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IL SEPOLCRETO GALLICO
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spade ripiegate e ritorte, dalle cesoie di ferro, dai
torqui d'oro e d'argento, di cui taluni del tipo funi-
colare, altri del tipo a fettuccia contorta, dalle armille
di vetro e dalla straordinaria copia delle armi, elmi
di bronzo e di ferro, pili, lance, spade, i quali tipi
di armi, in Italia, durante il periodo preromano, in
sì grande copia, rinvengonsi soltanto nei sepolcreti
gallici.
È ben vero che parecchi altri oggetti, ad es. i
vasi di bronzo, i candelabri, gli specchi grafiti, i vasi
dipinti, le gemme, gli orecchini e le armille d'oro,
gli scarabei, hanno, parte una decisiva impronta etnisca
e parte soglionsi per lo più rinvenire in tombe etni-
sche. Ma dalla loro presenza mal potrebbe inferirsi
che etrusco e non gallico sia il sepolcreto di Monte-
fortino.
Anzitutto perchè esso era in una regione, nella
quale gli Etruschi non furono mai e che per contrario
sappiamo essere stata per lungo tempo occupata dai
Galli Senoni.
In secondo luogo, basterebbe il solo fatto che da
tante tombe inviolate e ricche non è uscita neppure
una iscrizione funebre etnisca, per escludere che il
sepolcreto abbia potuto appartenere agli Etruschi.
I sopraindicati oggetti di tipo etrusco, eh' esso
conteneva, valgono soltanto a dimostrare i rapporti
commerciali, e forse anche politici, in cui i Galli
Senoni trovaronsi con gli Etruschi ed a determinare
l'età del sepolcreto.
Età. — Per quanto riguarda tale età è notevole che
a Montefortino manchi del tutto quella suppellettile
che è caratteristica della tombe tipo Novilara e che,
raccolta in altre necropoli del Piceno, lungo la vallata
del Metauro, a S. Costanzo, a S. Ippolito e Fossom-
brone, a Monteroberto, Numana ed altrove, non doveva
mancare lungo la vallata del Misa (').
Tale assoluta mancanza accenna ad una disconti-
nuità fra la coltura di Novilara e quella rappresentata
dal sepolcreto di Montefortino. Per conseguenza siamo
obbligati di attribuire quest' ultimo ad un tempo
diverso da quello a cui spettano le tombe tipo No-
vilara.
Siccome però le tombe tipo Novilara, in questa
parte dell'antico Piceno, discendono fino al sesto se-
colo, così siamo autorizzati ad assegnare al mede-
simo sepolcreto di Montefortino una età assai più
recente.
Per niun titolo però lo si può far rimontare
oltre il IV secolo : perchè, come già apparve dalla de-
scrizione data della suppellettile, mancano in esso gli
oggetti caratteristici del V secolo, quali sarebbero i
vasi dipinti a figure rosse di stile severo e bello,
occorsi pure in altri sepolcreti piceni ad es. in quelli
di Sirolo, di Osimo, e di Tolentino ('). Questi sepol-
creti, anche perchè contenevano fibule di un tipo affine
a quelle Certosa, soglionsi collocare in un tempo cor-
rispondente al periodo etrusco di Marzabotto e Cer-
tosa (2). A Montefortino, in luogo dei vasi greci di-
pinti di stile severo e bello, si hanno vasi e tazze
(veggansi i saggi pubblicati nella tav. XII) di stile
trascurato e di età piuttosto tarda, del IV secolo
incirca av. Cristo. Insieme poi con le fibule di tipo
piceno già appaiono quelle dell' età immediatamente
successiva, cioè le fibule tipo La Tene.
Per tutte queste ragioni, al sepolcreto di Monte-
fortino non si può assegnare una data anteriore al
IV secolo.
Un' altra osservazione.
Quantunque ai sepolcreti piceni di Osimo, Sirolo
e Tolentino, succeda immediatamente, per età, quello
di Montefortino, pure questo già contiene una sup-
(') Brizio, La Necropoli di Novilara (Mon. ant. della E.
Acc. dei Lincei, voi. V, p. 86 e sgg.). Per i sepolcri di questo
tipo a S. Costanzo: Notizie degli scavi, 1882, p. 51. Lo scorso
anno si rinvennero a S. Costanzo numerosi altri oggetti propri
delle tombe tipo Novilara, i quali furono acquistati dal Museo
archeologico di Ancona. I più notevoli fra questi sono : due
fibule ad occhiali, una delle quali ben conservata, una trentina
di piccoli occhialetti spirallformì per ornamento : una dozzina
di fibule ad arco semplice: un nocciolo intero di ambra per
fibula, alto m. 0.05 : due grosse fibule piene, di bronzo : un'ar-
milla di bronzo a fettuccia girata a tredici spirali: tre cuspidi
di lancia in bronzo, alte in media m. 0.14: un pendaglio in
forma di accetta litica con foro in testa.
Per le tombe tipo Novilara di S. Ippolito e Fossombrone :
Notizie degli scavi, 1899, p. 261 ; per quelle simili di Mon-
teroberto Notizie degli scavi, 1880, p. 344 e seg, e per quelle
di Numana: Notizie degli scavi, 1891, p. 193.
(') Sepolcreto di Tolentino: Bull, di paletti, ital , anno VI,
tav. VIII-XI = Notizie degli scavi, 1880, p. 373 e segg. ;
Sepolcri di Sirolo: Notizie degli scavi, 1891, p. 115 e 149;
Sepolcri di Osimo ; Notizie degli scavi, 1891, p. 282.
(«) Notizie degli scavi, 1880, p. 122; 1891 p. 118 e p. 193.
