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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Editor]
Monumenti antichi — 12.1902

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Pernier, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos: 1900-1901
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https://doi.org/10.11588/diglit.9305#0071
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lì, PALAZZO DI PHAESTOS

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dell' età micenea, come sulle tazze di Vaphio, su pa- Risponde una tale ornamentazione soltanto al ca-

recchie pietre iucise, sulla pittura murale di Tirinto priccio dell'artista, o — come la doratura delle corna
e sul rilievo in gesso duro, trovato recentemente a e la stella al sommo della testa di vacca in argento
Knossos ('). di Micene — vuol esprimere l'idea dell'animale vo-

La testa grande, conica, è appiattita alla base, tivo adornato per la cerimonia e pel sacrifizio?
dalla quale sporge una protuberanza rotonda ; le nari

sono indicate con due fori, i grandi bulbi degli occhi Fra gli oggetti più caratteristici, messi in luce

risaltano dalle cavità leggermente ovali, e le corna, dallo scavo di Pliaestos, si può annoverare la tavola

di libazione, che riproduciamo alla tav. Vili, 5. È di
terracotta non molto fina, di color rossiccio, e misura
m. 0,705 in lunghezza, m. 0,208 in larghezza, sopra
uno spessore di m. 0,025-0,028.

Una delle sue faccie è liscia, 1' altra presenta una
decorazione a bassorilievo e a colori, che non si estende
fino ai lati corti, ma lascia ruvide alle estremità due
zone, larghe m. 0,06, alquanto depresse.

Una striscia del colore naturale della terracotta,
corre in mezzo nel senso della lunghezza, dividendo
l'ornamentazione in due campi, e, lungo questa striscia,
erano disposti a eguali intervalli sei vasetti a corpo
sferico, monoansati, — ne restano tre — i quali, at-
taccati quando 1' argilla era fresca, dopo la cottura
rimasero aderenti alla tavola.

In ciascuno dei campi, in cui si divide la deco-
razione, sono rappresentati, in bassorilievo appiattito,
Fig. 53. — Figurina, muliebre in terracotta dipinta. due ornamenti spiraliformi.

I vasetti e tutta la tavola — meno le zone late-
rali e la striscia longitudinale nel mezzo — erano
sotto le quali appena appariscono le orecchie, sono ri- dipinti con vernice rossa lucente che si conserva an-
piegate in avanti. Il collo forte, il petto largo, le zampe cora in molte parti.

tozze rivelano il sesso mascolino che è appena indi- Il riscontro fra la tavola fittile di Phaestos e quella

cato altrimenti. in steatite, trovata nell'antro Dikteo (') apparisce

L' ornamentazione, eseguita con vernice marrone e evidente ; i sei vasetti dell' una corrispondono alle tre
rossa sul fondo giallo-rossiccio della terracotta, non cavità semicircolari dell' altra, e ci provano che la la-
risponde allo scopo di accentuare i particolari anato- stra, alla quale sono attaccati, doveva, nell'uso, esser
mici della figura ; soltanto negli occhi il colore serve disposta orizzontalmente e far parte d' una specie di
a far risaltare la pupilla, del resto è applicato in mo- altare.

tivi complicati e strani : sull' ampia fronte è una specie Siccome la sua faccia inferiore è del tutto liscia

di rete dalla quale si dipartono delle fasce, che s'in- e non presenta tracce dell'attaccatura al sostegno, non
trecciano intorno alle corna, sul collo striature, sul possiamo sapere se la tavola di Phaestos poggiava in
dorso una specie di gualdrappa, sulle coscio e sulle origine sopra una costruzione in materiale — come
gambe delle liste filettate, che vanno assottigliandosi quella che forma la base dell' altare rappresentato sopra
fin presso la zampa. un frammento di pisside di Knossos (-) — o piut-

(') Vedi Evans, Knossos, in B. S. A., VI, p. 51 e seg.; (') Vedi Evans, Mycenaean Tree and Pillar Cult, fig. 7.

fig 10. (2j Vedi-Evans, ibid., fig. 2.
 
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