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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 13.1903

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Pellegrini, Giuseppe: Tombe greche arcaiche: e tomba greco-sannitica a tholos della necropoli di Cuma
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https://doi.org/10.11588/diglit.9310#0140
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tombe greche arcaiche ecc.

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pressoché identico a quello di Cuma, trovato a Cere,
faceva parte dell'antica collezione Campana e si con-
serva attualmente nel Museo del Louvre (').

Prima tomba a inumazione (n. 103bls).

Giaceva a circa 2 metri a sud-ovest della tomba
a cremazione, in perfetta direzione di est ad ovest
(v. pianta generale, fig. 1). E una tomba a fossa, con
sarcofago di legno leggermente trapezoidale (m. 1,80
X 0,70), del genere di quelle che gli scavatori e gli
abitatori del luogo chiamano tombe, fosse o morti
egiziani (2), verosimilmente dalla straordinaria fre-
quenza dei ben noti scarabei di pastiglia. Pare anzi
che lo scarabeo, infilato ad un anellino d' argento e
da servire così per le dita come per collana, sia quasi
di rito in questo genere di sepolcri, che lo Stevens
per es. incontrò in numero assai considerevole (v. sotto
p. 283). Uno di tali scarabei uscì anche dalla se-
conda tomba a inumazione rinvenuta negli scavi Ma-
glione e di cui ci occupiamo più innanzi p. 279.

Sul rinvenimento di questa prima tomba trascrivo
dal giornale di scavo le diligenti osservazioni dello
Scifoni, presente alla scoperta:

« Continuandosi le ricerche per le annotazioni
« stratigrafiche del terreno aderente a' massi della
« tomba a cupola dal lato est, alla profondità di m. 5
« dal piano del terreno coltivato, sono state notate le
« tracce di un sarcofago in legno, di cui uno spigolo
« posava sopra uno dei filari dei blocchi in tufo
« costituenti il quinto strato a contare dal fondo della
« tomba a cupola. Il rimanente del sarcofago giaceva
« sul terreno naturale giallastro detto tasso, che si
« constatò essere immediatamente aderente ai blocchi
« costituenti la tomba stessa. Fra gli avanzi disfatti
« del sarcofago eravi altresì uno strato di materia
« alquanto oscura, frammisti alla quale esistevano
« residui di corpo umano semicarbonizzato per pro-
li cesso naturale. Prima delle ossa disfatte e i resti
« della cassa di legno è apparso un lieve ma conti-
li nuo strato di ossido d'argento su quasi tutta la

(!) Cfr. Poltier, Vases ant. du Louvre, I, tav. 30, n. D 39.

(2) Anche in Etruria le tombe a fossa contemporanee a
queste di Cuma erano un tempo distinte con l'appellativo di
« egizie »: cfr. Martha, Art étr., p. 98, nota 1.

« superfìcie del fondo del sarcofago, quasiché l'estinto
« vi fosse stato deposto ravvolto forse in un manto o
« camicia di lamina d'argento ». Presso il piede della
cassa giaceva una pietra quadrangolare di tufo ed
un'altra simile fu raccolta, a quel che pare, dalla
parte opposta della tomba.

Prima di descrivere gli oggetti recuperati mi fermo
un istante sulla circostanza del sarcofago che posava
sopra uno dei blocchi costituenti la tomba a cupola
studiata nel principio di questo lavoro, per notare
che, come constatai io stesso subito dopo 1' avvenuta
scoperta, trattavasi di una semplice macchia trian-
golare di color marrone, evidentemente cagionata da
legno marcito, che si stendeva di traverso sullo spi-
golo di uno dei blocchi di tufo della tomba a cupola
per una lunghezza non maggiore di cm. 12 ed una
profondità massima di cm. 6. Dopo quanto dissi di
sopra p. 220 e segg. nessuno, credo, esiterà ad attri-
buire la detta macchia ad un semplice scivolamento
del terreno fatto colorito dal legno infradiciato del
sarcofago arcaico, il quale doveva trovarsi vicinissimo
alla tomba a cupola. Una tale circostanza non ha
quindi per noi alcun valore come indizio cronologico
per la costruzione delle due tombe, e solo per dare
tutt'intera la traccia del rinvenimento così com'è avve-
nuto, è stata riprodotta anche nel nostro disegno fig. 1.

Ecco ora l'elenco degli oggetti raccolti nella
tomba :

Argento.

1. Campanella frammentaria, un po' più piccola
di quelle di bronzo fig. 49 sgg. Diametro interno
circa m. 0.035.

2. Piccola spirale per capelli a quattro o cin-
que giri (fig. 43), del solito tipo, assai comune in
Etruria, e d' uso greco antichissimo ('), forse derivato
dall'Oriente asiatico.

0) Cfr. per tutti Helbig-Trawinski, Ép. hom., p. 308 segg.
 
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