Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
29

STUDIATA SPECIALMENTE IN ESTE

30

Gli elementi molteplici dovuti a quell'influsso si hanno
nella pienezza del terzo periodo, come vedremo più
avanti. L' apparizione di siffatti elementi ci aiuterà a
proporre qualche data più o meno approssimativa,
che per ora ci asteniamo dall'indicare.

Riserbando le indagini intorno alla genesi dell'arto
figurativa delle situi e all'ultimo capitolo del nostro
studio, seguiteremo ora ad esaminare il resto del ma-
teriale raccolto nella necropoli d'Este.

Nella Villa Benvenuti la situla celeberrima è ri-
masta insino a qui isolata. Soltanto in una tomba
di età alquanto posteriore apparve un coperchio di
bronzo figurato, n. 1555 (B) imposto su di una grande
situla liscia: la situla n. 1554 della tomba n. 72 ('),
la quale fu da noi descritta e pubblicata (2) nella
prima parte di questa Memoria.

Il coperchio inedito (B), di cui diamo la riproduzione
(fig. 14), ha il diametro di m. 0,31. È di forma leg-
germente convessa con l'orlo tutto all'interno ripiegato,
ed aveva nel mezzo un manichetto formato di una la-
minella, i cui capi restano ancora fissati, ciascuno con
un chiodetto, alla distanza di circa 5 cent, dal centro.

A 6 cent, discoste dal centro ricorrono tre file con-
centriche di bitorzoli, quelli nel mezzo più grossi e più
radi, i laterali piccoli e fitti, le quali dividono uno
spazio circolare centrale da una zona esterna, larga
7 cent., limitata alla sua volta presso all'orlo del co-
perchio da un' altra triplice fila di bitorzoli somi-
glianti. Lo spazio centrale è poi da tre file degli
stessi bottoncini intersecato in croce e diviso in quattro
quadranti, occupati ciascuno dalla figura di un uc-
cello.

Uno di cotesti uccelli è reso di profilo a sin., un
secondo di profilo a dr., cioè posto di fronte al primo. 11
terzo è pure rappresentato di profilo a dr., l'ultimo
invece di prospetto. Le tre prime figure mostrano una
sola ala spiegata, la terza tutte e due raccolte. I
contorni delle figure sono scalfitti ; lievissimo è il ri-
lievo de' loro corpi ; i soliti puntolini denotano in
modo affatto convenzionale le sporgenze di certe
parti.

(•) Cfr. parte I, col. 175.

(*) Ibid., col. 242, 243, fig. 22.

Nella zona, che gira attorno, è una fila di animali,
i quali sono rappresentati con l'incisione a scalpello
de' contorni e collo sbalzo non delle intere figure, ma
di taluni particolari soltanto, cioè coi soliti bitorzoletti
più o meno grossi rilevati.

Un cervo gradiente a destra è in lotta contro un
leone. La figura del cervo è assai guasta dall'ossido :
ma un'attenta osservazione dell'originale lascia scorgere
i contorni incisi del corpo, di dimensioni grandissime,
e specialmente i limiti delle gambe. Veggonsi poi
certe scalfitture convenzionali a spira sulle spalle e
sulla groppa, simili a quelle, che appaiono anche in
altre figure di quadrupedi meglio conservate di questo
stesso coperchio.

Avanti al leone il cervo si arresta e abbassa il
capo, da cui spunta l'orecchio e il corno ramoso. Il
leone è di proporzioni assai più piccole del cervo.
Accosciata sulle gambe posteriori, la belva reca in-
nanzi le anteriori come in atto di ghermire col-
l'artiglio la testa inchinata del cervo, mentre spa-
lanca le fauci, le cui estremità toccano il corno del-
l'animale. Nel collo del leone mediante puntolini
rilevati sono indicate le villosità della giubba. Sin-
golarissima poi è la rappresentazione della coda, che
s'innalza, si ritorce in sul dorso e si ravvolge poi a
spira nel senso inverso e in un modo affatto conven-
zionale. È segnata con linee incise, in mezzo alle quali
ricorre una serie di puntolini. A destra del leone, ma
in direzione opposta, cioè volto a dritta, come tutti
i rimanenti animali del coperchio, è un quadrupede,
similissimo al cervo, se non in quanto è mancante
di corna: particolare, che riscontreremo di frequente
in molte figure simili d'altre situle. Trattasi o d'una
cerva o d'un cerviatto; ma parrebbe più probabile
che l'artista intendesse qui figurare una cerva, non
essendo indicato l'organo mascolino. Vero è che questo
in uno stile così primitivo, compendioso e imperfetto
potrebbe essere stato, come fu sicuramente in molti
casi, pretermesso; ma appunto in questa situla tro-
viamo che la figura del cervo posta accanto a questa
è indicata per maschio, oltrecchè dal corno, dall'organo
sessuale. Chiamiamo adunque cerva la prima figura;
nella quale sono da notarsi quelle due striscio incise
arricciolate poste per indicare le spalle, come due
striscie simili sulla parte deretana segnano il prin-
cipio delle coscie. Le solite bugnette esprimono la
 
Annotationen