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NORA. COLONIA FENICIA IN SARDEGNA
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alla bocca, m. 1,10 al fondo; T. XXII, m. 1,50, m. 1,10).
Questo particolare ha la sua analogia nei pozzi delle
tombe di Cagliari, ove le pareti lunghe non sono pa-
rallele, ma lasciano ad intervalli regolari una piccola
fondità si allarga da un lato e da una testata a guisa
di cameretta, sì come vien reso evidente dalla fìg. 8
(pianta e sezioni della tomba n. VII, rìL Nissardi).
Una varietà di questo tipo si limita al prolungamento
Fig. 8. 1:100
risega, di guisa che in sezione il pozzo di discesa in una delle testate (fìg. 9, pianta e sezioni della
apparisce formato come di tante piramidi tronche so- tomba X, ril. Nissardi), e il raccordo è in tal caso
1:100
vrapposte ('). La profondità dei pozzi è di circa m. 3,00,
poiché inferiormente s'incontra sabbione infiltrato di
Fig. 10. 1:100
acqua marina, trovandosi la bocca dei pozzi a poco
più di m. 4,00 sul livello del mare (2).
Il tipo più comune delle tombe di Nora è però
quello in cui il pozzo di discesa ad una certa pro-
(') Crespi, Catalogo illustrato della raccolta di antichità
sarde possedute dal sig. Raimondo Chessa, tav. II; Perrot et
Chipiez, Hist. de l'Art, III, figg. 170, 171.
(2) Lo stesso, a profondità alquanto maggiore, si verifica
a Sidone (Kenan, Mission, p. 407).
ottenuto per mezzo di un arco o volticina scavata in
una delle pareti minori.
Fig. 11. i:ioo
Altre volte l'allargamento non oltrepassa la lun-
ghezza della bocca del pozzo, ma avviene dai due
lati, in guisa che il pozzo viene a corrispondere nel
mezzo della cameretta funebre sottostante. Di questa
disposizione è esempio la tomba XIX, comunicante
con altra adiacente (fig. 10 sopra, fig. 11 a sinistra).
Esempì di questo tipo d'ipogeo si riconoscono pure
nel gruppo di tombe posto ad occidente della casa
NORA. COLONIA FENICIA IN SARDEGNA
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alla bocca, m. 1,10 al fondo; T. XXII, m. 1,50, m. 1,10).
Questo particolare ha la sua analogia nei pozzi delle
tombe di Cagliari, ove le pareti lunghe non sono pa-
rallele, ma lasciano ad intervalli regolari una piccola
fondità si allarga da un lato e da una testata a guisa
di cameretta, sì come vien reso evidente dalla fìg. 8
(pianta e sezioni della tomba n. VII, rìL Nissardi).
Una varietà di questo tipo si limita al prolungamento
Fig. 8. 1:100
risega, di guisa che in sezione il pozzo di discesa in una delle testate (fìg. 9, pianta e sezioni della
apparisce formato come di tante piramidi tronche so- tomba X, ril. Nissardi), e il raccordo è in tal caso
1:100
vrapposte ('). La profondità dei pozzi è di circa m. 3,00,
poiché inferiormente s'incontra sabbione infiltrato di
Fig. 10. 1:100
acqua marina, trovandosi la bocca dei pozzi a poco
più di m. 4,00 sul livello del mare (2).
Il tipo più comune delle tombe di Nora è però
quello in cui il pozzo di discesa ad una certa pro-
(') Crespi, Catalogo illustrato della raccolta di antichità
sarde possedute dal sig. Raimondo Chessa, tav. II; Perrot et
Chipiez, Hist. de l'Art, III, figg. 170, 171.
(2) Lo stesso, a profondità alquanto maggiore, si verifica
a Sidone (Kenan, Mission, p. 407).
ottenuto per mezzo di un arco o volticina scavata in
una delle pareti minori.
Fig. 11. i:ioo
Altre volte l'allargamento non oltrepassa la lun-
ghezza della bocca del pozzo, ma avviene dai due
lati, in guisa che il pozzo viene a corrispondere nel
mezzo della cameretta funebre sottostante. Di questa
disposizione è esempio la tomba XIX, comunicante
con altra adiacente (fig. 10 sopra, fig. 11 a sinistra).
Esempì di questo tipo d'ipogeo si riconoscono pure
nel gruppo di tombe posto ad occidente della casa