223
MONUMENTI PRIMITIVI
224
visto di un'appendice piatta e ricurva (tav. XVIII,
tìgg. 9 e 2), la quale si ritrova anche in anforette
di una forma che molto si avvicina a quelle di cui
ci siamo ora occupati (tav. XVIII, fig. 12); simile
poi ad essa è quella riprodotta dalla fig. 113. Altri
e 15). Singolare è l'anfora riprodotta nella tav. XVIII,
fig. 13; secondo le assicurazioni ricevute proverrebbe
dalla medesima località non solo ma sembra addi-
rittura che fosse ad immediato contatto cogli altri
vasi sino ad ora descritti, io credo peraltro che sia
un recipiente dell'epoca punico-romana.
Nella collezione Gouin si conservano molti vasi
provenienti da scavi a Cornus, non lungi da S. Ca-
Fig. 113 2:3. — Vaso ritrovato vicino al nuraghe Siancddu
(Museo preistorico di Eoma).
vasi ovoidali tronchi in alto sono decorati con delle
bugne intorno alla maggiore sporgenza del corpo
(tav. XVIII, figg. 4 e 6), o sono invece provvisti di 4
anse (fig. 114), o di una sola ad anello (tav. XVIII,
fig. 19).
Fig. 115 2:3. — Vaso proveniente dallo vicinanze
del nuraghe Sianeddu.
terina di Pitinnuri ; altri provenienti da questi mede-
simi scavi furono donati da quell' intelligente ricerca-
tore di antichità sarde al Museo di Cagliari ed a
Fig. 114 2:3. — Vaso proveniente da scavi intorno al nuraghe
Sianeddu (fot. Vochieri).
Fig. 116 2:3. — Vaso scavato a Cornus. Museo di Cagliari
(fot. Vochieri).
Dei vasetti più rozzi (tav. XVIII, fig. 14), ricor-
dano esemplari di Bunannaro e S'Orreri (cfr. tav. IV,
fig. 16), o si avvicinano ai vasi ovoidali già menzio-
nati, dai quali peraltro si discostano per l'assenza dei
manichi, sostituiti da fori praticati intorno al labbro,
destinati alla sospensione del vaso stesso (fig. 115);
altri infine, ancora più rozzi, sono assai piccoli e non
hanno forme ben determinate (tav. XVIII, figg. 10
quello Preistorico in Roma. Anche a loro riguardo
ignoriamo se provengano da abitazioni o da tombe,
benché la stessa ragione addotta per quelle ritrovate
intorno al nuraghe Sianeddu, lasci supporre più pro-
babile la seconda ipotesi. La comune provenienza
da un medesimo luogo, è poi confermata dalla iden-
tica patina calcarea che ricopre tutti questi oggetti,
poiché dimostra identiche condizioni di giacitura.
MONUMENTI PRIMITIVI
224
visto di un'appendice piatta e ricurva (tav. XVIII,
tìgg. 9 e 2), la quale si ritrova anche in anforette
di una forma che molto si avvicina a quelle di cui
ci siamo ora occupati (tav. XVIII, fig. 12); simile
poi ad essa è quella riprodotta dalla fig. 113. Altri
e 15). Singolare è l'anfora riprodotta nella tav. XVIII,
fig. 13; secondo le assicurazioni ricevute proverrebbe
dalla medesima località non solo ma sembra addi-
rittura che fosse ad immediato contatto cogli altri
vasi sino ad ora descritti, io credo peraltro che sia
un recipiente dell'epoca punico-romana.
Nella collezione Gouin si conservano molti vasi
provenienti da scavi a Cornus, non lungi da S. Ca-
Fig. 113 2:3. — Vaso ritrovato vicino al nuraghe Siancddu
(Museo preistorico di Eoma).
vasi ovoidali tronchi in alto sono decorati con delle
bugne intorno alla maggiore sporgenza del corpo
(tav. XVIII, figg. 4 e 6), o sono invece provvisti di 4
anse (fig. 114), o di una sola ad anello (tav. XVIII,
fig. 19).
Fig. 115 2:3. — Vaso proveniente dallo vicinanze
del nuraghe Sianeddu.
terina di Pitinnuri ; altri provenienti da questi mede-
simi scavi furono donati da quell' intelligente ricerca-
tore di antichità sarde al Museo di Cagliari ed a
Fig. 114 2:3. — Vaso proveniente da scavi intorno al nuraghe
Sianeddu (fot. Vochieri).
Fig. 116 2:3. — Vaso scavato a Cornus. Museo di Cagliari
(fot. Vochieri).
Dei vasetti più rozzi (tav. XVIII, fig. 14), ricor-
dano esemplari di Bunannaro e S'Orreri (cfr. tav. IV,
fig. 16), o si avvicinano ai vasi ovoidali già menzio-
nati, dai quali peraltro si discostano per l'assenza dei
manichi, sostituiti da fori praticati intorno al labbro,
destinati alla sospensione del vaso stesso (fig. 115);
altri infine, ancora più rozzi, sono assai piccoli e non
hanno forme ben determinate (tav. XVIII, figg. 10
quello Preistorico in Roma. Anche a loro riguardo
ignoriamo se provengano da abitazioni o da tombe,
benché la stessa ragione addotta per quelle ritrovate
intorno al nuraghe Sianeddu, lasci supporre più pro-
babile la seconda ipotesi. La comune provenienza
da un medesimo luogo, è poi confermata dalla iden-
tica patina calcarea che ricopre tutti questi oggetti,
poiché dimostra identiche condizioni di giacitura.