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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 13.1903

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Pellegrini, Giuseppe: Tombe greche arcaiche: e tomba greco-sannitica a tholos della necropoli di Cuma
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https://doi.org/10.11588/diglit.9310#0146
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275

TOMBE GRECHE ARCAICHE ECC.

270

colati tangenti. Alt. m. 0,075. Pretto stile protoco-
rinzio, del genere più antico, detto dall' Orsi proto-
corinzio-geornetrico puro(')-

31. Grande skyphos frammentario d'argilla ros-
siccia, dipinto esternamente ed internamente a cat-
tiva vernice bruno-nerastra, simile a quella dell'oi-
nochoe con fascioline bianche fig. 54. La decorazione
è analoga a quella del vaso precedente; se non che

Fio. 59. i:2

la zona dipinta intorno al piede arriva molto in alto
sul corpo e 1' ornato del campo centrale, fra i manichi,

Fig. 60. 1:2

sembra fosse a S o serpentelli conseguenti. Alt. ori-
ginaria circa m. 0,12. Eozze fabbriche locali.

32-35. Quattro olle globulari a labbro ripreso, mu-
nite di due anse laterali ad orecchia. Due sono pres-
soché intatte, le altre in frammenti. Erano in origine
interamente verniciate nere, così all' interno come al-
l' esterno. La nostra fig. 59 riproduce la più impor-
tante di tali olle (alt. m. 0,095). Essa è tuttora co-
perta d'una bella vernice nera lucente, per quanto un
po' densa e grassa, e deve certamente considerarsi
come un prodotto delle migliori fabbriche greche, im-

0) Scavi della necropoli del Fusco. Notizie 1895, p. 113.

portato a Cuma. Siamo di fronte a un genere di ce-
ramiche assai raro per l'epoca e che nessuno si aspet-
terebbe di trovare fra i geometrici ed i protocorinzi.
E che raro fosse stimato il vaso anche dall' antico
proprietario, risulta dal pregio in cui questo lo teneva,
poiché, essendosi rotto, era stato diligentemente re-
staurato mediante tre grappe metalliche, di cui re-
stano tuttora i fiorellini. Gli altri esemplari sono invece
prodotti di fabbriche locali cumane, istituite ad imi-
tazione e continuazione di quelle della madre patria,
e ciò appare dalla qualità della vernice bruno-opaca
piuttosto cattiva, e dalle forme alquanto pur tozze e
gravi. Neil' esemplare riprodotto alla fig. 60 la ver-
nice è quasi completamente saltata via.

Cerami eli e d'argilla impura:
36. Vasetto ricomposto da vari frammenti, iden-
tico nella forma e per la leggerezza a quelli dipinti
figg. 55-56. È qui riprodotto alla fig. 61. L'argilla
è di color cenere, ma assai compatta e depuratissima:

Fig. CI. c. 1:2

la superficie, lisciata a stecco, è di un bellissimo color
marrone scuro lucente. Il fondo del piede è decorato
di una specie di ruota o stella a otto raggi, ottenuta
coli'imprimere sull'argilla una funicella di metallo,
secondo il sistema praticato nelle più antiche cera-
miche italiche, specialmente nel periodo di Villanova.
Alt. m. 0,095.

Questo vasetto, che gli scavatori napoletani chia-
mano di bucchero, è per noi di capitale importanza.
Il colore della superficie e l'ornato del piede lo ricon-
nettono strettamente alle primitive ceramiche italiche
d'argilla impura; ma d'altra parte la forma del vaso,
la leggerezza dell' impasto, e la bontà della tecnica
 
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