Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

DOI Artikel:
Savignoni, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos 1902-1903: rapporto preliminare
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0277

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
537

NELLA NECROPOLI DI PHAESTOS

538

m. 0,018. Punte di questo tipo si rinvennero anche
a Micene ('). Un'altra punta di freccia è frammentata

Fio. 21.

l'unta di freccia in bronzo.

alla base, e quindi è incerto se fosse ugnale alle pre-
dette. Esistono inoltre alcuni altri frammenti.

alquanto diminuite. Visibile infatti ò la sua somi-
glianza con quella bassa fascia che cinge i fianchi di
alcune figure virili e che fu riconosciuta per la (.Utqk
omerica. Dell'epoca preistorica possiamo citare la nota
statuetta di Kampos e le figure di soldati del vaso
di H. Triada ('); ma l'uso tradizionale dell'arnese
guerresco persiste anche in tempi più tardi, almeno
fino al VI sec. a. C, come ci provano alcune statuette
in bronzo di Delfo e di Olimpia ed anche un torso
marmoreo di Delo (2). Qui importa osservare che an-
che una figurina di arte egiziana in bronzo edita da
poco (:ì), rappresentante un Libio prigioniero, porta
ugualmente sulla nuda carne una cintura simile incro-
stata in argento (dunque certamente metallica e por

Fig. 22. — Lamina di ramo per cinturone (fiLTQa) in framménti.

6. Lamina oblunga (fig. 22) rotta in quattro pezzi
che si ricongiungono e monca in una delle estremità.
L'orlo, che è tutto frappato nei lati lunghi, è invece
quasi perfettamente conservato nell'altra estremità, la
quale ha uno degli angoli tagliato a garbo tondeggiante
ed inoltre mostra una serie di torelli ni (se ne con-
servano cinque interi ed uno smezzato nell'angolo
predetto) ; due altri forellini sono nel terzo frammento
in basso. E chiaro che questi forellini servivano a fis-
sarla mediante una cucitura sopra una striscia di panno
o di cuoio (cfr. n. 7). Lungh. attuale m. 0,295; alt.
m. 0,12; spessore 2/3 circa di millimetro. Esistono
parecchi frammenti di un'altra lamina somigliante.

Non dubito che qui ci è conservata una parte della
lamina che rivestiva un cinturone o fihga simile a
quella descrittaci da Omero. A ciò si presta bene così
la sua forma come le sue dimensioni, presentemente

me non diversa dalla fifaga), ed insieme una borsa di
cuoio o di panno che occulta le parti genitali; vale
a dire che il Libio, senza dubbio un guerriero, è mu-
nito degli stessi arnesi che si vedono in figure del-
l'epoca micenea e particolarmente in quelle del vaso
ora ricordato. Devesi allora ammettere che lo fetym
e la h'iiqu, questi due elementi caratteristici del co-
stume omerico, abbiano avuto la loro origine nella
Libia ? A crederlo c' indurrebbe il fatto delle strette
relazioni tra le coste meridionali di Creta e quelle

(') Tsuntas-Manatt, op. flit, p. 20G, figg. 92, 93.
Monumenti Antichi — Vol. XIV.

(') Monum. ant. d. Lincei, XIII, tav. I-III; cfr. le mie
osservazioni e gli esempi da me addotti ivi p. 108 segg.

(2) Cfr. Perdrizet, Bull. corr. hell. XXI, 1897, p. 169 segg.,
il quale ha il merito di aver riconosciuto in queste ed altre
da lui pubblicate la fiirga omerica. Il suo articolo è riassunto
da De Ridder in Daromborg e Saglio, Dictionnaire, s. v. Mitra.
La bella statuetta di Delfo ivi tav. X-XI, si trova anche in
Fouilles de Delphes, V, fase. 1°, tav. III.

(3) Monumenta Plot, IX, 1902, tav. X; cfr. p. 123 e spe-
cialmente p. 129 (Bénédite).

34
 
Annotationen