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AUF1DENA

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fatto della maggior ricchezza delle tombe a semplice
fossa nel terreno, e parimenti, nelle tombe dei bam-
bini, molti e grossi ornamenti.

A Suessula, le pietanze offerte al defunto, erano
collocate in vasi vicini alla tomba, perchè deposti
dopo la cena (silicernium), ad Alife invece, sono a
contatto col cadavere, talvolta ai piedi come ad Al-
fedena.

La ceramica (') si divide anche ad Alife in locale
ed importata : quella locale è dello stesso impasto rude,
e le forme somigliano a quelle da noi descritte, spe-
cialmente notevole è la presenza dell'olla a tre o a
quattro manichi (-). Vi sono anche qui vasi di buc-
chero greve e vasi di bronzo importati (3).

Tra le fibule sono comuni quelle a ghiande (4) e
ad arco romboidale ; e ve ne sono anche a carrettino
e a bottoncini sopra arco romboidale, forme che sono
contemporanee alle altre Non mancano le fibule
a doppia spirale (6) e sono frequenti quelle di ferro a
ghiande e ad arco rettangolare a bozze ("). V è anche
una fibula greca molto simile alle nostre, fig. 43 (8).

Uguali a quelle di Alfedena sono la armille a
spira (torques brachiales).

Identici a quelli trovati in Alfedena sono i cin-
turoni (9). Anche ad Alife erano usate grandissime
lancie di ferro.

Tra gli oggetti d'ornamento sono da notare, oltre
l'ambra, le cypreae, e i denti di cinghiale, anche dei
vaghi di collana in pasta vitrea (10), più frequenti forse
che ad Alfedena e anche scarabei ("), balsamai di
vetro (,2), aes rude e monete, tutte cose che dimostrano
in Alife un maggiore contatto con regioni più ricche
e commerciali.

Ma oltre questa differenza che dipende da ragioni
topografiche, dobbiamo tener conto di altre che sono
proprio caratteristiche della moda locale; e cioè la
presenza di aghi crinali, mancanti in Alfedena, e
l'assenza degli ornamenti a « chatelaines », abbenchè
non manchino altri ornamenti di bronzo a spirali

Nelle regioni confinanti a sud col Sannio 1' esplo-
razione archeologica è ancora nei suoi principi e mi
manca perciò il modo di citare copiosi esempì di an-
tichità affini a quelle di Alfedena (2). L'Apulia per
altro ci offre del materiale identico ; ho avuto spesso
occasione di citare la necropoli di Herdonia (Ordona)
nella Capitanata (3). Sembra che anche colà le tombe
fossero a fossa, con rivestimento di lastre di pietra
locale, talvolta di tegoloni. È notevole il fatto della
orientazione che dicesi costante colla testa ad oriente
e l'accoccolamento dei cadaveri (4), sopravvivenza del
rito iberico che riscontriamo anche nel Piceno (5).

Specialmente 1' armatura degli Erdoniesi era iden-
tica a quella dei Caraceni: l'Angelucci parla della
corazza fatta da tre dischi di rame (°), di cinturoni ecc.
Simili sono pure i vasi accessori delle tombe. Soltanto
si vede che la necropoli di Ordona è in alcune parti
più antica di quella di Alfedena, a causa della pre-
senza di fibule di tipo più antico : p. e. quelle a
disco, ad arco semplice e di armi di bronzo (7).

Anche a Poggia si rinvennero alcune tombe, le
quali, a dire del prof. Brizio, che mi dette questa
notizia, sarebbero dello stesso genere di quelle di
Torre del Mordillo, cui dobbiamo ora rivolgere la
nostra attenzione.

(!) Op. cit. p. 233 e tav. d'agg. 0.

(2) Tav. d'agg. 0, nn. 1, 13. Abbiamo ad Alife anche un
esempio del vaso a faccia umana e dell' uso di questo coccio
rotto come maschera funebre, p. 29G.

(3) Op. cit. p. 247.

(*) Tav. d'agg. P e p. 239.

(5) Montelius, Italie primitive, tav. IX, X.

(6) P. 245 e nota.

(7) P. 248.

(8) Tav. P, n. 12.

(9) Amali Ist. 1884, p. 245, e tav. P.

Op. cit. p. 251.
(») P. 250.
('*) P. 251.

(') P. 242.

(2) Per la Lucania abbiamo delle incomplete notizie del
Di Cicco, Notizie 1900, p. 32 segg. ; in esse non ò ben deter-
minata l'età degli avanzi preistorici. Noto tuttavia tombe a la-
stroni ad Anzi (p. 34) insieme a vasi greci geometrici, e ad
Oliveto Lucano (p. 38). Dall'amico Patroni attendiamo la pub-
blicazione del materiale da lui scavato ad Atena Lucana.

(3) Angelucci, Ricerche preistoriche e storiche nella Ca-
pitanata, Torino, 1872, e Ricerche preistoriche e storiche
neW Italia meridionale, Torino, 1876. Le armi si trovano nel-
l'Armeria Beale di Torino, cfr. Angelucci, Armeria Reale,
p. 13 segg. e gli altri oggetti nel Museo Civico di Torino.

(4) Angelucci, Ricerche in Capitanata, p. 9.

(5) V. p. 389.

(6) P. 11.

(7) Op. cit. tav. IL
 
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