
m. 0,24-0,36 (fig. 10 e 11).

Almeno una mezza dozzina di palle sferiche (diam.
cm. 8 circa) di arenaria quarzifera e due di basalte, con
sfaccettature più o meno pronunziate servirono come
macinelli ; mi risparmio i raffronti, poiché sì fatti
stromenti si trovano ovunque in stazioni dell' età li-

FlG. n.

scheggiate ed acuminate; ne produco due esemplari,
uno forato alla apofìsi per passarvi un legaccio e so-
spenderlo (fig. 9).

Oggetti di 'pietra. Incomincio da quelli maggiori.
Dentro quasi tutte le capanne, e sempre appoggiati
ad uno dei muri, si raccolsero dei piccoli massi di
lava compattissima, incavati, quando a cilindro, quando,
e per lo più, ad imbuto; e questi ultimi hanno le
pareti così levigate, come se avessero subito un lun-
ghissimo sfregamento, sicché per ciò solo avevo pen-
sato a pestelli o mortai; gli esemplari raccolti in
posto, e per lo più segnalati in vicinanza dei foco-
lari erano tutti colmi di cocci, terra carboniosa, e
qualche osso ; non è dunque infondata la supposizione
che essi fossero recipienti di cucina destinati a tri-
tare il sale, o qualche genere alimentare (') ; qualunque

(') Il fatto costantemente osservato del trovarsi cotali
pietre in vicinanza del focolare potrebbe tentare ad una di-

tica od anche del bronzo. Invece ci dà argomento a
qualche considerazione la materia onde parecchi di
essi constano. La roccia quarzitica manca assoluta-
mente nell' isola e convien crederla introdotta dal-

versa interpretazione per una parte almeno di esse, ritenendole
bracieri o foculi mobili. Ed in vero ho osservato in Pantel-
leria e sopratutto nelle casette di campagna adibiti all'ufficio
di bracieri, dadi di pietra ad incavo cilindrico, molto analoghi,
anche per le dimensioni, a quelli del villaggio preistorico.
Quanto al levigamento che presenta il cavo di codesti pezzi di
lava, esso si spiega benissimo, malgrado l'assenza di stromenti
metallici, col metodo della confricazione mediante un terzo ele-
mento; cioè con sabbie durissime, di cui l'isola non difetta,
e con un vivace movimento rotatorio ottenendo un cavo che
poteva via via ampliarsi.

(') Dal villaggio eneolitico di El-Argar in Spagna si ebbe
un mortaio in marmo bianco, ad incavo quadro, non che una
piccola conca in grès (Siret, op. cit., tav. XXIII, figg. 57, 58).
Uno analogo dall' anactoron di Pantalica (Orsi, Pantalica e
Cassilile in Mon. aut. Lincei, voi. IX, p. 80). E piccoli massi
incavati, simili a codesti, vennero pur raccolti nelle terremare
(Coppi, Terminava di Gorzano, tav. XXXIII, fig. 4; XXXIV,
fig. 0).