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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Rizzo, Giulio E.: Vasi greci della Sicilia
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0022

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VASI GRECI DELLA SICILIA

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e il momento dell'abbandono di Arianna, egli, vera-
mente, non aveva ! Ma non è forse egualmente un te-
nero giovinetto il Teseo della coppa di Eufronio?...

del cui Teseo poteva dire Eufranore — che dipinse
anch' egli nel quarto secolo il medesimo eroe — che
era nudrito di rose, laddove il suo, quello di Eufra-

Fig. 8. — (Dal cratere di Camarilla).

Però nel nostro vaso l'eroe ha un aspetto meno pue-
rile ; e con le sue brave lance nella sinistra e il petaso
e la clamide buttati all' indietro, ha tutta l'aria del
giovine che già conosca il mondo. Chi sa che questi
ingenui concetti non fossero veramente nell'arte dei pit-
tori vasai, poco fedeli o, dirò meglio, esagerati ed in-
esperti interpetri degl'ideali di un'arte più grande.
Nella quale, appunto, è da ricercare il tipo figurato del-
l'eroe giovinetto, come più tardi lo dipinse Parrasio,

nore, era nudrito di carne di bue (Plutarch. De glor.
Athen. p. 346 A) (1). E questo ideale, giustificato
anche dalla leggenda popolare attica di Teseo scam-

(') Sul tipo di Teseo nell'arte attica, cfr. le osservazioni
dello Helbig, in questi Monumenti I (1892\ p. 680; vedi anche
quel che dice il Robert, in Hermes, XXXIII [1898], p. 141.
Giova ora ricordare che la stessa imagine dell'eroe giovinetto
c'è anche in Bacchilide (XVIII, 56).
 
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