IL SEPOLCRETO GALLICO
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spade ripiegate e ritorte, dalle cesoie di ferro, dai
torqui d'oro e d'argento, di cui taluni del tipo funi-
colare, altri del tipo a fettuccia contorta, dalle armille
di vetro e dalla straordinaria copia delle armi, elmi
di bronzo e di ferro, pili, lance, spade, i quali tipi
di armi, in Italia, durante il periodo preromano, in
sì grande copia, rinvengonsi soltanto nei sepolcreti
gallici.
È ben vero che parecchi altri oggetti, ad es. i
vasi di bronzo, i candelabri, gli specchi grafiti, i vasi
dipinti, le gemme, gli orecchini e le armille d'oro,
gli scarabei, hanno, parte una decisiva impronta etnisca
e parte soglionsi per lo più rinvenire in tombe etni-
sche. Ma dalla loro presenza mal potrebbe inferirsi
che etrusco e non gallico sia il sepolcreto di Monte-
fortino.
Anzitutto perchè esso era in una regione, nella
quale gli Etruschi non furono mai e che per contrario
sappiamo essere stata per lungo tempo occupata dai
Galli Senoni.
In secondo luogo, basterebbe il solo fatto che da
tante tombe inviolate e ricche non è uscita neppure
una iscrizione funebre etnisca, per escludere che il
sepolcreto abbia potuto appartenere agli Etruschi.
I sopraindicati oggetti di tipo etrusco, eh' esso
conteneva, valgono soltanto a dimostrare i rapporti
commerciali, e forse anche politici, in cui i Galli
Senoni trovaronsi con gli Etruschi ed a determinare
l'età del sepolcreto.
Età. — Per quanto riguarda tale età è notevole che
a Montefortino manchi del tutto quella suppellettile
che è caratteristica della tombe tipo Novilara e che,
raccolta in altre necropoli del Piceno, lungo la vallata
del Metauro, a S. Costanzo, a S. Ippolito e Fossom-
brone, a Monteroberto, Numana ed altrove, non doveva
mancare lungo la vallata del Misa (').
Tale assoluta mancanza accenna ad una disconti-
nuità fra la coltura di Novilara e quella rappresentata
dal sepolcreto di Montefortino. Per conseguenza siamo
obbligati di attribuire quest' ultimo ad un tempo
diverso da quello a cui spettano le tombe tipo No-
vilara.
Siccome però le tombe tipo Novilara, in questa
parte dell'antico Piceno, discendono fino al sesto se-
colo, così siamo autorizzati ad assegnare al mede-
simo sepolcreto di Montefortino una età assai più
recente.
Per niun titolo però lo si può far rimontare
oltre il IV secolo : perchè, come già apparve dalla de-
scrizione data della suppellettile, mancano in esso gli
oggetti caratteristici del V secolo, quali sarebbero i
vasi dipinti a figure rosse di stile severo e bello,
occorsi pure in altri sepolcreti piceni ad es. in quelli
di Sirolo, di Osimo, e di Tolentino ('). Questi sepol-
creti, anche perchè contenevano fibule di un tipo affine
a quelle Certosa, soglionsi collocare in un tempo cor-
rispondente al periodo etrusco di Marzabotto e Cer-
tosa (2). A Montefortino, in luogo dei vasi greci di-
pinti di stile severo e bello, si hanno vasi e tazze
(veggansi i saggi pubblicati nella tav. XII) di stile
trascurato e di età piuttosto tarda, del IV secolo
incirca av. Cristo. Insieme poi con le fibule di tipo
piceno già appaiono quelle dell' età immediatamente
successiva, cioè le fibule tipo La Tene.
Per tutte queste ragioni, al sepolcreto di Monte-
fortino non si può assegnare una data anteriore al
IV secolo.
Un' altra osservazione.
Quantunque ai sepolcreti piceni di Osimo, Sirolo
e Tolentino, succeda immediatamente, per età, quello
di Montefortino, pure questo già contiene una sup-
(') Brizio, La Necropoli di Novilara (Mon. ant. della E.
Acc. dei Lincei, voi. V, p. 86 e sgg.). Per i sepolcri di questo
tipo a S. Costanzo: Notizie degli scavi, 1882, p. 51. Lo scorso
anno si rinvennero a S. Costanzo numerosi altri oggetti propri
delle tombe tipo Novilara, i quali furono acquistati dal Museo
archeologico di Ancona. I più notevoli fra questi sono : due
fibule ad occhiali, una delle quali ben conservata, una trentina
di piccoli occhialetti spirallformì per ornamento : una dozzina
di fibule ad arco semplice: un nocciolo intero di ambra per
fibula, alto m. 0.05 : due grosse fibule piene, di bronzo : un'ar-
milla di bronzo a fettuccia girata a tredici spirali: tre cuspidi
di lancia in bronzo, alte in media m. 0.14: un pendaglio in
forma di accetta litica con foro in testa.
Per le tombe tipo Novilara di S. Ippolito e Fossombrone :
Notizie degli scavi, 1899, p. 261 ; per quelle simili di Mon-
teroberto Notizie degli scavi, 1880, p. 344 e seg, e per quelle
di Numana: Notizie degli scavi, 1891, p. 193.
(') Sepolcreto di Tolentino: Bull, di paletti, ital , anno VI,
tav. VIII-XI = Notizie degli scavi, 1880, p. 373 e segg. ;
Sepolcri di Sirolo: Notizie degli scavi, 1891, p. 115 e 149;
Sepolcri di Osimo ; Notizie degli scavi, 1891, p. 282.
(«) Notizie degli scavi, 1880, p. 122; 1891 p. 118 e p. 193.