Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (11.1901)

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ESPLORAZIONE ARCHEOLOGICA

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17. Piastrina quadrata (specchio?) della stessa

grandezza, un po' guasta in un orlo (fig. 132, e), da

una parte liscia, dall'altra decorata con due cerchi
concentrici incisi (ibid.).

18. Due manichi (di specchio?) di bronzo, simili
fra loro, torniti, con un'espansione a croce all'estremità

Fig. 133.

superiore per l'attaccatura. Lungh. m. 0,078 (ibid.).

19. Manico di piombo rozzo con intaccature agli
spigoli e un'occhiello all'estremità inferiore, (ibid.).

20. Manico di osso poco dissimile dal n. 18, ma
terminante superiormente a semicerchio e decorato
da incisioni a tortiglione; rotto in due pezzi; lun-
ghezza m. 0,14 (ibid.).

Meritano infine di essere segnalate alcune teste e
un busto di terracotta che facevano parte di figurine.
È incerto se provengano dalla necropoli oppure dal
sito della città.

21. Busto, un po' consumato e apparentemente
nudo, di donna, la quale afferra con ambe le mani
le chiome disciolte e fluenti sulle spalle (fig. 133).
Forse spettava ad una statuetta di Afrodite od anche
ad una generica di donna che si strizza i capelli
dopo il bagno. Alt. m. 0,075 (Kamaria).

22. Bella testa di donna giovine con pettinatura
a ondulazioni parallele come nella nota Ercolanese di
Dresda, e raccolta alla nuca in un ciuffo puntuto che
sporge da sotto il velo che la copre (fig. 134). Il volto

ha un bel contorno ovale ed è piena di espressione ;
sopra esso resta gran parte del colore bianco. Tipo
del IV sec. a. C. Alt. m. 0,055 (Kamaria).

23. Testa e collo di giovine donna, coi capelli
legati attorno alla testa (fig. 135). Un po' consumata.
Alt. m. 0,054 (ibid.).

24. Testina di ragazza, consumata, dietro piatta,
con pettinatura rigonfia (fig. 136). Mediocre. Altezza
m. 0,035 (Rhodovani).

Tutte le cose qui sopra descritte sono documenti
della vita di Elyros dal IV secolo a. C. fino all'epoca

Fig. 134. Fig. 135. Fig. 136.

romana avanzata. Documenti più antichi non mi è
venuto fatto d'incontrare.

Elyros continuò a sussistere anche in tempi più
tardi. Ne fanno testimonianza le rovine di una chiesa
bizantina con pitture molto notevoli, che trovammo
barbaramente distrutta da poco per fabbricar vene, dice-
vano, un' altra migliore ! Ad est di questa e ad una
diecina di metri di distanza mi fu indicato il sito, dove
pochi anni fa fu scavata la statua, che si vede ripro-
dotta nella tavola XXV, nn. 2-3, e che avevamo trovato

b

Fig. 132.