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LE ANTICHITÀ DEL TERRITORIO LAURENTINO
160
Item la tenuta piccola solita a pascersi per
Simone de peratano presso Porcigliano
Si riserva la tenuta nominata la Bannita de
cavalli, qual'è vicina a Porcigliano solita a darsi
per pascolo alli cavalli franchi delli vassalli non vo-
lendo alterare alcuno solito d'essi vassalli (').
Anchora segli consegna ludovico di quenza et
Pasquale da Porcigliano per fittabili della tenuta
nuova qual'è tra valle carbonara et la Dolianna
di porcigliano con obligo di pagare scudi 140
l'anno ('-).
Anchora se gli consegna la tenuta nominata de
s.1* Lucia quale è tra la santola et Dohanna
affittata ad Antonio da Theramo, Ludovico Castellica
et Petro Antonio da Occiano quale in misura s'è tro-
vata Ruggij ottanta (3).
Anchora gli consegna la tenuta de Pisciarello(4),
quale è dreto la via del fiume verso Ponente nel
confino di Porcigliano Anchora gli consegna Giovanni
santo de Taglia et Taddeo da norcia per debitori et
fittabili della mortella qual'è universalmente sopra
tutto il territorio di Porcigliano con obligo di pagare
scudi 120 d'oro
Et conseguentemente gli consegna la Dohanna
o selva di Porcigliano quale tiene dalla via della
cappicotta smalla Marina, reservando le tenute an-
tidette e Vigne e Chiuse de Porciglianesi, et ha per
confino verso levante M. Camillo capranica nel modo
qua retroscritto Cioè cominciando alla Sciliciata alla
collonnella anticha, qual'è disotto dalla sciliciata, et
seguendo per la selva a collonna Piscina (6) et reffe-
rendosi de termino in termino sino alla Tagliata, nella
quale si vedono le colonnelle antiche et seguendo per
l'aquedutto destrutto al dritto della Marina et de
verso Ponente se gli danno per confino quelli de Fabij,
(') Il nome sopravvive nel quarto della Banditeli a.
(2) Corrisponde al presente quarto della Dogana presso
Campo Bufai aro.
(3) Il nome di s. L u c i a non figura più nelle carte mo-
derne.
(4) Eicordata dal Fontanile di Pisciarello vicino
alla cappella di s. Croce, sulla via de Castel Porziano a Ma-
lafede.
(b) Un quarto della R. tenuta tra la Banditella e Val Car-
bonara porta ancora il nome di Morteli ara.
(6) Pescina Colonna sulla Laurentina, dove ancora si
vedono avanzi dell'acquedotto e della via.
de Quirini et de piccj, cominciando dalla Marina
presso Piastra, et ascendendo verso il Pisciarello
Item per bavere il detto Procuratore designato et
audio permesso a molti di Porcigliano di potere disnia-
chiare, et bonificare terreni per piantare vigne o far
campo consegna a detto Conductore 1' actione di po-
tere recognoscere li terreni concessi et farse pagare
la resposta delli frutti secondo la ragione et consue-
tudine de porcigliano ». (Not. Reydet prot. G16G,
c. 581 seg.).
Qui segue una lunga e minuta descrizione del Ca-
stello e palazzo, oggi abitato da S. M. il Re, che
riferirò, abbreviandola, quando saremo arrivati sul
posto.
Apparisce da questo notevole documento che quei
pochi monaci febbricitanti di s. Saba possedevano, da
Roma al mare, un triangolo di territorio col vertice
alla porta s. Paolo e la base appoggiata alla spiaggia
laurentina, dal confine d'Ardea a quello di Fusano!
La superficie del triangolo, che comprende le mo-
derne tenute dei Grottoni, di Tor di Valle, di Torre
de Cenci, del Monte della Caccia, delle Fargnete, di
Decimo, della Castelluccia, di Castel Romano, di Valle
Carbonara, della Dogana di Porcigliano, di s. Lucia
e del Pisciarello può calcolarsi di circa ettari dieci-
mila. Una vera provincia.
L'affittuario generale Tiberio Naro non usufruì lun-
gamente del vantaggioso contratto poiché, solo sette
anni dopo, l'abbazia fu soppressa da papa Pio IV. In
tale circostanza Decimo e gli altri casali non torna-
rono ai monaci di s. Paolo, ma furono ceduti all' ar-
ciospedale di s. Spirito, il quale li ritenne per soli
sette anni, vendendoli nel 1568 a una società di mer-
canti forastieri in corte di Roma. Gli atti relativi fu-
rono rogati dal notaro Curzio Saccoccia: ed essendo
superfluo riportarli in extenso, mi basterà ricordarne
i titoli, come si trovano nella rubricella capitolina.
« 21 febbraio 1568. Agostino del Nero, Tommaso
Guidacci (') e Gonsalvo Alberi comprano dall'Ospedale
di Santo Spirito il castello di Porcigliano con vassalli e
(') Tommaso Guidacci, marito (credo) di Camilla Ricasoli
aveva messo banco e fondaco in Poma sotto la ragione can-
tante Guidacci, Sangaletto e C.° Fra i clienti del Banco si con-
tava Margherita d'Austria, duchessa di Parma. Il testamento
del Guidacci, in atti Reydet prot. 6222 c. 237, porta la data
del 1573.
