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731

IL SEPOLCRETO GALLICO

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insieme con parecchie fibule tipo La Tene, con due
armili e di vetro e due torqui (').

Infine sopra un'armilla di piombo proveniente da
un sepolcro del predio Arnoaldi e che io ho giudicato
gallica, vedesi applicato, come concetto decorativo, il
meandro curvilineo interrotto da un doppio disco spi-
raliforme (2). Perciò esso riunisce e sintetizza, per
dir così, i tipi delle due ricordate armille di Monte-
fortino, quella ripiegata una sol volta su sè stessa e
finiente a ciascun capo in disco spiraliforme (tav. Vili,
n. 21) e l'altra a meandro curvilineo, (tav. Vili, n. 25)
la quale probabilmente non è che uno sviluppo della
prima.

Armille di vetro. — Queste armille sono rappre-
sentate a Montefortino da un esemplare rinvenuto nella
tomba XXX ancora infilato nell' avambraccio sin. di
uno scheletro di donna (tav. Vili, n. 20). Esso è di vetro
verdognolo semi trasparente, con una fascetta di color
giallo dipinta nel giro interno.

Con tutta ragione siffatte armille vengono consi-
derate come caratteristiche dell'epoca gallica, anzi dei
sepolcri gallici. Uifatti oltre quelle già menzionate
dal Ghirardini (3), rinvenute in tombe e strati del pe-
riodo gallico, si conoscono come provenienti da veri
sepolcri gallici.

1. ° L'armilla di Monte Rolo S. Vito (tav. Vili,
n. 20) pure di vetro verdognolo, con striscia dipinta
a giallo nell' interno.

2. ° L'armilla del sepolcro femminile Benacci
n. 921, pure di vetro verdognolo, trasparente, con
striscia dipinta a giallo nell'interno, la quale fa meglio
spiccare i solchi ond' è ornata la costola esterna (4).

3. ° L'armilla di vetro bleu scuro, con costola
esterna ornata di solchi obliqui, le cui insenature sono
dipinte con linee gialle tremolanti, raccolta in tomba
gallica del Modenese (5).

(') De Baye, Une sépulture de femme à Vépoque gauloise
dans la Marne (Revue archéologique, 1885 tome. VI, p. 75).

(2) Tonile e necropoli galliche della prov. di Bologna,
tav. VI, n. 39, p. 488.

(3) Notizie degli scavi 1883, p. 402; 1888 p. 165.

(4) Brizio, Tombe e necropoli galliche della prov. di Bo-
logna, tav. VI, n. 48, p. 472. Nel Museo di Bologna (sala dei
vetri e delle maioliche) si conservano altre due armille di vetro
chiaro, della raccolta Palagi, ma di provenienza sconosciuta, le
quali prohabilmente si rinvennero in tombe del periodo gallico.

(5; Crespellani, Oggetti gallo-celtici del Modenese, tav. II,
n. 6); Montelius, La civilisationprimit. en Italie, pi. 113, n. 2.

4.° L'armilla eziandio di vetro bleu, con costola
esterna ornata di solchi obliqui, rinvenuta in tomba
femminile di Aosta (')•

5-6.° Due braccialetti di vetro imitante l'ambra,
con costola esterna rilevata, rinvenuti nelle tombe
femminili nn. 10 e 77, del sepolcreto gallico di Or-
navasso (2).

7-10. Quattro armille, di cui tre di vetro bleu
con cordoni all'esterno, ed una di vetro, chiaro con
costola esterna, rinvenute in tomba gallica femminile
presso Duhren, a poche ore da Heidelberg (3).

11-12. Due armille semplici di vetro, rinvenute
nella già citata tomba gallica femminile di Bussy-le-
Chàteau, dipartimento della Marna (4).

Mancavano a Montefortino le armille a cerchio
aperto con estremità a capocchia e quelle dette a cop-
pella, con cerchio snodato ed a cerniera, le quali, sia
per la tecnica, sia per essersi trovate nei sepolcreti
gallici di Marzabotto, S. Giuliano modenese e nel
fondo Baratela, ove l'elemento gallico durò più a lungo
che non a Montefortino, sembrano prodotti industriali
di età più tarda. Questa deduzione ritengo almeno
sicura per le armille dette a coppelle ed a cerniera (5)
le quali sono già lavorate a cerniera, cioè con una tec-
nica che, anche, per le fibule fu introdotta in un'età
assai più tarda, cioè verso l'epoca romana.

Anelli. — Svariati^simi per forma e materia sono
altresì gli anelli rinvenuti a Montefortino, essendovene
di oro, di argento, di bronzo, di ferro e di ambra.

Quanto alle forme, notevoli sono quelli massicci
detti ad occhio, di cui due insigni e quasi identici

(') Vedi nota n. 3 della pag. 729.

(2) Bianchetti, Sepolcreti di Ornavasso, pp. 38, 102 e 141.

(3) Schumacher, E in gallisches Grab bei Duhren. Il eh. au-
tore considera tale tomba maschile, anzi di un guerriero, quan-
tunque non contenesse armi. Egli suppone che queste, le quali
doveano essere di ferro, siano andate distrutte. Ma il com-
plesso della suppellettile rinvenuta in quella tomba e che avrò
a ricordare in seguito, non lascia dubbio che essa avea appar-
tenuto a donna.

(4J De Baye, Une sépulture de femme à Vépoque gauloise
dans la Marne (Revue archeologique 1885 tome VI, p. 76, fig. 7).

(5) Per il tipo delle armille da me dette a coppelle ed a
cerniera, si confrontino : il mio lavoro Tombe e necropoli gal-
liche ecc., tav. VII, n. 13; Crespellani, Oggetti gallo-celtici
del Modenese, tav. IV, n. 12; Ghirardini, Notizie degli scavi
1888, tav. XII, fig. 44, p. 163; Montelius, La civilisation pri-
mitive en Italie, pi. 59, n. 10; pi. 112, n. 14; pi. 113, n. 5;
pi. 65, n. 2.
 
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