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Orsi, Paolo: L' Olympieion di Siracusa: (scavi del 1893 e 1902)
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391
L'OLYMPIEION DI SIRACUSA
392
Man mano si allargano le ricerche si scoprono
templi nei quali lo stilobata e la gradinata era di
massi, le pareti della cella di rozzi mattonacci di
loto, le parastadi di legno, e di legno le colonne, come
pure l'epistilio, con decorazione in terrecotte dipinte,
mantenute per un certo tempo anche dopo che l'episti-
lio era trasformato in pietra ('). Il più prezioso mo-
numento che ci parli di questa evoluzione è l'Heraeon
di Olimpia, del VII sec, la cui peristasi era mista
di colonne in legno ed in pietra, con moduli molto
diversi; se in esso alle colonne di legno fatiscenti si
sostituirono nel corso dei secoli colonne di pietra, il
larghissino intercolumnio ed altri indizi denotano che
le parti epistiliari mai furono in pietra.
Il tempio di Locri Epiz. aveva lo stilobata in
pietra; ma le colonne e l'epistilio tutto in legno; solo
nel V sec. al di sopra del tempio ligneo, soppresso,
ne venne costruito di sana pianta uno ionico in pietra,
con lieve divergenza di orientazione (2).
A Thermon nel 1897 venne restituito in luce un
tempio di Apollo nel quale tetto, architrave e metope
erano di legno; di pietra le fondamenta e la gradi-
(') Durin, Die Raukunst der Griechen, 2 ed., p. 200; Lechat,
Le tempie (/ree, p. 6, 15 e segg.; Perrot, Histoire de Vari dans
Vantiquit.è, voi. VII, p. 362 e segg.
(2) Petersen, Roem. Jlfittheilunfje?i, V, p. 162 e segg.; Orsi,
Notizie Scavi 1890, p. 251 e segg.
nata; colonne di pietra vi risarcirono poscia quelle
di legno (').
Potrei via via addurre qualche altro esempio; ma
io credo, dati questi precedenti, poter ammettere alla
Polichne un tempio in parte o tutto in legno, eretto
nel VII sec, del quale sono attestazione i numerosi
moduli di coronamento in terrecotte, troppo variati per
spettare tutti ad un'unico coronamento in pietra. Non
oso portare questa primitiva costruzione tino al sec. VIII,
non essendo prudente collocare in sì remota età un'ar-
chitettura monumentale Verso il sec. VI la mag-
gior parte del tempio venne trasformata in pietra.
É contemporaneo, o di poco più antico dell' Olim-
pico, l'Apollon, di cui meglio ci è dato giudicare, sic-
come quello che ci ha conservate parecchie colonne
in posto, sormontate dai grevi capitelli e dall'alto
epistilio.
Perciò (piacemi conchiudere colle espressive parole
del Koldewey e del Puchstein, o. e, p. 60) questi « duo
« templi sono una copia dei poderosi modelli di una
« tectonica ardita ed altera, che, in altra guisa delle
« gigantesche costruzioni templari delle colonie ioni-
« che dell'Asia minore, esprimono le tendenze del-
l' l'architettura nella prima metà o nel primo quarto
(') Alhenische Mittheilunrjen, 1898, p. 361.
(2) Puchstein in Jahrbuclt ecc., 1896, p. 71.
L'OLYMPIEION DI SIRACUSA
392
Man mano si allargano le ricerche si scoprono
templi nei quali lo stilobata e la gradinata era di
massi, le pareti della cella di rozzi mattonacci di
loto, le parastadi di legno, e di legno le colonne, come
pure l'epistilio, con decorazione in terrecotte dipinte,
mantenute per un certo tempo anche dopo che l'episti-
lio era trasformato in pietra ('). Il più prezioso mo-
numento che ci parli di questa evoluzione è l'Heraeon
di Olimpia, del VII sec, la cui peristasi era mista
di colonne in legno ed in pietra, con moduli molto
diversi; se in esso alle colonne di legno fatiscenti si
sostituirono nel corso dei secoli colonne di pietra, il
larghissino intercolumnio ed altri indizi denotano che
le parti epistiliari mai furono in pietra.
Il tempio di Locri Epiz. aveva lo stilobata in
pietra; ma le colonne e l'epistilio tutto in legno; solo
nel V sec. al di sopra del tempio ligneo, soppresso,
ne venne costruito di sana pianta uno ionico in pietra,
con lieve divergenza di orientazione (2).
A Thermon nel 1897 venne restituito in luce un
tempio di Apollo nel quale tetto, architrave e metope
erano di legno; di pietra le fondamenta e la gradi-
(') Durin, Die Raukunst der Griechen, 2 ed., p. 200; Lechat,
Le tempie (/ree, p. 6, 15 e segg.; Perrot, Histoire de Vari dans
Vantiquit.è, voi. VII, p. 362 e segg.
(2) Petersen, Roem. Jlfittheilunfje?i, V, p. 162 e segg.; Orsi,
Notizie Scavi 1890, p. 251 e segg.
nata; colonne di pietra vi risarcirono poscia quelle
di legno (').
Potrei via via addurre qualche altro esempio; ma
io credo, dati questi precedenti, poter ammettere alla
Polichne un tempio in parte o tutto in legno, eretto
nel VII sec, del quale sono attestazione i numerosi
moduli di coronamento in terrecotte, troppo variati per
spettare tutti ad un'unico coronamento in pietra. Non
oso portare questa primitiva costruzione tino al sec. VIII,
non essendo prudente collocare in sì remota età un'ar-
chitettura monumentale Verso il sec. VI la mag-
gior parte del tempio venne trasformata in pietra.
É contemporaneo, o di poco più antico dell' Olim-
pico, l'Apollon, di cui meglio ci è dato giudicare, sic-
come quello che ci ha conservate parecchie colonne
in posto, sormontate dai grevi capitelli e dall'alto
epistilio.
Perciò (piacemi conchiudere colle espressive parole
del Koldewey e del Puchstein, o. e, p. 60) questi « duo
« templi sono una copia dei poderosi modelli di una
« tectonica ardita ed altera, che, in altra guisa delle
« gigantesche costruzioni templari delle colonie ioni-
« che dell'Asia minore, esprimono le tendenze del-
l' l'architettura nella prima metà o nel primo quarto
(') Alhenische Mittheilunrjen, 1898, p. 361.
(2) Puchstein in Jahrbuclt ecc., 1896, p. 71.