LE ANTICHITÀ DEL TERRITORIO LAURENTINO
160
Item la tenuta piccola solita a pascersi per
Simone de peratano presso Porcigliano
Si riserva la tenuta nominata la Bannita de
cavalli, qual'è vicina a Porcigliano solita a darsi
per pascolo alli cavalli franchi delli vassalli non vo-
lendo alterare alcuno solito d'essi vassalli (').
Anchora segli consegna ludovico di quenza et
Pasquale da Porcigliano per fittabili della tenuta
nuova qual'è tra valle carbonara et la Dolianna
di porcigliano con obligo di pagare scudi 140
l'anno ('-).
Anchora se gli consegna la tenuta nominata de
s.1* Lucia quale è tra la santola et Dohanna
affittata ad Antonio da Theramo, Ludovico Castellica
et Petro Antonio da Occiano quale in misura s'è tro-
vata Ruggij ottanta (3).
Anchora gli consegna la tenuta de Pisciarello(4),
quale è dreto la via del fiume verso Ponente nel
confino di Porcigliano Anchora gli consegna Giovanni
santo de Taglia et Taddeo da norcia per debitori et
fittabili della mortella qual'è universalmente sopra
tutto il territorio di Porcigliano con obligo di pagare
scudi 120 d'oro
Et conseguentemente gli consegna la Dohanna
o selva di Porcigliano quale tiene dalla via della
cappicotta smalla Marina, reservando le tenute an-
tidette e Vigne e Chiuse de Porciglianesi, et ha per
confino verso levante M. Camillo capranica nel modo
qua retroscritto Cioè cominciando alla Sciliciata alla
collonnella anticha, qual'è disotto dalla sciliciata, et
seguendo per la selva a collonna Piscina (6) et reffe-
rendosi de termino in termino sino alla Tagliata, nella
quale si vedono le colonnelle antiche et seguendo per
l'aquedutto destrutto al dritto della Marina et de
verso Ponente se gli danno per confino quelli de Fabij,
(') Il nome sopravvive nel quarto della Banditeli a.
(2) Corrisponde al presente quarto della Dogana presso
Campo Bufai aro.
(3) Il nome di s. L u c i a non figura più nelle carte mo-
derne.
(4) Eicordata dal Fontanile di Pisciarello vicino
alla cappella di s. Croce, sulla via de Castel Porziano a Ma-
lafede.
(b) Un quarto della R. tenuta tra la Banditella e Val Car-
bonara porta ancora il nome di Morteli ara.
(6) Pescina Colonna sulla Laurentina, dove ancora si
vedono avanzi dell'acquedotto e della via.
de Quirini et de piccj, cominciando dalla Marina
presso Piastra, et ascendendo verso il Pisciarello
Item per bavere il detto Procuratore designato et
audio permesso a molti di Porcigliano di potere disnia-
chiare, et bonificare terreni per piantare vigne o far
campo consegna a detto Conductore 1' actione di po-
tere recognoscere li terreni concessi et farse pagare
la resposta delli frutti secondo la ragione et consue-
tudine de porcigliano ». (Not. Reydet prot. G16G,
c. 581 seg.).
Qui segue una lunga e minuta descrizione del Ca-
stello e palazzo, oggi abitato da S. M. il Re, che
riferirò, abbreviandola, quando saremo arrivati sul
posto.
Apparisce da questo notevole documento che quei
pochi monaci febbricitanti di s. Saba possedevano, da
Roma al mare, un triangolo di territorio col vertice
alla porta s. Paolo e la base appoggiata alla spiaggia
laurentina, dal confine d'Ardea a quello di Fusano!
La superficie del triangolo, che comprende le mo-
derne tenute dei Grottoni, di Tor di Valle, di Torre
de Cenci, del Monte della Caccia, delle Fargnete, di
Decimo, della Castelluccia, di Castel Romano, di Valle
Carbonara, della Dogana di Porcigliano, di s. Lucia
e del Pisciarello può calcolarsi di circa ettari dieci-
mila. Una vera provincia.
L'affittuario generale Tiberio Naro non usufruì lun-
gamente del vantaggioso contratto poiché, solo sette
anni dopo, l'abbazia fu soppressa da papa Pio IV. In
tale circostanza Decimo e gli altri casali non torna-
rono ai monaci di s. Paolo, ma furono ceduti all' ar-
ciospedale di s. Spirito, il quale li ritenne per soli
sette anni, vendendoli nel 1568 a una società di mer-
canti forastieri in corte di Roma. Gli atti relativi fu-
rono rogati dal notaro Curzio Saccoccia: ed essendo
superfluo riportarli in extenso, mi basterà ricordarne
i titoli, come si trovano nella rubricella capitolina.
« 21 febbraio 1568. Agostino del Nero, Tommaso
Guidacci (') e Gonsalvo Alberi comprano dall'Ospedale
di Santo Spirito il castello di Porcigliano con vassalli e
(') Tommaso Guidacci, marito (credo) di Camilla Ricasoli
aveva messo banco e fondaco in Poma sotto la ragione can-
tante Guidacci, Sangaletto e C.° Fra i clienti del Banco si con-
tava Margherita d'Austria, duchessa di Parma. Il testamento
del Guidacci, in atti Reydet prot. 6222 c. 237, porta la data
del 1573.