PARTE TERZA
LA PRIMITIVA SCRITTURA CRETESE E LA SUPPELLETTILE
DEGLI STRATI PREELLENICI
§ 20. — Nuove osservazioni relative ai segni
della primitiva scrittura cretese.
Durante gli ultimi scavi, specialmente nello sterro
del piazzale occidentale e dei vani a nord del me-
garon del gineceo, si rinvennero, come nelle precedenti
esplorazioni, parecchi blocchi di calcare segnati, che
certamente appartennero a muri di costruzione preel-
lenica. Di essi i più erano stati impiegati nelle fab-
briche posteriori e soltanto pochi giacevano ancora
fra le macerie del palazzo, nello strato immediata-
mente sovrapposto al suo piano.
Oltre ai segni incisi su tali blocchi erratici, pa-
recchi ne potemmo altresì osservare sopra blocchi o
lastre di calcare che si conservano ancora in situ ; e
non solo si riconobbero varie repliche dei tipi già
pubblicati ('), ma vennero in luce segni atfatto nuovi
o varianti di quelli.
a) Quanto ai segni già prima conosciuti, possiamo
aggiungere che fra essi continuano ad essere di gran
lunga i più frequenti :
la croce (in tutto otto volte) ■ | » (in
tutto sei volte) ;
(l) Vedi la tabella alla fig. 24 dei Mon. Aut., XII, p. 89
l'albero o la spiga
(undici volte);
(undici volte) ;
Oj<J
la doppia ascia l^~|^>l (undici volte), di
cui è notevole una varietà con i tagli tondeggianti
(in tutto due volte), e la forma affine
(dieci volte) ; la stella a sei punte
*
(trenta volte); il tridente
(tren-
tasei volte) ; e il segno che forse rappresenta la figura
umana in un aspetto embrionale, simile a quello delle
note figurine fittili micenee dalle braccia sollevato in
alto
t
(in tutto diciassette volte).
e seg.
b) Riuniamo poi i segni nuovi nella seguente ta-
bella (fig. 45), che costituisce il supplemento del-
l'altra, pubblicata in Mon. Ant., XII, fig. 24.
LA PRIMITIVA SCRITTURA CRETESE E LA SUPPELLETTILE
DEGLI STRATI PREELLENICI
§ 20. — Nuove osservazioni relative ai segni
della primitiva scrittura cretese.
Durante gli ultimi scavi, specialmente nello sterro
del piazzale occidentale e dei vani a nord del me-
garon del gineceo, si rinvennero, come nelle precedenti
esplorazioni, parecchi blocchi di calcare segnati, che
certamente appartennero a muri di costruzione preel-
lenica. Di essi i più erano stati impiegati nelle fab-
briche posteriori e soltanto pochi giacevano ancora
fra le macerie del palazzo, nello strato immediata-
mente sovrapposto al suo piano.
Oltre ai segni incisi su tali blocchi erratici, pa-
recchi ne potemmo altresì osservare sopra blocchi o
lastre di calcare che si conservano ancora in situ ; e
non solo si riconobbero varie repliche dei tipi già
pubblicati ('), ma vennero in luce segni atfatto nuovi
o varianti di quelli.
a) Quanto ai segni già prima conosciuti, possiamo
aggiungere che fra essi continuano ad essere di gran
lunga i più frequenti :
la croce (in tutto otto volte) ■ | » (in
tutto sei volte) ;
(l) Vedi la tabella alla fig. 24 dei Mon. Aut., XII, p. 89
l'albero o la spiga
(undici volte);
(undici volte) ;
Oj<J
la doppia ascia l^~|^>l (undici volte), di
cui è notevole una varietà con i tagli tondeggianti
(in tutto due volte), e la forma affine
(dieci volte) ; la stella a sei punte
*
(trenta volte); il tridente
(tren-
tasei volte) ; e il segno che forse rappresenta la figura
umana in un aspetto embrionale, simile a quello delle
note figurine fittili micenee dalle braccia sollevato in
alto
t
(in tutto diciassette volte).
e seg.
b) Riuniamo poi i segni nuovi nella seguente ta-
bella (fig. 45), che costituisce il supplemento del-
l'altra, pubblicata in Mon. Ant., XII, fig. 24.