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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Paribeni, Roberto: Ricerche nel sepolcreto di Haghia Triada presso Phaestos
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0361
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705

PRESSO PHAESTOS

706

mancanti. Altri due (tav. XLIV, nn. 6 e 10) sono
di forme assai comuni, poco appuntiti, e quasi privi
affatto della parte da inserire nel manico, talché la
loro connessione con l'impugnatura non poteva esser
molto forte. Il quinto (tav. XLIV, n. 8) è il più
grande di tutti, assai spesso e pesante e poco aguzzo.
L'ultimo rotto in tre pezzi (fig. 15) è pure di piccole
dimensioni, a due tagli e a punta tondeggiante come

presso Siracusa (1) dove però aveva certo il valore di
amuleto.

Avorio,

Un sigillo di forma conica a base ellittica con tre
fori, uno al vertice, gli altri due ai lati comunicanti
fra loro (fig. 16). Pei tre forellini passava un filo
forse di metallo attorto, come in un sigillo della
stessa forma in cristallo di rocca di Cipro (2). Alla

mar,

«ti

Fig. 15. — Pugnale di bronzo. 2:3

una lingua. La forma non è comune, ma si rinvenne
a Jalysos (') a Zakro (2), a Amorgos in tomba anti-
chissima (3) e nelle tombe del secondo periodo siculo
a Pantalica (4).

29. Laminetta di bronzo in forma d'ascia semplice,
che può essere o un oggetto votivo riferentesi al culto
dell'ascia, o uno di quei modellini di oggetti d'uso,
che si fabbricavano a bella posta per le tombe, e che
a risparmio di lavoro e di materiale si facevano minu-
scoli (5) o più probabilmente la metà di una molletta
da depilazione. Sia come oggetto votivo, sia come parte
di corredo funebre, il modellino dell'ascia ricorre fre-
quentemente non solo nell'età micenea (6) ma fino
in tempi storici, per esempio tra la stipe votiva
del tempio di Artemia a Lusoi (") e sul petto di
una donna cristiana nelle catacombe di S. Lucia

(') F'urtwangler und LOschke, Mykenische Vasen, testo,
tav. 1), nn. 18, 19.

(2) Hogarth, Excavations at Zakros in Brit. School An-
imai, VII, p. 135, fig. 46.

(3) Tsundas, in 'Eip. 'Aqx- 1898, p. 190, fig. 11.

(4) Orsi, Pantalica e Cassibile in Mon. dei Lincei, IX,
tav. Vili, 1.

(5) Tsundas-Manatt, loc. cit, p. 98; Orsi in Bull, di Pa-
letnologia, 1900, p. 167.

(6) Cito per tutti il ricco trovainento dell'antro Dicteo,
Hogarth, in Brit. Sch. Antimi, VI, 107.

(7) Wilhelm in Jahreshefte des èst. Inst., IV, p. 49.

base è incisa una doppia spirale a due foglioline, di
cui una sola è conservata. Fu rinvenuto bene in basso
nel corridoio interposto tra la iholos e la roccia. Tre

Fig. 16. — Sigillo d'avorio.

!:1

sigilli della stessa forma e dello stesso materiale, ma
con rappresentazioni diverse, si ebbero dall'altra ne-

(') Orsi, La catacomba Fuhrer in Ròm. Quartalschrift,
IX, p. 16 dell'estratto.

(!) Journ. IMI. St., 1897, p. 66, fig. 6.
 
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