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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Savignoni, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos 1902-1903: rapporto preliminare
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0172
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327

TTj PALAZZO DI PHAESTOS

328

Infatti i suddetti muri del limite ovest, solida-
mente costruiti ad apparecchio rettangolare ('), non si
trovano tutti sulla medesima linea, bensì più in dentro
o più in fuori, in modo che coi muri ad essi normali
formano specie di bastioni sporgenti, che sembrano
proteggere così la grande scalinata 66, come l'entrata
del corridoio 7.

Ad est di tale muraglia le fabbriche del palazzo
si trovano a un livello molto più basso e sembrano
terminare poco oltre la fronte del portico 85, dalla
quale i vani adiacenti sporgevano verso nord per un
tratto alquanto maggiore di quello che ora si conserva.

La terrazza, che si apriva dinnanzi, trovavasi a
considerevole altezza al disopra del livello della strada

Fio.

Veduta del lato occidentale del palazzo miceneo. In basso, il piazzale premiceneo. (Parte settentrionale).

Specialmente l'angolo fra le scalinate 6 e 66, coi
blocchi colossali delle sue mura, e col suo terrapieno,
ha un aspetto di straordinaria robustezza, e la solida
cerchia murale dei magazzini si protende all'infuori
dalla fronte del palazzo, come una torre, fra i due
principali ingressi del medesimo.

Ma sugli altri lati non si osserva nulla di simile.

Del lato nord soltanto la porzione occidentale, in
corrispondenza al megaron del piano superiore, è ri-
cinta da una forte muraglia, larga da m. 1,60 a
m. 2,10; questa, fatta di macigni rozzi, di grande
mole, verso nord non presenta una faccia liscia, onde
è evidente che da quella parte veniva ricoperta da
un terrapieno, almeno fino ad una certa altezza.

(') Per le ragioni di estetica e di armonia che sono osser-
vate nell'edilìzio, mi sembra necessario ritenere, che pure sopra
le colossali sostruzioni dell'angolo sud-ovest continuasse il pro-
spetto a grandi mura isodome.

settentrionale, di cui abbiamo descritto gli avanzi ('),
e quindi non si può supporre che fosse accessibile da
un diverticolo della medesima.

All'angolo nord-est poi l'edificio terminava col
muro settentrionale della stanza 88 — il quale pure
era interrato esternamente — e col recinto del vano 53.

Era questo evidentemente un posto di guardia
donde si poteva sorvegliare tutto quell'angolo del colle,
e custodire lo sbocco della via saliente al piazzale
orientale e gì' ingressi al palazzo attraverso i cor-
ridoi 52 e 62.

Ad est il contine è indicato dal muro orientale
del vano 55 e dal colonnato del portico 64, che si
trova quasi sul suo prolungamento, poi dalla stessa
roccia emergente; e, a sud finalmente, dalle costru-
zioni; ora distrutte, del lato meridionale della grande

(») Vedi p. 323 e seg.
 
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