Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

DOI Artikel:
Patroni, Giovanni: Nora: colonia fenicia in Sardegna
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0129

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
241

NORA. COLONIA FENICIA IN SARDEGNA

242

tenente una figura femminile in lunga veste, ritta in
prospetto sopra una base e reggente con le due mani
al petto il disco.

70. Stela di panchina, alta m. 0,94, con edicola
contenente una figura simile.

71. Stela di tufo calcareo, alta m. 0,55. Edicola
con figura simile. Esecuzione rozza.

72. Stela di panchina, alta m. 0,74. Edicola con
figura simile.

73. Stela di tufo calcareo, rotta e mancante nella
parte inferiore ; alt. attuale m. 0,43 (tav. XXIII, 2 d).
Edicola con fregio di urei, contenente una figura si-
mile. Arte accurata. L'edicola offre la particolarità di
due colonne doriche scanalate, con entasi accentuata
ed echino rigonfio; è la sola traccia d'influenza greca
nell'arte di queste stele, ed è degno di nota che il
tipo di colonna greca imitato, senza dubbio contem-
poraneo, è arcaico.

74. Stela di panchina, alta m. 0,54 (tav. XXIII, 2c).
Edicola con disco sull'architrave e fregio di urei, con-
tenente una divinità muliebre lungovestita, gradiente
in profilo a destra e reggente nelle mani protese il
disco.

Qui come nelle terrecotte, l'antica dea della na-
tura non è più nuda, non esprime più la sua virtù
prolifica e sostentatrice della vita con l'indicazione
drastica delle parti genitali e delle mammelle, ma è
ieraticamente ammantata in veste talare, e il suo po-
tere sulla natura vivente viene espresso col simbolo
ed attributo astrale. Nondimeno le due concezioni che
si erano sovrapposte dovevano talvolta confondersi e
dar luogo a rappresentanze sincretiche. Tal è il caso
della stela seguente :

75. Stela di panchina, alta m. 0,38 (tav. XXII, 2e).
Edicola contenente una figura di dea nuda che con le
due mani abbassate si regge sul ventre il disco. Le
forme sono rozzamente intagliate quasi come nel legno,
Dia meno angolose che nella figura rappresentata alla
stessa tavola, 2 c. I piedi della nostra figura si pro-
lungano sopra lo zoccolo della stela, che sporge in
avanti a guisa di sperone triangolare.

E da avvertire che tale sincretismo è appunto
avvenuto, com'era più naturale, in una di quelle opere
Monumenti antichi — Vol. XIV.

di arte locale rozza priva di tradizione. Poiché nelle
nostre stele, dal punto di vista stilistico, possiamo
distinguere una serie di così fatte opere, ed un'altra
di arte tradizionale, quasi stereotipa, la quale, come
è noto esser proprio della scultura fenicia arcaica,
segue nelle forme esemplari egizi. Di greco non vi è
nulla, tranne in un solo caso la imitazione della co-
lonna dorica arcaica.

Ma per tornare al fenomeno che ha principalmente
richiamata la nostra attenzione, il fatto stesso che
un tale sincretismo, che una tale fusione di forme
fra loro cozzanti siano comunque potuti verificarsi,
mostra che l'idea fondamentale incarnata da quelle
forme è unica ; che, quantunque la dea dal disco po-
tesse per avventura chiamarsi altrimenti (non sap-
piamo qual nome avesse presso i Fenici occidentali,
benché risponda per certi rispetti al concetto di Astarte
orientale), pur tuttavia anch'essa non è che un aspetto
o al più una emanazione di quella grande divinità
madre principale che in ambiente punico ha nome
Tanìt.

È anche notevole che lo scultore ha in questa stela
mutato l'atteggiamento solito della dea dal disco. Le
mani non sono qui come di consueto sollevate all'al-
tezza del petto, ma il disco è tenuto sul ventre e tocca
con l'orlo inferiore il segno della vulva: la forza vi-
tale emanante dall' astro si associa così alla facoltà
riproduttiva animale della dea generatrice.

In un caso l'attributo della divinità femminile
sembra esser diverso, come nella rappresentanza che
qui segue, poco chiara per difetto di conservazione.

76. Piccola stela di tufo calcareo, alta m. 0,26.
Edicola sormontata da disco con lunula in posizione
invertita (o una specie di fiore di loto?); nell'interno
figura muliebre (?) gradiente in profilo a destra, in
atto di portare un prefericolo.

Singolare è quest'altra rappresentanza:

77. Stela di panchina, alta m. 0,42 (tav. XXII, 2a).
In una edicola rozzamente indicata da semplici linee
scalpellate, vedesi una figurina disegnata anch' essa
alla stessa maniera. È seduta sulle calcagna, in pro-
filo a destra, e solleva le mani in atto di adorazione.
Il sesso è determinato da una linea parallela a quella

16
 
Annotationen