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PANTELLERIA
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bile; non pertanto essa rimase esclusa dal sistema
difensivo della città, almeno a giudicarlo dalla asso-
luta mancanza di opere militari; è probabile però
abbiano esistito colassìi fabbricati di indole non mi-
litare. Seguendo la serpeggiante intagliata nel fianco
del colle, da metà in su, e più fìtti verso la cima,
e crepature siffatte, da dar tutta 1' illusione di opere
antichissime; soltanto sul cacume vi sono ruderi certi
di un edificio a rozzi poligoni, tutto coperto di mu-
schi e lentischi, che tolgono il modo di studiarlo at-
tentamente. L' impressiono che esso produce lascia
aperto il campo al dubbio, se si tratti d'opera d'età
Fig. 42.
si scorgono ovunque cocci antichi, tra cui alcuni
spettanti a vasi neri dei secoli III e II a. C. ; in alto
poi avvertii sparse per il terreno sottili scaglie mar-
moree per impellicciature ; la costruzione del sema-
remota, o di soli pochi secoli addietro, giacché i bloc-
chi di lava rozzamente commessi non danno criterio
di sorta, tale essendo anche oggi la tecnica delle co-
struzioni agresti in Pantelleria (fig. 40bis).
Fig. 43.
foro (1889-90) ha pure dato luogo a talune scoperte,
disgraziatamente non curate. Gli Arabi poi devono
aver attribuito valore speciale, fors' anche militare,
a questa posizione, perchè lassù venne sempre trovato
il numero maggiore di monete di tale epoca.
Sulla seconda punta del s. Elmo, alquanto a sud-
est della prima, faccia attenzione l'archeologo ad ap-
parenti avanzi di mura megalitiche, che in realtà non
altro sono se non affioramenti di roccia con fenditure
A piè del s. Elmo s' ergono le due modeste ed
arrotondate elevazioni, denominate s. Teresa o Pol-
veriera quella più ad occidente (a m. 130), s. Marco
l'altra (m. 127), le cui propagini scendono fin so-
pra alla moderna borgata; tra esse intercede una
depressione di terreno, ed è minima la loro differenza
di livello. Quivi era veramente la Acropoli della
città, fortificata e chiusa da robuste mura, le quali
racchiudevano una modesta area di circa metri q.
PANTELLERIA
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bile; non pertanto essa rimase esclusa dal sistema
difensivo della città, almeno a giudicarlo dalla asso-
luta mancanza di opere militari; è probabile però
abbiano esistito colassìi fabbricati di indole non mi-
litare. Seguendo la serpeggiante intagliata nel fianco
del colle, da metà in su, e più fìtti verso la cima,
e crepature siffatte, da dar tutta 1' illusione di opere
antichissime; soltanto sul cacume vi sono ruderi certi
di un edificio a rozzi poligoni, tutto coperto di mu-
schi e lentischi, che tolgono il modo di studiarlo at-
tentamente. L' impressiono che esso produce lascia
aperto il campo al dubbio, se si tratti d'opera d'età
Fig. 42.
si scorgono ovunque cocci antichi, tra cui alcuni
spettanti a vasi neri dei secoli III e II a. C. ; in alto
poi avvertii sparse per il terreno sottili scaglie mar-
moree per impellicciature ; la costruzione del sema-
remota, o di soli pochi secoli addietro, giacché i bloc-
chi di lava rozzamente commessi non danno criterio
di sorta, tale essendo anche oggi la tecnica delle co-
struzioni agresti in Pantelleria (fig. 40bis).
Fig. 43.
foro (1889-90) ha pure dato luogo a talune scoperte,
disgraziatamente non curate. Gli Arabi poi devono
aver attribuito valore speciale, fors' anche militare,
a questa posizione, perchè lassù venne sempre trovato
il numero maggiore di monete di tale epoca.
Sulla seconda punta del s. Elmo, alquanto a sud-
est della prima, faccia attenzione l'archeologo ad ap-
parenti avanzi di mura megalitiche, che in realtà non
altro sono se non affioramenti di roccia con fenditure
A piè del s. Elmo s' ergono le due modeste ed
arrotondate elevazioni, denominate s. Teresa o Pol-
veriera quella più ad occidente (a m. 130), s. Marco
l'altra (m. 127), le cui propagini scendono fin so-
pra alla moderna borgata; tra esse intercede una
depressione di terreno, ed è minima la loro differenza
di livello. Quivi era veramente la Acropoli della
città, fortificata e chiusa da robuste mura, le quali
racchiudevano una modesta area di circa metri q.