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Mariani, Lucio: Aufidena: ricerche storiche ed archeologiche nel sannio settentrionale
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0140
267 AU
Vili.
La necropoli.
La necropoli di Alfedena (Pianta tav. V, e fig. 14)
è situata nel piano presso l'attuale abitato, il quale si
è imposto a parte di essa, come dimostrano alcune tombe
rinvenute nel fondare case entro il paese (')• Ma la
na 268
l'estremo limite occidentale, dalle tombe in contrada
Noce Pecorella, cosicché può ritenersi che tutto il piano
sottostante a mezzogiorno delle colline ove sorgeva la
città, collegata alla necropoli per mezzo di una strada,
era un vastissimo cimitero, occupante un' area di et-
tari 28,6440 circa ; cosicché la superficie scavata, cioè
le zone A, B, C, D, nel Campo Consolino, presso la
strada, ed E, F, presso la stazione, che sono in tutto
Fig. 14. — Veduta della necropoli, presa dalla collina a sud di Alfedena.
sua estensione doveva essere molto maggiore: tutto il
piano delimitato a nord dal Sangro, ad est dalla via
di Scontrane e a sud dal Fossato, il così detto Campo
Consolino cioè, è seminato fittamente di tombe, ed è
questa la regione in cui principalmente avvennero gli
scavi regolari (2). Alcuni trovamenti occasionali però
ed alcuni saggi espressamente eseguiti, ci permettono
di determinare con più precisione i limiti probabili
della necropoli. Alcune tombe furono rinvenute al di
là della Stazione sulla strada che divide la contrada
Selverina dall'Aia de' Quadri ; queste segnerebbero
l'estremo limite orientale, perchè gli scavi oltre quel
punto non hanno messo in luce altre tracce. L'estremo
limite meridionale sarebbe segnato da alcune tombe
rinvenute presso la via non lontano dal Riotorto; e
(1) Alcune tombe sono state recentemente scoperte nel fon-
dare una casa presso la chiesetta della Madonna del Soccorso.
V. la descrizione di esse, in fine all'appendice II. Similmente
A teste romana è fabbricata sulla necropoli veneta.
(2) Cfr. De Nino, Notizie Scavi 1877, p. 276.
ettari 3,3000, non rappresenterebbero che all' incirca
Vq dell'area della necropoli.
Il numero delle tombe finora rinvenute ascende a
1400 circa e, supponendo che nel restante della ne-
cropoli esse siano distribuite in egual misura, si può
calcolare a 12600 il numero dei sepolti in tutto il
gran cimitero.
Tutte le tombe di questa necropoli, senza alcuna
eccezione, sono di inumati ('). Sono delle fosse scavate
nel terreno, formato da depositi delle piene del San-
gro, misto di sabbie e ciottoli calcarei (2). La loro
profondità varia tra m. 2,00 e 0,70 (3) dal piano della
(') Cfr. anche De Nino, Notizie Scavi 1882, p. 68; cfr. 1885,
p. 344.
(2) Nel lato sud-ovest infatti ove un banco di argille ter-
ziarie discende dal Colle delle Croci, si è potuta constatare la
separazione netta tra il terreno prescelto pel seppellimento e
quello non ritenuto adatto, ove mancano del tutto le tombe.
Alla natura del terreno si deve la eccellente conservazione
degli oggetti e delle ossa.
(3) Le tombe dei bambini sono meno profonde che quelle
degli adulti.
Vili.
La necropoli.
La necropoli di Alfedena (Pianta tav. V, e fig. 14)
è situata nel piano presso l'attuale abitato, il quale si
è imposto a parte di essa, come dimostrano alcune tombe
rinvenute nel fondare case entro il paese (')• Ma la
na 268
l'estremo limite occidentale, dalle tombe in contrada
Noce Pecorella, cosicché può ritenersi che tutto il piano
sottostante a mezzogiorno delle colline ove sorgeva la
città, collegata alla necropoli per mezzo di una strada,
era un vastissimo cimitero, occupante un' area di et-
tari 28,6440 circa ; cosicché la superficie scavata, cioè
le zone A, B, C, D, nel Campo Consolino, presso la
strada, ed E, F, presso la stazione, che sono in tutto
Fig. 14. — Veduta della necropoli, presa dalla collina a sud di Alfedena.
sua estensione doveva essere molto maggiore: tutto il
piano delimitato a nord dal Sangro, ad est dalla via
di Scontrane e a sud dal Fossato, il così detto Campo
Consolino cioè, è seminato fittamente di tombe, ed è
questa la regione in cui principalmente avvennero gli
scavi regolari (2). Alcuni trovamenti occasionali però
ed alcuni saggi espressamente eseguiti, ci permettono
di determinare con più precisione i limiti probabili
della necropoli. Alcune tombe furono rinvenute al di
là della Stazione sulla strada che divide la contrada
Selverina dall'Aia de' Quadri ; queste segnerebbero
l'estremo limite orientale, perchè gli scavi oltre quel
punto non hanno messo in luce altre tracce. L'estremo
limite meridionale sarebbe segnato da alcune tombe
rinvenute presso la via non lontano dal Riotorto; e
(1) Alcune tombe sono state recentemente scoperte nel fon-
dare una casa presso la chiesetta della Madonna del Soccorso.
V. la descrizione di esse, in fine all'appendice II. Similmente
A teste romana è fabbricata sulla necropoli veneta.
(2) Cfr. De Nino, Notizie Scavi 1877, p. 276.
ettari 3,3000, non rappresenterebbero che all' incirca
Vq dell'area della necropoli.
Il numero delle tombe finora rinvenute ascende a
1400 circa e, supponendo che nel restante della ne-
cropoli esse siano distribuite in egual misura, si può
calcolare a 12600 il numero dei sepolti in tutto il
gran cimitero.
Tutte le tombe di questa necropoli, senza alcuna
eccezione, sono di inumati ('). Sono delle fosse scavate
nel terreno, formato da depositi delle piene del San-
gro, misto di sabbie e ciottoli calcarei (2). La loro
profondità varia tra m. 2,00 e 0,70 (3) dal piano della
(') Cfr. anche De Nino, Notizie Scavi 1882, p. 68; cfr. 1885,
p. 344.
(2) Nel lato sud-ovest infatti ove un banco di argille ter-
ziarie discende dal Colle delle Croci, si è potuta constatare la
separazione netta tra il terreno prescelto pel seppellimento e
quello non ritenuto adatto, ove mancano del tutto le tombe.
Alla natura del terreno si deve la eccellente conservazione
degli oggetti e delle ossa.
(3) Le tombe dei bambini sono meno profonde che quelle
degli adulti.